Ci mancava pure lo SPID..........

Aperto da Girberto, Sab 30 Dicembre, 08:47 2023

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Girberto

Dalle nuove regole Ministeriali del MISE consultate, noto che a partire dal 2023 tutte le pratiche che riguardano il servizio radioamatoriale  vengono espletate/fatte online. Ma per farle bisogna avere il fatidico SPID https://amzn.to/47SsH7Y in alternativa altri strumenti di identificazione per accedere ai servizi come CIE e CNS. Non risulta per tanto l'altra alternativa quella della posta PEC o email tradizionale. Da tutto questo noto, come sempre che chi fa questa regole, sicuramente sono solo dei tecnici amministrativi che lavorano nei  ministeri e non dei veri addetti ai lavori che conosco la materia. In poche parole complicano, secondo mio parere, sempre tutto. Non solo devi richiedere lo SPID cosa a pagamento o semi gratuito ma ti devi munire di pazienza. O a limite acquistare un lettore per carte elettroniche.
Non bastava invece usare anche una email PEC o una email tradizionale? e semplificare il tutto? NO! bisogna sempre complicare la vita agli italiani.
Spero sempre che la mia vertenza di liberalizzare anche il servizio radioamatoriale venga presa in considerazione e sicuramente ci sono buone probabilità, quindi mai più tasse, autorizzazioni e patenti comprese.
Saluti.

IW3HQD

E' il nuovo che avanza.
In un'ottica di progressiva digitalizzazione della P.A. lo SPID diventerà lo strumento fondamentale per gestire e certificare ogni pratica. Nel suo avvento personalmente vedo un grande passo avanti in fatto di comodità per il singolo cittadino. Possiamo invece discutere sulle modalità con cui esso è stato introdotto, alla "italiana maniera": a partire dalla sua fruibilità da parte dei milioni di anziani e di persone diversamente abili che magari non possono permettersi un telefono di ultima generazione o non lo possono usare. Sono tardivamente corsi ai ripari introducendo la possibilità di utilizzare una Carta d'Identità Elettronica, ma anche questo sistema "taglia fuori" migliaia di persone che non possono recarsi nei Comuni per ottenerne il rilascio.

Insomma, 10 per l'idea ma 4 per la realizzazione.

Circa la "liberalizzazione del servizio di radioamatore", non spetta a me ricordare che si tratta di un'attività che è incardinata anche in regolamenti internazionali che prevedono un preciso iter per l'ottenimento della documentazione richiesta per il suo esercizio: esami -> patente -> autorizzazione generale.
Anzichè quindi parlare di liberalizzazione del servizio (ricordo che per chi vuole fare radio "free" c'è già la CB o il PMR), lottiamo piuttosto per l'abolizione degli inutili balzelli di rinnovo della AG, con rischio di perdere il nominativo (prassi peraltro non seguita da tutti gli Ispettorati): una volta che un nominativo è stato assegnato, esso dovrebbe seguire il suo titolare fino al traguardo della vita, anche perchè in ogni caso resterà un nominativo non più assegnabile ad altri. Se io mi chiamo Piero e all'anagrafe sono stato registrato come Piero, mi spiegate secondo quale logica dovrei recarmi in comune ogni anno per confermare che mi chiamo Piero??
Sono cose di cui si parla da più di trent'anni e sulle quali il Ministero ha sempre voluto fare orecchie da mercante.
73 de IW3HQD

Olduser1

PEC e SPID sono due cose fondamentali da possedere al giorno d'oggi. E non solo nel mondo radioamatoriale.

Un radioamatore, che "dovrebbe" avere un minimo di competenze in materia elettronica ed informatica, dovrebbe solo ringraziare il MIMIT per aver aggiornato un sistema che sino a pochi anni fa era vetusto e gestito male.

Sul discorso liberalizzazione non sono assolutamente d'accordo, per chi non vuole studiare e pagare c'è la 27.


Girberto

Ma se la patente viene data con semplicità a questo punto meglio abolirla. Non si tratta di studiare si tratta di liberalizzare un servizio che può essere espletato da chiunque anche senza patente e autorizzazione.

Olduser1

Due domande:
Ma tu la patente ce l'hai?
Se la possiedi, te l'hanno regalata?

Te lo posso dire perchè ha partecipato alle commissioni un caro amico dell'ARI, che nelle sessioni degli ultimi anni, ne hanno bocciati tanti, quindi dove sarebbe questa facilità?

Olduser1

Aggiungo, "da chiunque" non credo proprio, caproni col nominativo ce ne stanno già troppi, figuriamoci senza.

IV3FNK

Citazione di: Girberto il Sab 30 Dicembre, 10:58 2023Ma se la patente viene data con semplicità a questo punto meglio abolirla. Non si tratta di studiare si tratta di liberalizzare un servizio che può essere espletato da chiunque anche senza patente e autorizzazione.
frequenze di libero uso ce ne sono già a sufficenza.
Chi vuole usare frequenze,apparati,e ponti radioamatoriale, deve  metterci un po' di impegno e studiare per conseguire la patente.

IW3HQD

Citazione di: Girberto il Sab 30 Dicembre, 10:58 2023Ma se la patente viene data con semplicità a questo punto meglio abolirla. Non si tratta di studiare si tratta di liberalizzare un servizio che può essere espletato da chiunque anche senza patente e autorizzazione.
Evidentemente lei non è "del mestiere".
Se lo fosse, non troverebbe troppa semplicità nel conseguimento della patente di radioamatore, nonostante un'apparente semplificazione del metodo d'esame (quiz a risposta multipla al posto delle care vecchie quattro domande tra le quali il famigerato problema di elettrotecnica da risolvere). Semplicità e semplificazione hanno significati tra loro diversi.
Se lo fosse, sarebbe a conoscenza delle normative non solo nazionali, ma anche internazionali che inquadrano il servizio di radioamatore in un settore ben preciso, con vincoli altrettanto precisi. La liberalizzazione dell'etere che lei auspica porterebbe solo alla definitiva condanna di quest'ultimo al far west (e già adesso non ci andiamo lontani...).
73 de IW3HQD

Girberto

Forse lei non sarà del mestiere. ma su questo lasciamo perdere noto che vuoi essere il GURU di questo sito complimenti allora auguri vuoi la polemica...........ma non la seguo.
Si sbaglia ogni Nazione può avvelere diversità si questi argomenti, si ha indipendenze amministrative. Forse lei si confonde con le frequenze che dipendono dall'ITU. Allora si che il discorso diventa internazionale. Ma riguardo al resto l'Italia potrebbe optare su diversità come abolire la patente, l'autorizzazione. Tanto nulla cambia ad essere un buon radioamatore. Studi fatti, esami espletati per poi cosa? fare 4 chiacchere serali con altri colleghi? o usare le frequenze come se fossero al telefono? e guai a chi vuol entrare nel qso? oppure far parte di una organizzazione per dire che vi è un terremoto o un alluvione da qualche parte? in quanto se stai fuori da questa organizzazioni non puoi trasmettere? e dai siamo seri e sinceri. Il radioamatore ha perso valore non è più come una volta, allora meglio liberalizzarlo.

Girberto

Citazione di: link=msg=73622 date=1703931731Due domande:
Ma tu la patente ce l'hai?
Se la possiedi, te l'hanno regalata?

Te lo posso dire perchè ha partecipato alle commissioni un caro amico dell'ARI, che nelle sessioni degli ultimi anni, ne hanno bocciati tanti, quindi dove sarebbe questa facilità?
Ti svelo un segreto me la regalata la befana e l'autorizzazione me la portata babbo Natale. Lei ha partecipato alle commissioni d'esame e con quale titolo? Forse ha dimenticato i quitz con risposta multipla? se mi sbaglio mi corregga.

IW3HQD

Citazione di: Girberto il Sab 30 Dicembre, 12:24 2023Forse lei non sarà del mestiere. ma su questo lasciamo perdere noto che vuoi essere il GURU di questo sito complimenti allora auguri vuoi la polemica...........ma non la seguo.
Si sbaglia ogni Nazione può avvelere diversità si questi argomenti, si ha indipendenze amministrative. Forse lei si confonde con le frequenze che dipendono dall'ITU. Allora si che il discorso diventa internazionale. Ma riguardo al resto l'Italia potrebbe optare su diversità come abolire la patente, l'autorizzazione. Tanto nulla cambia ad essere un buon radioamatore. Studi fatti, esami espletati per poi cosa? fare 4 chiacchere serali con altri colleghi? o usare le frequenze come se fossero al telefono? e guai a chi vuol entrare nel qso? oppure far parte di una organizzazione per dire che vi è un terremoto o un alluvione da qualche parte? in quanto se stai fuori da questa organizzazioni non puoi trasmettere? e dai siamo seri e sinceri. Il radioamatore ha perso valore non è più come una volta, allora meglio liberalizzarlo.
La sua è un'opinione legittima che però non condivido.
Nessuno qui fa il GURU, ma nessuno può venire su queste pagine a svilire un servizio che lei riduttivamente e superficialmente definisce come "privo di valore" e usato solo "per fare quattro chiacchiere". Questo dimostra il mio assunto. Per me QRT sulla questione: si dice che puoi portare un cavallo all'acqua ma che non puoi costringerlo a bere.
73 de IW3HQD

Girberto

Citazione di: IW3HQD il Sab 30 Dicembre, 09:19 2023E' il nuovo che avanza.
In un'ottica di progressiva digitalizzazione della P.A. lo SPID diventerà lo strumento fondamentale per gestire e certificare ogni pratica. Nel suo avvento personalmente vedo un grande passo avanti in fatto di comodità per il singolo cittadino. Possiamo invece discutere sulle modalità con cui esso è stato introdotto, alla "italiana maniera": a partire dalla sua fruibilità da parte dei milioni di anziani e di persone diversamente abili che magari non possono permettersi un telefono di ultima generazione o non lo possono usare. Sono tardivamente corsi ai ripari introducendo la possibilità di utilizzare una Carta d'Identità Elettronica, ma anche questo sistema "taglia fuori" migliaia di persone che non possono recarsi nei Comuni per ottenerne il rilascio.

Insomma, 10 per l'idea ma 4 per la realizzazione.

Circa la "liberalizzazione del servizio di radioamatore", non spetta a me ricordare che si tratta di un'attività che è incardinata anche in regolamenti internazionali che prevedono un preciso iter per l'ottenimento della documentazione richiesta per il suo esercizio: esami -> patente -> autorizzazione generale.
Anzichè quindi parlare di liberalizzazione del servizio (ricordo che per chi vuole fare radio "free" c'è già la CB o il PMR), lottiamo piuttosto per l'abolizione degli inutili balzelli di rinnovo della AG, con rischio di perdere il nominativo (prassi peraltro non seguita da tutti gli Ispettorati): una volta che un nominativo è stato assegnato, esso dovrebbe seguire il suo titolare fino al traguardo della vita, anche perchè in ogni caso resterà un nominativo non più assegnabile ad altri. Se io mi chiamo Piero e all'anagrafe sono stato registrato come Piero, mi spiegate secondo quale logica dovrei recarmi in comune ogni anno per confermare che mi chiamo Piero??
Sono cose di cui si parla da più di trent'anni e sulle quali il Ministero ha sempre voluto fare orecchie da mercante.
Sarei d'accordo sul nominativo quello si che nessuno dovrebbe perderlo e rimanere a vita.Ma se tutto fosse liberalizzato  il nominativo me lo creo io e mi rimane a vita comunque. Ma sul resto la pensiamo in modo diverso.

Olduser1

Non li ho dimenticati, ma non era facile ieri e non lo è stato nemmeno negli ultimi anni.

Sul discorso della tua patente e della tua AG, credo proprio che te li abbiano portati sul serio Babbo Natale e la Befana perchè altrimenti certi discorsi non li faresti.

PS: e non darmi del Lei, che fa ridere leggerlo.

Girberto

Citazione di: IW3HQD il Sab 30 Dicembre, 12:29 2023
Citazione di: Girberto il Sab 30 Dicembre, 12:24 2023Forse lei non sarà del mestiere. ma su questo lasciamo perdere noto che vuoi essere il GURU di questo sito complimenti allora auguri vuoi la polemica...........ma non la seguo.
Si sbaglia ogni Nazione può avvelere diversità si questi argomenti, si ha indipendenze amministrative. Forse lei si confonde con le frequenze che dipendono dall'ITU. Allora si che il discorso diventa internazionale. Ma riguardo al resto l'Italia potrebbe optare su diversità come abolire la patente, l'autorizzazione. Tanto nulla cambia ad essere un buon radioamatore. Studi fatti, esami espletati per poi cosa? fare 4 chiacchere serali con altri colleghi? o usare le frequenze come se fossero al telefono? e guai a chi vuol entrare nel qso? oppure far parte di una organizzazione per dire che vi è un terremoto o un alluvione da qualche parte? in quanto se stai fuori da questa organizzazioni non puoi trasmettere? e dai siamo seri e sinceri. Il radioamatore ha perso valore non è più come una volta, allora meglio liberalizzarlo.
La sua è un'opinione legittima che però non condivido.
Nessuno qui fa il GURU, ma nessuno può venire su queste pagine a svilire un servizio che lei riduttivamente e superficialmente definisce come "privo di valore" e usato solo "per fare quattro chiacchiere". Questo dimostra il mio assunto. Per me QRT sulla questione: si dice che puoi portare un cavallo all'acqua ma che non puoi costringerlo a bere.
Lasci perdere il cavallo che nonostante abbia la glicemia alta e ferro compreso anche lui vorrebbe essere libero da qualcuno che lo porti sulla schiena. A parte il fatto che lei sta portando il mio post su altre questioni, ma credere nella liberalizzazione non vuol dire svilire il radioamatore anzi il contrario, liberalizzare vuol dire crescita. Io in frequenza noto solo questo, si vede che lei ha buoni amici che parlino di elettronica, antenne, dando il nominativo spesse volte come dice il regolamento. E già da questo si nota la diversità radioamatoriale.

Girberto

Citazione di: link=msg=73631 date=1703936011Non li ho dimenticati, ma non era facile ieri e non lo è stato nemmeno negli ultimi anni.

Sul discorso della tua patente e della tua AG, credo proprio che te li abbiano portati sul serio Babbo Natale e la Befana perchè altrimenti certi discorsi non li faresti.

PS: e non darmi del Lei, che fa ridere leggerlo.
Diamoci del lei che meglio, a certo fare discorsi diversi fa male, va bene ma non mi ha risposto comunque costruttivamente. Ho capito solo che lei invece di sburocratizzare questo servizio lo vuole ancora più complesso? bene fatti suoi.

Olduser1


Girberto


Girberto


Denny

73, leggo in questa discussione cose che vorrei commentare.

CitazioneMa per farle bisogna avere il fatidico SPID in alternativa altri strumenti di identificazione per accedere ai servizi come CIE e CNS
Lo SPID lo sconsiglio perché prima o poi verrà eliminato, anzi dovevano chiuderlo nel 2023 ma hanno rimandato e la stessa sorte toccherà al CNS.

la CIE (Carta di Identità Elettronica) diverrà l'unico sistema riconosciuto quindi tanto vale adeguarsi fin da subito.

Capisco anche che per molte persone risulta difficile o impossibile usare questi strumenti digitali, vuoi per scarsa conoscenza informatica, vuoi per incapacità o povertà ma sta di fatto che non si può fermare il mondo perché c'è chi non può o non sa.

CitazioneNon bastava invece usare anche una email PEC o una email tradizionale? 
La PEC è a pagamento e bisogna comunque sapere come attivarla e anche usarla quindi alla fine tanto vale attivare direttamente la SCIE o altro, la mail tradizionale invece è impensabile usarla per identificare persone o società in maniera univoca, inviare mail false facendosi passare per chiunque è facilissimo e ci sono perfino dei siti dove farlo, un hacker invece lo sa fare ad occhi chiusi e in maniera autonoma.

CitazioneSpero sempre che la mia vertenza di liberalizzare anche il servizio radioamatoriale venga presa in considerazione e sicuramente ci sono buone probabilità, quindi mai più tasse, autorizzazioni e patenti comprese.
Dubito che lo stato decida di regalare decine di bande radio dalle HF e fino ai Gigahertz a qualsiasi pinco pallino e che gli consenta di usare fino a 500 Watt, di usare i ripetitori e le reti di ripetitori nazionali (vedi DMR C4FM) a loro volta collegati col resto del mondo così come di usare sistemi voip tipo Echolink ma nemmeno di usare i satelliti e tutto il resto e neppure di detenere e usare qualsiasi apparecchio radio si voglia oltre che senza cognizione di causa non conoscendo la materia e le normative e di fare tutto questo in maniera anonima.

CitazioneTanto nulla cambia ad essere un buon radioamatore
Non è questo il punto, le frequenze radio non sono un giocattolo da dare in mano al primo che capita per fargli fare quello che vuole e piace e con i mezzi che vuole, ma a parte a questo, non mi sembra normale regalare le frequenze dei radioamatori, che so, ai camionisti con i loro rutti camere echo e tutto il resto o ai vari bimbominkia di questa terra.

Se la fine del radioamatore è quello che vuoi allora si la strada è quelle giusta. :)

CitazioneMa se la patente viene data con semplicità a questo punto meglio abolirla.
Con semplicità? io e non solo io ho studiato moltissimo oltre ad aver partecipato ad un corso di preparazione svoltosi in una sede ARI, poi durante l'esame mi sono ritrovato di fronte a oltre 60 domande a cui dover dare una risposta tra le tre a scelta e ne dovevo sapere "mi pare" il 60% del totale e nonostante gli studi, molte di queste anzi troppe non ne sapevo la risposta specie quelle dei calcoli elettronici e ho dovuto rifare l'esame l'anno successivo. Un esame è un esame e le cose o si sanno o non si sanno ed entra in gioco anche l'emozione del momento.

Mi sono dovuto impegnare tanto per raggiungere l'obbiettivo e ho speso anche molto tempo, ora però leggo che è talmente facile da ottenere che è meglio abolirlo!?

Per la patente della macchina mi sono impegnato alla stesso modo e a parte la prova pratica, per quella teorica è stato difficile tanto quella della patente di radioamatore. Anche la patente per guidare l'automobile si ottiene tramite le risposte a quiz quindi che facciamo aboliamo anche questa perché è troppo facile?

Scusate lo sfogo ma dopo essermi dannato l'anima per ottenere qualcosa che facile non era mi sono sentito per lo meno infastidito.

Io ho preso la patente per poter entrare nella comunità dei radioamatori (non quella del bar dello sport o dei CB) e di conseguenza poter usufruire di tutte le potenzialità ma ora leggo che è meglio essere tutti portantari e senza nemmeno conosce le normative che regolamentano il settore, insomma un inferno dantesco fatto di 500 watt di tvi e apparecchiature potenzialmente dannose per altri servizi e che chiunque può usare.

CitazioneHo capito solo che lei invece di sburocratizzare questo servizio lo vuole ancora più complesso?
Non capisco dova sta il problema, tra l'altro da un po' di tempo hanno anche aperto il nuovo portale dove si può fare tutto online https://appradioamatori.invitalia.it

Sottolineo anche che per le nuove AG e quelle in scadenza non serve nemmeno più pagare i 5 euro ogni anno, se ne pagano 50 e saranno validi direttamente per i prossimi 10 anni e tolto il pensiero.


Girberto

Citazione di: Denny il Sab 30 Dicembre, 17:19 202373, leggo in questa discussione cose che vorrei commentare.
......

Dici cose che già conosco per cui nulla di nuovo e ti ringrazio di averle ancora sottolineate e rammentate. Per me è una grande scocciatura sia lo spid e altre invenzioni elettroniche che per me potevano anche mettere come alternativa optional, la email PEC o quella anche ordinaria. Altro è la tecnologia che avanza, qui bisognava sburocratizzare invece di complicare  ancor di più le cose. E' una mia opinione. Tutto il resto è un mio punto di vista condivisibile o non, poco importa figuriamoci, chi se ne frega se nessuno la pensa come me, chi se ne frega ancora. L'importante è che le opinioni altrui non vengano considerate più importanti della mia. Ogni opinione ha il suo valore e importanza. Punto. Poi ognuno la pensi  come meglio crede ma gentilmente mettiamo da parte lezioncine e soprattutto pubblicare cose per avere i "mi piace"  come i Guru che vogliono sentirsi appagati per questo, queste cose facciamole fare su altri siti. Io attualmente credo che il servizio radioamatoriale abbia perso il suo significato e importanza e valore, quindi per me meglio liberalizzarlo. Spero di cambiare idea, lo spero. Grazie e ancora auguri buon anno.

Olduser1

Siamo passati dal lei al tu finalmente.  çç16

Denny

Il problema è che qualsiasi sistema tecnologico ha sempre i suoi detrattori e di conseguenza non è umanamente possibile accontentare tutti, non capisco però cosa ci sia di così difficile ad esempio inserire la carta di identità sul lettore per farsi riconoscere! non serve essere dei geni per farlo e anche per attivare la CIE non ci vuole molto ma in troppi ci rinunciano senza nemmeno provarci, poi non dimentichiamo che una volta fatta l'attivazione questa è per sempre. Per me è molto più complicato inviare raccomandate, comprare le buste i bolli cercare gli indirizzi giusti andare all'ufficio postale ecc quando si può fare tutto da casa.

CitazioneE' una mia opinione. Tutto il resto è un mio punto di vista condivisibile o non, poco importa figuriamoci, chi se ne frega se nessuno la pensa come me, chi se ne frega ancora
Il problema è che non sei il solo altrimenti non sarebbe da considerarsi un problema solo tuo ma ben più ampio.

Comunque sperare che aboliscano il servizio di radioamatore perché non piace la parte burocratica è una opinione che mi lascia a dir poco interdetto.

Citazionema gentilmente mettiamo da parte lezioncine e soprattutto pubblicare cose per avere i "mi piace"  come i Guru che vogliono sentirsi appagati per questo
Nessuno ha dato lezioni ma ha semplicemente espresso i propri punti di vista che evidentemente sono diversi dai tuoi.

Per i "mi piace" non so se era rivolto a me ma, io sono iscritto da poco e mi sono accorto che ci sono i mi piace proprio adesso perché lo hai specificato tu. :)

CitazioneIo attualmente credo che il servizio radioamatoriale abbia perso il suo significato e importanza e valore, quindi per me meglio liberalizzarlo. Spero di cambiare idea, lo spero.
Bisognerebbe però capire quando il significato era diverso e perché, se ti riferisci a quando c'era il vecchio sistema di esame allora posso essere d'accordo poiché un sistema più ostico per ottenere il nominativo aumenterebbe il livello tecnico dei nuovi radioamatori così come era in passato, una volta erano tutti tecnici oggi invece compreso il sottoscritto siamo tutti premi bottoni che comprano in internet. :)

Simone

CitazioneSe io mi chiamo Piero e all'anagrafe sono stato registrato come Piero, mi spiegate secondo quale logica dovrei recarmi in comune ogni anno per confermare che mi chiamo Piero??
Quando la fantasia burocratica supera la realtà. :D

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NANO

Infatti non si deve andare all'anagrafe ogni anno per confermare la propria identita', ma solo quando ti scade il documento relativo.

IW3HQD

Citazione di: NANO il Dom 31 Dicembre, 12:52 2023Infatti non si deve andare all'anagrafe ogni anno per confermare la propria identita', ma solo quando ti scade il documento relativo.
Io mi riferivo al "balzello" annuale dei 5 euro: se non paghi, dopo un anno perdi il diritto a usare il tuo "nome"...
73 de IW3HQD

Olduser1

Ma qualcuno si è mai chiesto quanti radioamatori ci sono in giro che modulano e non hanno mai nè pagato nè rinnovato?

IW3HQD

Citazione di: link=msg=73659 date=1704024047Ma qualcuno si è mai chiesto quanti radioamatori ci sono in giro che modulano e non hanno mai nè pagato nè rinnovato?
Domanda giustissima. Sono molti di più di quanto si creda, vuoi per dimenticanza vuoi perchè andata bene una volta..... Tanto, la percentuale di essere scoperti è meno di zerovirgola....
Ecco perchè, invece di parlare di "liberalizzazione delle frequenze" sarebbe molto più opportuno discutere dei criteri di assegnazione di un indicativo che, una volta dato, dovrebbe seguire il suo titolare fino al SK.
73 de IW3HQD

NANO

Io presi la speciale nel 1976 e diedi l'esame di CW nel 1987. Che ci crediate o no io ho ancora attivo il nominativo della speciale insieme ovviamente a quello dell'ordinaria che e' diverso. Ad un collega deceduto, che aveva la speciale, e' stata riassegnata dopo l'eliminazione del'esame CW ad un OM della mia stessa citta' cambiando il prefisso da IW a IZ. Succedono cose strane.

Simone

Citazioneinfatti non si deve andare all'anagrafe ogni anno per confermare la propria identita', ma solo quando ti scade il documento relativo.
Si ma in questo caso non bisogna farsi assegnare un nuovo nome e cognome. :)

CitazioneMa qualcuno si è mai chiesto quanti radioamatori ci sono in giro che modulano e non hanno mai nè pagato nè rinnovato?
C'è anche di peggio tipo amici dei radioamatori SK che usano il loro nominativo perché non hanno mai dato l'esame, mi è capitato anni fa di avere a che fare con uno di questi.

L'argomento di questa discussione era però Ci mancava pure lo SPID.......... e io dico che se spid o altro serve per forza di cose fatelo e baste, l'alternativa è non fare nulla e perdere il nominativo, a voi la scelta.
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NANO

Lo SPID lo trovo molto utile anche perche' quando devi rapportarti con enti statali e' fondamentale la tua identificazione. Inoltre con lo stesso puoi accedere al tuo fascicolo sanitario, al tuo cassetto INPS, ad oggi. Peraltro e' gratuito mentre la PEC oggi la si paga, poco, ma la si paga. Tutte le volte che ho dovuto rivolgermi all'INPS sono entrato con lo SPID in un attimo e ho ricevuto risposte alle mie domande.
Per quanto riguarda il pagamento annuo dei 5 euro, mi sembra corretto in quanto l'etere e' di proprieta' dello stato. Se vuoi utilizzarlo per una attivita' civile le cifre sono decisamente piu' alte e, anche in quel caso se non le paghi, oltre le sanzioni, ti tolgono la licenza per operare su quella frequenza.
Per me non c'e' nulla di strano.


Simone

Di certo è una pec gratis fino a quando non decidi di usarla come vorresti. :) I soliti inganni. çç46
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Olduser1

L'ho fatta a mia moglie per eleggergli il domicilio digitale, non aveva senso spendere soldi per averne una che utilizzava solo per ricevere messaggi. Oltretutto, se invii meno di 5 pec l'anno, costa meno di quella proposta da altri provider.


Simone

Esatto, e pensare che una volta era gratis per tutti ma poi... çç13
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OldMan

Citazione di: IW3HQD il Sab 30 Dicembre, 09:19 2023una volta che un nominativo è stato assegnato, esso dovrebbe seguire il suo titolare fino al traguardo della vita, anche perchè in ogni caso resterà un nominativo non più assegnabile ad altri. Se io mi chiamo Piero e all'anagrafe sono stato registrato come Piero, mi spiegate secondo quale logica dovrei recarmi in comune ogni anno per confermare che mi chiamo Piero??

Però, buon collega OM, Il Codice delle comunicazioni elettroniche, al comma 1 dell'Art. 139, indica chiaramente che il nominativo è assegnato alla stazione, non alla persona:

A ciascuna stazione di radioamatore è assegnato dal Ministero un nominativo, che non può essere modificato se non dal Ministero stesso.

Difatti, nell'Allegato n.26, Sezione II, Art. 12, comma secondo, il Codice ricorda inoltre che:

È vietato l'uso della stazione di radioamatore da parte di persona diversa dal titolare, salvo che si tratti di persona munita di patente che utilizzi la stazione sotto la diretta responsabilità del titolare. In tal caso deve essere usato il nominativo della stazione dalla quale si effettua la trasmissione.

Quindi non reputo abbia gran senso auspicare che il nominativo venga legato indissolubilmente alla vita di un operatore radioamatoriale, perlomeno dal mio punto di vista.


Citazione di: Girberto il Sab 30 Dicembre, 10:58 2023Ma se la patente viene data con semplicità a questo punto meglio abolirla. Non si tratta di studiare si tratta di liberalizzare un servizio che può essere espletato da chiunque anche senza patente e autorizzazione.

Sig. Girberto, lei non sa forse di cosa sta parlando, ma nel mentre va svilendo il radiantismo e tutti quei radioamatori che ogni giorno, per capacita tecniche e umane, contribuiscono al progresso del radiantismo appunto e dell'intera collettività.
Se desidera farsi i diffusi "cavoli suoi" in frequenza la invito a frequentare le bande CB o PMR446.
Grazie.
«Hoc unum scio, nihil me scire.»

Simone

Secondo il codice delle comunicazioni si sa che il nominativo è legato alla stazione e non alla persona me umanamente sarebbe sbagliato e le cose andrebbero cambiate.

Nella vita comune di un radioamatore il nominativo sappiamo che è indissolubilmente legato a una persona e a volte ci chiamiamo così magari un po' per scherzo anche di persona, ci sono però altre problematiche se si perde un identificativo che si ha magari da tanti anni e lo si usa un po' ovunque, perderlo a seconda dei casi significa rifare le qsl e ristamparle, dover comprare un nuovo dominio per il proprio sito e correggere tutti i contenuti oltre che a perdere il ranking sui motori di ricerca e di conseguenza visibilità, bisogna poi rinunciare alla email legata al proprio nominativo che tutti ormai conoscono e nel peggiore dei casi si possono avere delle ripercussioni  sulla propria attività commerciale, per esempio IW2EN non farebbe i salti di gioia hi :) magari nulla gli vieterebbe di continuarlo a usare ma ci siamo capiti.

Purtroppo dallo stato tutti questi aspetti non vengono considerati perché è rimasto ai tempi delle valvole ma l'evoluzione informatica e tecnologica intanto avanza e un nominativo di radioamatore continua a essere solo un nominativo di radioamatore.
 
Citazionema nel mentre va svilendo il radiantismo e tutti quei radioamatori che ogni giorno...
Leggendo è proprio questo aspetto che mi ha infastidito, è come dire indirettamente non valete un c.. quindi andatevene tutti a fan...  :)
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Simone

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IW3HQD

Tantissimi auguri di buon 2024 a tutti!

@OldMan
Ringraziandola per il contributo, va però detto che un conto è la teoria e ben altro è la pratica. La stazione è gestita da una persona fisica autorizzata e che fa uso del nominativo assegnato, e fin qui ci siamo. Tuttavia, seguendo pedissequamente questo assunto normativo non torna il fatto che se quell'operatore defunge, il nominativo viene perso e non gli sopravvive: altrimenti un qualsiasi radioamatore che andasse a trasmettere a casa di un radioamatore SK potrebbe per assurdo utilizzare il suo indicativo come secondo operatore. E così non può accadere, poichè manca fisicamente la persona titolare di quell'indicativo di stazione. Ai fini della discussione la ritengo peraltro una questione di Sisifo e, come giustamente ricordato da altri, l'argomento di questo topic è lo SPID.

Circa questo dispositivo, personalmente lo ritengo necessario e indispensabile per la corretta gestione delle proprie pratiche. Fu come l'avvento degli smartphone, vi ricordate? All'inizio vi furono tantissime persone che dissero che mai avrebbero capitolato al nuovo sistema, restando attaccati al loro vecchio ETACS o al telefonino 3G. Poi ci si è resi conto che si sarebbe rimasti fuori dal mondo perchè oggi tutto passa per i nuovi sistemi di comunicazione: dalla home banking allo SPID, dalla posta elettronica alla gestione dei propri documenti.

Come ho scritto all'inizio di questo topic, lo SPID è cosa buona e giusta; in Italia è stata realizzata nel modo sbagliato a causa della fretta e dell'ignoranza di chi ha progettato il sistema.

Ancora tanti auguri a tutti!
73 de IW3HQD

Simone

Diciamo che per logica il nominativo è legato alla persona e non alla sua "radiolina" ma le norme dicono il contrario, al solito vi si possono fare mille interpretazioni su tutto quello che è fatto appositamente per essere interpretato a comodo sul banco degli imputati. çç37
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thomas

Quando mai? Il nominativo è legato SOLO alla stazione radio, indpendentemente dall'apparato, mai alla persona fisica.

Simone

CitazioneSecondo il codice delle comunicazioni si sa che il nominativo è legato alla stazione e non alla persona me umanamente sarebbe sbagliato e le cose andrebbero cambiate.
Ciao, si lo so è come vedi l'ho anche scritto in precedenza ma facevo sempre un riferimento a livello interpersonale, ma rileggendo, in effetti per farmi capire meglio avrei dovuto scrivere un dovrebbe che ho omesso. :)

Diciamo che per logica il nominativo dovrebbe essere legato alla persona e non alla sua "radiolina"

...e non...

Diciamo che per logica il nominativo è legato alla persona e non alla sua "radiolina".

...avevo comunque sottolineato che: ma le norme dicono il contrario

CitazioneDiciamo che per logica il nominativo è legato alla persona e non alla sua "radiolina" ma le norme dicono il contrario
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Olduser1

Citazione di: Simone il Lun 01 Gennaio, 17:14 2024Diciamo che per logica il nominativo è legato alla persona e non alla sua "radiolina" ma le norme dicono il contrario, al solito vi si possono fare mille interpretazioni su tutto quello che è fatto appositamente per essere interpretato a comodo sul banco degli imputati. çç37

C'è poco da interpretare, il nominativo viene assegnato ad una stazione radioamatoriale gestita da una persona fisica me non identifica la persona fisica.

Denny

Vi ricordo che il nominativo di stazione di radioamatore è si assegnato come identificativo dell'impianto trasmittente ma essendo il nominativo assegnato in maniera univoca ad una persona che appunto è il richiedente, è cosa ovvia che identifichi anche non volendo il radioamatore stesso come persona e non solo come stazione, non per nulla il nominativo va menzionato quando si fanno i qso appunto per identificare anche se stessi come persona autorizzata a trasmettere.

IW3HQD

Citazione di: Denny il Mar 02 Gennaio, 13:18 2024Vi ricordo che il nominativo di stazione di radioamatore è si assegnato come identificativo dell'impianto trasmittente ma essendo il nominativo assegnato in maniera univoca ad una persona che appunto è il richiedente, è cosa ovvia che identifichi anche non volendo il radioamatore stesso come persona e non solo come stazione, non per nulla il nominativo va menzionato quando si fanno i qso appunto per identificare anche se stessi come persona autorizzata a trasmettere.
Formalmente però il nominativo è nominativo di stazione, tanto è vero che se io vado a trasmettere a casa di IK3*** non dovrei usare il mio IW3HQD ma il suo IK3*** barrandolo come secondo operatore.
Che poi questo di fatto non accada mai è altra storia......
73 de IW3HQD

Denny

Vero ma se ometto di dire il mio nominativo/ non posso trasmettere proprio perché non mi sto identificando.

Discorso diverso invece se non fosse obbligatorio dire il proprio nominativo quando si trasmette da una stazione che non è la nostra ma così non è, il proprio nominativo quindi di fatto è ad personam.


Denny

Il nominativo assegnato finisce anche per identificare una persona, c'è poco da fare, che lo si voglia o no, ne è una conseguenza diretta.

Se mi dici il tuo risalgo a te e ti dico chi sei, se vuoi facciamo una prova. :)

Olduser1

Ok, considerato che insisti, come identifichi una persona da un nominativo? Solo perchè dico che sono IK o IZ, tu identifichi me come persona?

IW3HQD

Citazione di: Denny il Mar 02 Gennaio, 13:31 2024Vero ma se ometto di dire il mio nominativo/ non posso trasmettere proprio perché non mi sto identificando.

Discorso diverso invece se non fosse obbligatorio dire il proprio nominativo quando si trasmette da una stazione che non è la nostra ma così non è, il proprio nominativo quindi di fatto è ad personam.
E' solo in apparenza una sottigliezza... ma anche no!
IW3HQD è un nominativo che identifica l'ubicazione della relativa stazione di impianto ed esercizio in un ben preciso indirizzo. Correttezza vuole infatti che, qualora io ne cambi le condizioni (ad esempio barra mobile, nautica, aerea, portatile, ecc...) lo dovrei specificare.
Se invece io mi reco presso un indirizzo dove è già allocata una stazione radioamatoriale con proprio indicativo (l'esempio della casa di un collega è uno, ma potrei portare ad esempio se trasmetto da un istituto scolastico dotato di nominativo), la norma mi dice di utilizzare quel nominativo (e non il mio) con la cortesia di specificare la mia qualifica di secondo operatore (anche se questo aspetto non è un obbligo, essendo il nominativo già di per sè sufficiente a identificare la stazione).
Chiaro che nella pratica è molto più "comodo" associare il nominativo alla persona che lo usa, ma così facendo io non potrei più lavorare da altre stazioni (penso sempre alla scuola). Mi resta solo il dubbio: se il nominativo è legato alla stazione e non all'operatore, teoricamente sarebbe possibile utilizzare un nominativo di una stazione SK; tuttavia il nominativo non sopravvive mai al titolare della stazione di impianto ed esercizio e forse è questo uno dei motivi che ci spinge ad associare il nominativo alla persona....
Mi rendo conto che i nostri sono esercizi dialettici, però la normativa in questione già citata nei post precedenti è chiara.
73 de IW3HQD

Denny

CitazioneOk, considerato che insisti, come identifichi una persona da un nominativo? Solo perchè dico che sono IK o IZ, tu identifichi me come persona?
Se mi dici il tuo call posso risalire a te chiedendolo al MIMIT almeno che tu quando hai fatto richiesta del nominativo non abbia dato false informazioni sulle tue generalità ma ne dubito.

Olduser1

E secondo te il MIMIT fornirà dati che riguardano la mia privacy solo perchè gli vengono chiesti da un privato? Non esite un registro pubblico dei nominativi come quello delle automobili.

Denny

A me forse no ne al mimit ne all'ispettorato regionale se non c'è una denuncia in corso me pensare di usare un nominativo credendo di rimanere anonimo non credo proprio corrisponda alla realtà. Quando si fa la richiesta si danno le proprie generalità e queste sono abbinante al nominativo.

CitazioneNon esiste un registro pubblico dei nominativi come quello delle automobili.
Pubblico no ma privato si quindi anonimi non si è.

Sergio

Saluti.

Per la maggior parte dei nominativi basta cercare in internet per capire a chi sono assegnati, non dico che tutti si presentino con nome cognome e indirizzo ma è sufficiente capire il comune residenza e poi si chiede ai radioamatori di zona, non ci vuole il mimit o l'ispettorato e con un pò di buona volontà ci si arriva.
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Simone

Basta anche solo chiederlo per radio, nascondersi dietro al proprio nominativo non è possibile o almeno non in eterno, c'è sempre una persona ente o istituto dietro ad un indicativo.
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thomas

Denny.... E BASTA. Te lo stiamo dicendo tutti, in tutti i modi, ma tu insisti.

IW3HQD

Dunque, prima che la situazione deragli è bene chiarire alcune cose:
1) il MISE e gli Ispettorati di zona forniscono notizie sui nominativi e relativi assegnatari solo agli organi di Polizia e per motivi attinenti a indagini di polizia giudiziaria; il privato che chiami per chiedere informazioni si vedrà necessariamente "rimbalzato", e questo vale anche per l'ARI.
2) le varie banche dati on line (a partire da QRZ.com) non certificano alcunchè dal momento che per l'iscrizione non si deve inviare alcun tipo di documento, quindi il loro valore è meno di zero: è già capitato che su QRZ si fossero registrati nominativi inesistenti...
3) Durante i QSO, in caso di dubbi o perplessità, si può sempre chiedere al corrispondente di fornire il numero della sua patente: certo non è obbligato a farlo, ma se non ha nulla da nascondere non vedo perchè non dovrebbe.

Ma visto che la discussione è diventata ormai un "fritto misto", va ribadito che il nominativo è di stazione, non personale. Nel 90% dei casi, tale nominativo viene dichiarato da una persona assegnataria quando si trova nel luogo di impianto ed esercizio scritto sulla licenza / AG; nel restante 10%il nominativo viene assegnato a enti, scuole o strutture simili oppure fa parte dei cosiddetti nominativi speciali emessi per particolari tipi di eventi (DXspedition, YOTA, IOTA, POTA, SOTA, anniversari e commemorazioni, ecc.) e saranno utilizzati da radioamatori patentati indipendentemente che siano o no titolari di nominativo per la LORO stazione.

Infatti si dice: la patente è del radioamatore; il nominativo è della stazione.
73 de IW3HQD

NANO


OldMan

Citazione di: NANO il Mar 02 Gennaio, 16:29 2024Mai visto un 3D così lungo  çç32

Può darsi sia perché tale discorrere, chiarire, metta i bastoni fra le ruote a chi vuole le cose siano a proprio piacimento indipendentemente da vincoli esterni (le leggi dello Stato Italiano, in questo caso.)  :)

Citazione di: IW3HQD il Mar 02 Gennaio, 13:40 2024Mi resta solo il dubbio: se il nominativo è legato alla stazione e non all'operatore, teoricamente sarebbe possibile utilizzare un nominativo di una stazione SK; tuttavia il nominativo non sopravvive mai al titolare della stazione di impianto ed esercizio e forse è questo uno dei motivi che ci spinge ad associare il nominativo alla persona....

Meditavo anche io sulla possibilità di acquisire una Stazione, e relativo nominativo, da parte di un operatore diverso dal primo intestatario, prima o dopo la morte di quest'ultimo. Questa sarebbe una domanda interessante da porre al Ministero. La risposta comunque non andrebbe a modificare ciò che il Codice delle comunicazioni afferma.

Citazione di: Denny il Mar 02 Gennaio, 13:31 2024Vero ma se ometto di dire il mio nominativo non posso trasmettere proprio perché non mi sto identificando.

Omettendo il nominativo è la Stazione a non essere identificata, non l'operatore. Perché dobbiamo inventare interpretazioni fantasiose, una volta tanto che la legge è chiara?

Citazione di: Simone il Dom 31 Dicembre, 23:56 2023se si perde un identificativo che si ha magari da tanti anni e lo si usa un po' ovunque, perderlo a seconda dei casi significa rifare le qsl e ristamparle, dover comprare un nuovo dominio per il proprio sito e correggere tutti i contenuti oltre che a perdere il ranking sui motori di ricerca e di conseguenza visibilità, bisogna poi rinunciare alla email legata al proprio nominativo che tutti ormai conoscono e nel peggiore dei casi si possono avere delle ripercussioni  sulla propria attività commerciale, per esempio IW2EN non farebbe i salti di gioia hi :) magari nulla gli vieterebbe di continuarlo a usare ma ci siamo capiti.

Se qualcuno fa un uso "fantasioso" dell'identificativo di stazione, patendo disagi nel momento della dismissione dell'identificativo, è un problema dell'operatore che non ha ben riflettuto fin dall'inizio sulle implicazioni della normativa, non è un problema delle Istituzioni o della comunità radioamatoriale.  :)



«Hoc unum scio, nihil me scire.»

Simone

CitazioneSecondo il codice delle comunicazioni si sa che il nominativo è legato alla stazione e non alla persona me umanamente sarebbe sbagliato e le cose andrebbero cambiate.
Infatti come si legge sopra io non ho detto il contrario ed era riferito al rapporto umano tra radioamatori non a quello delle normative.

CitazioneSe qualcuno fa un uso "fantasioso" dell'identificativo di stazione, patendo disagi nel momento della dismissione dell'identificativo, è un problema dell'operatore che non ha ben riflettuto fin dall'inizio sulle implicazioni della normativa, non è un problema delle Istituzioni o della comunità radioamatoriale.
Vero ma magari se da lassù ci venissero incontro non sarebbe una grande fatica, siamo nell'aera digitale non più in quella del calamaio.
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Olduser1

Secondo me, considerato il tenore degli interventi, oltre chi usa il nominativo come proprio nick, nessuno degli altri partecipanti sa cosa vuol dire aver conseguito la patente radioamatoriale.

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