160 metri

Aperto da User100, Dom 01 Agosto, 12:21 2021

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Senza nome 1

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User100

Guardando il band plan IARU ho notato che benchè ci sia una ristrettissima porzione di banda assegnata alla fonia, sui 160 metri è possibile effettuare dei QSO.

Quindi pongo una domanda da neofita: qualcuno di voi OM modula su quelle frequenze? Se rispondete si mi raccontereste le vostre esperienze?

Grazie.
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user

Si eccone uno.
Esperienze modeste poichè con il mio filo random si fà quel che si può e fino ad adesso sono rimasto in ambito europeo e nel bacino del mediterraneo cosa che a me basta e avanza date le condizioni d'antenna.
La gamma dei 160 metri è una gamma prettamente invernale,  richiede l'uso di antenne adeguate tipo dipoli full size installati in alto oppure delle Zeppelin anche queste in alto, antenne filari e verticali corte oppure basse  non possono fare miracoli.
Si può dire che in tanti compreso io ci accontentiamo e del resto abitando in citta e in condominio non ci sono molte alternative.
Chi è più fortunato e abita in periferia in campagna ecc. può installare antenne adeguate tipo delle rombiche delle delta e allora riescono a fare tutto il mondo qrm permettendo cosa che questa gamma ne è particolarmente afflitta.

Un cordiale saluto.
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User100

Grazie a te intanto.
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IW3HQD

Confermo quanto detto dal collega.
Nei 160 metri la parte del leone la fanno come sempre russi e americani, grazie agli enormi spazi di cui molti di essi dispongono per installare antenne dedicate dalle dimensioni mastodontiche.
E qui veniamo appunto all'aspetto cruciale: le dimensioni delle antenne. In Italia ci sono pochi fortunati che si possono permettere addirittura un traliccio dedicato per montare cubiche o filari monobanda. Tutti gli altri si devono accontentare di mesti succedanei che non sono altro che soluzioni di compromesso che ben difficilmente (per non dire mai...) riescono a far fare il "salto del fosso".
Un mio caro amico montanaro ha tirato un dipolo monobanda sfruttando due larici di un bosco che ha dietro casa (di sua proprietà, naturalmente). Anche in queste condizioni, riuscire a fare Australia, Giappone o anche "solo" gli Stati Uniti diventa comunque molto difficile.
Io mi accontento di ascoltare, con un dipolo per gli 80 metri autocostruito. Di più non posso.
73 de IW3HQD

User100

Quindi i 160 metri tu non li colleghi? Li ascolti e basta?
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IW3HQD

Citazione di: Unicums il Dom 01 Agosto, 15:54 2021
Quindi i 160 metri tu non li colleghi? Li ascolti e basta?
Confermo. Ascolto quello che riesco, dal momento che il mio dipolo in ricezione non ha il massimo rendimento in quella lunghezza d'onda. A trasmettere, neanche a parlarne, con stazionarie altissime. Però in condizioni di propagazione notturna favorevole si ascoltano discreti segnali, specie in CW. E' un segmento radiantistico per "pochi eletti", me ne rendo conto........  çç13
73 de IW3HQD

User100

Mi spiegheresti meglio il concetto dei "pochi eletti"? Io credevo che con una longwire, magari abbastanza lunga e accordata si riuscisse a modulare senza problemi su quella frequenza.
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IK3OCA

Unicums (ciao a tutti!) per DX una longwire per i 160 metri dev'essere alta da terra intorno agli 80 metri per poter irradiare con angoli bassi. Se no ci vuole una verticale.

73 Rosario

charles_forever

I 160 metri sono una banda per specialisti. Intanto l'energia intrinseca della radiofrequenza, a frequenze così basse, è minima, per cui 100 Watt qui rendono come 10 in venti metri, più o meno. L'efficienza dell'antenna è sufficiente solo se non è caricata. Scordiamoci verticali, long wire, end-fed. Ci vogliono DIPOLI naturali, non caricati, MOLTO ALTI. Poi forse si riesce a fare qualcosa...

Charles
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe.

IK3OCA

Salve, Charles forse non hai esperienza di antenne verticali per i 160 metri: quando sono ben realizzate e su terreno ok (vale anche per i dipoli) vanno alla grande con DX soddisfacenti. Prova al informarti.

73 Rosario


User100

Citazione di: IK3OCA il Lun 02 Agosto, 12:23 2021
Salve, Charles forse non hai esperienza di antenne verticali per i 160 metri: quando sono ben realizzate e su terreno ok (vale anche per i dipoli) vanno alla grande con DX soddisfacenti. Prova al informarti.

73 Rosario

Esistono antenne verticali già realizzate per i 160 metri o necessariamente bisogna costruirsele?

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user

Unicums;  Esistono antenne verticali già realizzate per i 160 metri o necessariamente bisogna costruirsele?

Certo in commercio trovi di tutto dalle verticali ai dipoli alle antenne caricate fino alle antenne custom.
Il problema è sempre lo stesso ovvero SPAZIO e ALTEZZA chi non ha tali possibilità resta al palo!
Anche sè esistono i compromessi a cortissimo raggio oppure se un pochino meglio e si rimane entro il bacino europeo.
Mettere a punto qualcosa che non solo funziona ma che irradia un segnale accettabile non è cosa da tutti, un esempio? Installa la tua antenna caricata per la 27 a 10 cm. orizontale dal terreno, fai il dovuto accordo e verifica chi ti ascolta, vedrai ti divertirai un sacco!
Scherzi apparte un pò tutti abbiamo cercato di fare degli esempi ma eccone uno semplice per comprendere come e perchè.
Questo è un esempio semplice ma fà comprendere la problematica infatti installare un dipolo oppure un long wire a 3 /6 metri dal terreno terrazza equivale a nulla sotto ci deve essere uno spazio non da poco non alla portata di tutti.
Ancora un esempio, una antenna verticale da 20 metri per i 160 magari a carico lineare e con una moltitudine di radiali posti sul terreno potrebbe risolvere ma è sempre un compromesso.
Vuoi di più, una bella Zeppelin appesa ad un pallone gonfiato con elio alta appena 95 mt. dal suolo, si perchè anche il contrappeso
si appende anche se è lungo appena 0,2/3 onda e deve stare per aria, ma attenzione non ci deve essere vento deve avere le luci di segnalazione ed è una roba che solo l'ENAV può autorizzare insomma un vero casino.

Buone cose.     
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User100

Spero di non dire una stupidata allora: un dipolo con due bracci di 40 metri, balun 1:1 centrale montato su una canna da pesca di 10 metri installato su una spiaggia. Lavoro inutile? Tempo perso?

Ci vuole necessariamente l'altezza dal suolo per una frequenza così bassa?
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IK3OCA

Salve Unicums, ciao a tutti! Riguardo all'installazione di un dipolo rettilineo o a V invertita basso da terra per i 160 metri non si tratta di una stupidata e il lavoro non è inutile: l'antenna funzionerà, anche se sparerà abbastanza verso l'alto, quasi INVIS, rendendo però possibili QSO italiani e europei.

Per il motivo della necessità di una notevole e difficile altezza da terra dei dipoli per i 160 metri e desiderando fare DX può diventare conveniente un'antenna verticale anche accorciata e caricata, anche pagando in termini di efficienza l'irradiazione con bassi angoli.

Vi sono a questo riguardo anche possibilità di antenne verticali di dimensioni ragionevoli o munite di cappello capacitivo, oppure a monopolo ripiegato anche in modo multiplo: a questo proposito allego un articolo in inglese tratto da ARRL Compendium 3 riguardante, fra l'altro, un'antenna per i 160 metri alta soli 16 metri e nemmeno troppo dipendente dai radiali di terra.
E' un articolo che secondo me contiene nozioni utilissime.

73 Rosario

User100

Non immaginavo che all'abbassarsi della frequenza, iniziassero ad esserci tutte queste difficoltà. Credevo che influisse la propagazione, il sole, l'ora di collegamento, ma che per modulare ci volessero anche antenne grandi quasi quanto una palazzina non lo immaginavo.

Ora capisco il perchè è una banda poco frequentata.

Grazie a te Rosario per aver condiviso l'articolo, è molto, molto interessante anche se non facile alla lettura.
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user

Unicums, influisce sempre per il collegamento l'orario la stagione la propagazione ecc.
Come ti ha scritto il buon Rosario con un filo così basso sul terreno puoi fare collegamenti tipo NVIS cioè a corto raggio diciamo ca. 400/500 Km e spesso anche di più se si è portunati, questo perchè l'angolo di irradiazione è elevatissimo insomma si vanno a scaldare le nuvole e la ricaduta per riflesso è relativamente vicina queste cose furono sperimentate durate la seconda guerra mondiale quando non esistevano i ponti radio ed in HF si poteva comunicare oltre le colline vicine grazie a questo sistema infatti installavano dei fili perpendicolari al terreno a 50 cm. ca. in base alla banda all'orario ecc. riuscivano a comunicare con successo ed il nemico a maggiore distanza non sentiva un fico secco.

In ogni caso quando sarà il momento di fare questo sperimenterai anche tu e sono certo che il divertimento e le sorprese capiteranno anche a te.

Saluti.
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IU2IDU

Buongiorno a tutti, avevo visto alcune antenne verticali ground plane da montare nel terreno con i radiali filari....ma poi mi sono reso conto del peso e conseguentemente dell'entità del lavoro da fare ed ho temporaneamente accantonato l'idea. Un giorno però la realizzerò qui nel mio terreno.
Avevo visto anche una verticale della MFJ https://amzn.to/3uZUkyf con radiali e cappello capacitivo per chi ha invece poco spazio. Forse un basso angolo di irradiazione può in parte compensare le basse prestazioni dell'antenna, ricordando comunque che i 160 metri sono una banda che rende maggiormente in pieno inverno.
Tre anni fa ho collegato degli americani in fonia con 300W ed un filo random da 16,20m col suo UN-UN 9:1, ma avevo lavorato parecchio sulla taratura del contrappeso e la messa a terra. Funzionava, poi ho tolto tutto per mettere un dipolo monobanda 80 metri.

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


User100

Grazie ancora a tutti per gli interventi.

In pratica, da come sto imparando, la difficoltà e le variabili aumentano al diminuire della frequenza. Leggendo oltretutto i vostri interventi mi sa che la mia antennina multibanda (proxel x1r) che si, accorda sino agli 80 metri, scendendo di frequenza risulta essere quasi inutile.

Continuo con le domande: perchè è invernale come banda? D'estate la propagazione non è migliore?
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user

ciao Unicums, la tua antennina verticale fà quel che può, è troppo piccola adesso stai cominciando a rendertene conto, ma di certo non è colpa tua.
La banda dei 160 metri è soprattutto notturna e invernale, (ti è stato già indicato prima ma tu non ai letto) visto che in questa situazione gli strati più bassi  della ionosfera lasciano transitare i segnali delle onde medie, che vengono poi riflessi dagli strati più alti
Nelle ore notturne è quindi possibile ascoltare trasmissioni da grande distanza e fare collegamenti di alcune migliaia di kilometri.
L'assorbimento diurno limita invece la portata, via onda di terra, a qualche decina di kilometri o poco più, a seconda della potenza utilizzata.
In rete trovi tutto e puoi approfondire.

Saluti

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User100

La questione è affascinante, ho adorato la riflessione ionosferica di quest'anno sugli 11 metri ma sapere che ci sono frequenze che sono ancora più condizionate dalla fisica e dalla natura mi fa amare il radiantismo ancora di più.

Grazie per tutti i preziosi interventi.
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IU2IDU

Citazione di: Unicums il Sab 07 Agosto, 10:08 2021
perchè è invernale come banda? D'estate la propagazione non è migliore?

Scendendo di frequenza la propagazione diventa più notturna che diurna. Le bande basse si riflettono sugli strati E-F che di notte si alzano di quota, quindi di giorno avremo uno skip più corto ed una maggiore rumorosità dovuta alla presenza dei raggi solari....mentre dopo il tramonto gli strati si alzano progressivamente con il passare delle ore. Devi immaginarti mentre si muovono col passare del tempo (notte) e viene spontaneo capire perché siano bande "invernali". In estate la notte dura poco rispetto all'inverno pertanto potremmo grossolanamente dire che questi strati si alzano di meno e non fa in tempo a sparire completamente la rumorosità residua del giorno.



Questa immagine aiuta a capire...inoltre allego anche un PDF interessantissimo che parla in modo particolare dei 40 metri, ma si può estendere concettualmente anche alle bande più basse (80-160). Giustissima anche l'osservazione sull'assorbimento diurno: infatti soprattutto lo strato D tende ad assorbire le onde radio che per riflettersi devono raggiungere gli strati più alti. Dopo il tramonto lo strato D si assottiglia e in inverno la notte è abbastanza lunga perché sparisca completamente lasciando via libera verso gli strati E-F1-F2, i quali grazie ad una minore rumorosità permettono collegamenti a lunghissima distanza.

Per questi motivi in 80 metri di giorno troviamo tipicamente i "salotti italiani" e di notte nella fetta 3.780-3.799 la "zona DX". In 160 metri vale lo stesso discorso, ma con orari diversi......

Perché un radioamatore vuole avere tutte le bande a propria disposizione? Manie di grandezza? Voglia di essere onnipresente? Assolutamente no! Un radioamatore MULTIBANDA avrà a propria disposizione la possibilità di arrivare quasi ovunque a seconda della stagione e dell'orario....spostandosi sopra o sotto a seconda delle caratteristiche ionosferiche presenti in quel momento.

Citazione di: Unicums il Sab 07 Agosto, 15:17 2021
ho adorato la riflessione ionosferica di quest'anno sugli 11 metri ma sapere che ci sono frequenze che sono ancora più condizionate dalla fisica e dalla natura mi fa amare il radiantismo ancora di più

Concentrati sul fatto che la ionosfera "non è una sola", ma composta da diversi strati......tanti specchi più alti o più bassi che si comportano diversamente a seconda della stagione o dell'orario.

Da noi siamo in estate, ma nell'altro emisfero c'è l'inverno. Ipotizziamo le stazioni A B poste nell'emisfero australe che vogliono fare QSO.



Finché la presenza del giorno sarà favorevole una stazione A come questa potrebbe tentare il collegamento con B in 20 metri.

E dopo il tramonto?



Potrà tentare in 40, 80 o 160 metri a seconda dell'orario sfruttando la direzione opposta. Se la distanza è breve (prima immagine 20 metri) parliamo di SHORT PATH (via corta), viceversa dall'altra parte di LONG PATH (via lunga) sulle bande basse. Tieni conto che la luce del giorno si sposta verso sinistra, quindi nelle immagini che ho postato in realtà la STAZIONE A avrà poco tempo a disposizione per tentare il collegamento in 80/40/160 mentre se la STAZIONE B possiede direttive performanti e alte su un bel traliccio tenterà quasi sicuramente di collegare la STAZIONE A in 20 metri aspettando un'oretta. Le ho disegnate apposta sulla GREY LINE (la linea che divide il giorno dalla notte).

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


User100

Giulio, non posso che ringraziarti per la preziosa spiegazione. Ho letto con estrema attenzione il libro di Nerio Neri https://amzn.to/47Uq8TO "antenne, linee e propagazione", ma un'esposizione chiara come la tua è decisamente più accessibile e comprensibile e mi ha fornito una serie di spiegazioni sul funzionamento della riflessione ionosfera che adesso ho compreso meglio.

Io credevo che per skip corto si potesse intendere 1000-1500 km ed una sola riflessione a prescindere dalla frequenza ma invece mi rendo conto che anche con una sola riflessione, magari però su uno strato più alto di ionosfera lo skip corto può diventare pure il doppio della distanza.

E adesso mi spiego come ascoltando le leggende dei più anziani CB parlassero di collegamenti con l'America dall'Italia.

Il problema ahimè restano sempre le antenne che ho capito che per frequenze basse sono gigantesche e devono essere posizionate in posti strategici, altrimenti con l'onda di terra si è parecchio limitati.
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IU2IDU

Citazione di: Unicums il Lun 09 Agosto, 10:45 2021
Il problema ahimè restano sempre le antenne che ho capito che per frequenze basse sono gigantesche e devono essere posizionate in posti strategici, altrimenti con l'onda di terra si è parecchio limitati.

È vero, però in 40 puoi compensare le perdite utilizzando una verticale perché irradiare con un angolo basso significa "sparare a tutto gas" verso l'orizzonte. Suggerisco una PROSISTEL PST-34VC https://amzn.to/3DjAZ9z per i 40 e vi garantisco che bucherete moltissimi pileup....anche contro stazioni più potenti.

Per gli 80 metri c'è il classico dipolo 1/2 onda oppure in mancanza di spazio i dipoli accorciati (caricati) anche se rendono meno....ma si riesce comunque a fare qualcosa. Qui bisogna però fare una scelta, sia che si scelga un 1/2 onda o un'antenna caricata: se l'antenna è vera (e non un carico fittizio totale) è impossibile coprire buona parte della banda, quindi dovremo decidere se vogliamo presenziare ai salotti italiani intorno a 3.650 MHz piuttosto che il CW o stare in zona DX (3.790-3.799).
Stare in zona DX è una scelta penalizzante in un certo senso perché avremo una buona risonanza oltre 3.800 e quindi fuori banda....per noi. In altre zone del mondo invece quella fetta è consentita, per questo i DX più estremi si fanno a 3.790-3.799. Insomma è un punto d'incontro tra diverse risonanze (prima e oltre 3.800). Gli 80 metri sono una banda notturna, quindi nelle gelide sere invernali sarà possibile divertirsi appena avrete sparecchiato la tavola....un bell'amaro e via di DX insomma!

I 160 metri sono una banda riservata a pochi fortunati, per via della dimensione delle antenne......ma non impossibili. Esistono diverse antenne end-fed o RANDOM WIRE (non chiamatele mai LONG WIRE per cortesia perché dovrebbero essere almeno una lunghezza d'onda) che senza grandi pretese possono offrire buone possibilità di divertimento in 160 metri. Mettiamola così: con un'antenna performante i 160 metri si possono utilizzare da novembre a fine febbraio, con un sistema di fortuna ci dovremo accontentare di dicembre e gennaio se vogliamo arrivare oltreoceano. È comunque un ottimo risultato...se volete collegare gli americani in 160 metri vi suggerisco di tenere d'occhio il contest SSB della ARRL. Dall'altra parte si sforzeranno per tirare fuori il nostro nominativo perché vogliono ottenere punti per il contest, da questa parte invece ci divertiremo sulla banda per pochi eletti. Diciamo che è una nicchia!
Quali altre antenne possiamo osservare per queste frequenze: se abbiamo spazio un dipolo (anche caricato) può dare buone soddisfazioni nei mesi più gelidi, ma chi ha soldi da spendere e tante energie per gestire una cosa così pesante si orienterà sicuramente verso una verticale ground plane con i radiali filari sepolti nel giardino. Sul sito WIMO è possibile trovare diverse antenne per i 160 metri....ma ci vuole un bel trattorino per tirare su una verticale ground plane di quel tipo! Poi tanti tiranti di buona qualità!!!
Un'antenna verticale con i radiali subisce anche un minore assorbimento di terra....perché? Immaginiamo di mettere una lampadina accesa su un tavolo in una stanza buia. Questa illuminerà in tutte le direzioni COMPRESO IL TAVOLO, ma a noi cosa importa di illuminarlo? Noi vogliamo illuminare l'orizzonte. Se mettiamo uno specchio sulla superficie del tavolo i raggi luminosi verranno riflessi e di conseguenza il soffitto sarà più illuminato. I radiali filari in una vera ground plane (piantata nel terreno) sono lo specchio sotto alla lampadina, per cui sparando verso l'orizzonte grazie al basso angolo di irradiazione e con lo "specchio" dei nostri radiali qualcuno rimarrà abbagliato da tanta luce! E risponderà alla nostra chiamata!
Tradotto in soldoni significa che riduciamo fortemente le perdite e ottimizziamo la nostra emissione.

https://www.wimo.com/it/antenne/antenne-onda-corta <--- DAI UN'OCCHIATA QUI

Citazione di: Unicums il Lun 09 Agosto, 10:45 2021
mi rendo conto che anche con una sola riflessione, magari però su uno strato più alto di ionosfera lo skip corto può diventare pure il doppio della distanza.

In determinate condizioni (sparando verso l'orizzonte con una verticale ad esempio) è possibile che si verifichino anche rimbalzi multipli tra gli strati della ionosfera, senza che necessariamente la nostra emissione torni subito a terra. Anche l'oceano permette riflessioni multiple, motivo per cui è facile collegare gli stati costieri degli USA ed è molto più difficile lavorare quelli centrali (entroterra).

Un'altra cosa importante da considerare se ci si appassiona di DX è la forma della terra: il nostro pianeta non è completamente sferico....ma è "schiacciato ai poli". Immaginiamo di pestare un'arancia senza spiaccicarla completamente. Risulterà una specie di palla da football.....HI. Questo cosa comporta ai fini della nostra attività? Sarà molto difficile per esempio fare un collegamento transequatoriale da nord a sud, verso il Sudafrica per intenderci, perché è come lanciare un sasso sopra una montagna e farlo raccogliere da una persona che si trova sul versante opposto.
A seconda dei capricci ionosferici il nostro segnale potrebbe arrivare più corto (in mezzo al deserto) o spiaccicarsi contro i ghiacci dell'Antartide. Ho estremizzato un po' il concetto per rendere l'idea..........non è impossibile collegare gli amici sudafricani, ma sicuramente riceveremo segnali più deboli al limite dell'intellegibilità rispetto ad una stazione australiana (seppure questa sia molto più lontana).

Citazione di: Unicums il Lun 09 Agosto, 10:45 2021
Io credevo che per skip corto si potesse intendere 1000-1500 km ed una sola riflessione a prescindere dalla frequenza
Quello che hai detto è giustissimo, ma ho comunque corretto il mio intervento precedente per non creare confusione. Parliamo di SHORT PATH (via corta) e LONG PATH (via lunga), mentre lo skip è la distanza coperta dal rimbalzo tra emissione e ricezione. Ho preferito correggere per via delle le immagini che ho postato perché la mia frase poteva essere male interpretata.

VALE COMUNQUE QUELLO CHE HAI CAPITO: in 20 metri la STAZIONE A può collegare la STAZIONE B utilizzando uno skip più corto in 20 metri oppure sfruttando la notte grazie allo skip lungo dato dagli strati ionosferici più alti.

Buon divertimento sulle bande basse!!!

http://www.websdr.org/

Questo è un buon sito per iniziare a fare gratuitamente radioascolto nel mondo.

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


User100

Giulio, esauriente come sempre. Il problema però è che alimenti la mia curiosità e da qui devo necessariamente farti qualche altra domanda sui 160 (che se ho ben capito sono difficili quanto gli 80).

Parlando con qualche collega OM mi diceva che alcuni specialisti dei 160 utilizzano impianti non tarati sui canonici 50 ohm bensì 300 ohm, accordando sull'apparato. Ha una valenza questo ragionamento oppure è inutile?

Un'antenna come questa:
https://komunicapower.com/en/hf/910-komunica-hf-explorer-mini-portable-telescopic-hf-antenna-with-12-bands.html
Conscio dei suoi ovvi limiti, lo vale il suo costo come multibanda? Quella che mi hai segnalato è di oltre 7 metri e pur volendo non ho dove installarla. Oltretutto modulando spesso in portatile, mi chiedevo se potessi usarla come uso la proxel montata su un treppiede con i radiali.
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user

Ciao Unicums, non confondere l'impedenza con la risonanza sono due parametri diversi.
Se ti riferisci ad antenne con 300 ohm di impedenza probabilmente chi ti ha dato questa info si riferita alla discesa con scaletta e difficilmente si riferita all'impedenza vera del'antenna che potrebbe essere molto diversa.
Io ad esempio utilizzo antenne non risonanti che nel punto terminale di alimentazione possono presentare impedenze tra i 600 fino a 3500 Ohm gestiti da un tuner collegato direttamente all'antenna.
Fà sorriderà chi dice che accorda un antenna a 300 ohm con discesa direttamente nella radio.
Certamente se arriva alla radio direttamente con una scaletta il discorso cambia ma ci vuole un tuner bilanciato e non quelle porcherie commerciali che tramite un bal-un 4:1 e un tuner a T fanno felici gli utilizzatori, ma sono concerti duri da smontare ai più così come la leggenda delle antenne risonanti ancor più dura a morire.

In sintesi una antenna in base al disegno, alla sua lunghezza fisica, al'altezza dal terreno e agli oggetti che gli stanno intorno nel punto di risonanza (se parliamo di antenne risonanti) assume una sua impedenza specifica che solo un buon utilizzatore farà di tutto per avvicinarla il più possibile all'impedenza del cavo coassiale unico elemento fisso che non consente scostamenti di impedenza.
Ritornando invece sul'antenna commerciale da te indicata ti dico che 2,70 mt in 160 fanno sorridere ma tanto provare non costa tanto male che và la utilizzerai sulle bande più alte.

Saluti.
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User100

Rosario, ti chiedo un pò di pazienza ma certi concetti, benchè provenga da un istituto tecnico, non mi viene proprio facile acquisirli anche perchè dopo gli studi ho iniziato tutt'altro mestiere.

Ritornando al discorso, tutte queste differenze di impedenza che poi vanno gestite, non fanno perdere segnale in uscita?

La mia esperienza ancora modesta sugli 11 metri mi ha fatto sperimentare che più vicino a ROS 1 trasmetto, meglio il segnale esce dalla radio. Se fra radio e antenna inserissi ad esempio un balun 9:1 e l'accordatore, una parte del segnale non si perderebbe nei circuiti? Se dico stupidate, perfavore non armatevi di falci e picconi per mandarmi al rogo  çç16

Antenna ho già la proxel che va sino agli 80 metri e almeno dalle prove che ho fatto, si accorda alzando e abbassando lo stilo. La Komunica mi incuriosisce ma prima di spendere più di 100 euro ho preferito chiedervi cosa ne pensavate.
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user

Ai chiesto come gestisci differenze di impedenza in una antenna senza perdere segnale?
Giusto un disadattamento di impedenza più è grande maggiore sarà la pedita di segnale elettrico nel ricevitore fino ad ammutolirlo nei casi più gravi.
A questo servono i Tuner che non sono altro che dei trasformatori variabili  ad RF a bassa perdita che se costruiti bene le perdite intrinseche non superano il 5%max.
Svolgono anche un formidabile sistema di filtraggio poichè il circuito ad alto Q si comporta da filtro  preselettore di banda attenuando I segnali a frequenze adiacenti facendo respirare  il ricevitore inoltre gli stessi benefici si riflettono sul tx attenuando I segnali sfuri  ed armonici.

Torniamo al tuo discorso e ammettiamo che la tua antenna filare abbia una impedenza nella frequenza a te interessata di 687 ohm cosa inserisci un un-un 9:1 avrai un risultato di ohmmico di 76.3 ohm pari ad un ros di ca. 1.7 + le perdite nel ferromagnete, la perdita totale anche in condizioni idilliache come questa non saranno mai inferiori al 25/30%.
Utilizzando un  tuner C-L esso  non avrebbe nessuna difficoltà a comiugare le due impedenze ingresso  alta e uscita bassa senza difficoltà e con perdite ridicole e ros finale prossimo a 1:1.
Inoltre le antenne alimentate in tensione e non in corrente come le antenne dette risonanti che di norma hanno una elevata perdita nel punto di attacco, a differenza di quelle in tensione che presentano perdite irrisorie quindi anche se perdereresti il 5% totale la perdita sarebbe di molto inferiore ad una antenna risonante a 50 Ohm.
Come ti ho scritto il mio delle antenne risonanti è duo a morire!

Spero di non averti confuso le idee.

Saluti
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IU2IDU

A volte in 160 metri qualcuno sfrutta dei sistemi che originariamente hanno impedenza diversa, ma la cosa importante è offrire alla radio i 50 ohm necessari....questo induce perdite? Ovviamente sì, ma alcune antenne studiate bene sono sufficientemente performanti per portare a casa QSO soddisfacenti.

Recentemente ho fatto un esempio: supponiamo che l'antenna sia un DIAPASON https://amzn.to/3rwZPAJ e la radio una chitarra. Pizzicando un LA osserveremo una risonanza. Fernando improvvisamente la corda della chitarra e avvicinando l'orecchio al diapason potremo udire che questo sta ancora vibrando il LA....anche se abbiamo stoppato la chitarra.

Questo è lo stesso identico concetto di risonanza delle antenne. Se accordiamo un ferro da stiro per ingannare la chitarra facendole credere che il ferro sia un diapason lei ci crederà.....ma non potremo ascoltare il LA avvicinando l'orecchio al ferro da stiro.

Distinguiamo invece l'impedenza dalla risonanza, anche se in stazione potremmo essere indotti a pensare che siano correlate perché entrambe influenzano il valore di onde stazionarie (ROS).

Per capire meglio il concetto di perdite fingiamo ora che la nostra radio sia un rubinetto e l'antenna un getto che irriga i campi. Apriamo il rubinetto, ma se il getto è sottodimensionato avremo una forte pressione in aumento nel tubo di irrigazione......può gonfiarsi ed esplodere. Allora introduciamo un accordatore, cioè tagliamo col coltello il tubo in modo che la pressione non lo faccia esplodere. Possiamo tagliarlo vicino al rubinetto (accordatore in stazione) oppure vicino al getto (accordatore remoto). Ai fini idrici non c'è tanta differenza, ma in termini elettrici sarà meglio un accordatore remoto perché ottimizzerà l'emissione in antenna senza essere influenzato dal cavo.
Tornando al nostro impianto di irrigazione, pensiamo che se il tubo è eccessivamente piccolo rispetto alla portata del getto possiamo anche tagliare la canna ma cosa uscirà nel campo? Qualche goccia che somiglierà più ad una pisciata....per intenderci. MA NOI VOGLIAMO IRRIGARE IL CAMPO! È questo il nostro scopo!!!

Qualche sperimentatore si è accorto che se il tubo in gomma è sufficientemente grande da soddisfare la necessità di irrigare si può comunque fare un piccolo taglio vicino al getto ed ottenere un buon risultato.

Sperimentatori come il DEMETRIO NAZIONALE, fai una ricerca su Google....DEMETRIO 160 METRI. Negli anni 90 ha creato un accordatore da palo "fisso per 160 metri" e si può reperire il progetto da un suo articolo storico di RADIORIVISTA.

Concettualmente le altre antenne random (lunghezza diversa dalla risonanza e inferiori all'onda intera) funzionano in questo modo....il trucco è emulare la lunghezza mancante per la risonanza.

Non renderanno mai come un dipolo, ma ci si può divertire.

Scusate gli esempi fantasiosi, ma aiutano a capire il concetto.

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


User100

Intanto perdonami per aver sbagliato il tuo nome.

Quindi se ho capito bene, un circuito d'antenna, se fatto bene, anche accordato non perde in mezzo ai vari passaggi una potenza tale da essere degna di nota (e questo sono contento di averlo appreso perchè per mia abitudine non uso mai potenze alte prediligendo ove possibile il QRP).

Giulio, dal tuo discorso invece apprendo che dovendo/potendo scegliere, l'accordo è preferibile farlo alla fine del cavo e più vicino possibile all'antenna.

Di conseguenza, mi sorge una domanda che a voi potrà sembrare stupida: il dipolo verticale che uso per la 27 funziona senza problemi sugli 11 metri ma va bene pure sui 10, sui 20 decentemente e sui 40 il ros sale a poco meno di 2. Accordando potrei usarlo come multibanda senza avere necessariamente 3 antenne. In questo caso però  ho 1/4-1/8 e 1/16 d'onda. In termini di efficienza d'antenna, sui 20 e 40 metri sarà un'antenna utilizzabile o diventa una specie di carico fittizio?

E ancora, se realizzassi lo stesso dipolo a misura per gli 80 e i 160 metri ma ad 1/32 e 1/64 d'onda, funzionerebbe?
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User100

Ribadisco pure il concetto dei forconi, non mettetemi al rogo se scrivo cose improbabili, credo che questa discussione possa servire a tutti i profani come me che si approcciano al radiantismo e vogliono imparare.

Grazie ancora a tutti per gli interventi.
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IU2IDU

A volte facciamo una battuta sulle antenne definendole "un carico fittizio" perché in realtà contengono veramente un carico per dissipare temporaneamente la potenza non irradiata. Un'antenna disadattata si comporta diversamente perché la potenza viene dissipata sotto forma di calore per "effetto Joule" su tutto quello che trova nella linea di trasmissione: cuoce il cavo e può addirittura compromettere la saldatura dei connettori se ci diamo troppo dentro.
Sicuramente è meglio utilizzare un accordatore da palo vicino all'antenna perché l'accordatore di stazione accorda anche il cavo...perché la lettura del ROS comprende anche le onde stazionarie della linea di trasmissione.
Per migliorare la lettura esistono dei filtri di modo comune (vedi sito WIMO) da installare vicino al punto di alimentazione dell'antenna e altri da mettere in stazione per "disaccoppiarla dal cavo".

Non avremo vantaggi reali in trasmissione, ma sicuramente una lettura più fedele del ROS...compatibile con la curva delle stesse letture in antenna. Solo un po' più bassa perché tra antenna e radio ci sono delle perdite.

Tornando al discorso del tread confermo che un'antenna di compromesso fatta bene avrà delle perdite che consentiranno comunque di fare attività con soddisfazione. Le frequenze basse nel periodo invernale sono talmente performanti che si possono effettuare ottimi QSO anche in condizioni "quasi precarie".

Allora perché mettere un'antenna performante se posso divertirmi anche con un pezzo di filo? La risposta è: perché un'antenna lunga sulle basse frequenze consente una ricezione decente. Sarebbe frustrante rispondere ad una chiamata molto debole e poi accantonare il QSO perché non sentiamo più niente.

Inoltre le antenne compromesso (vedi quelle di IW2EN) ammettono grandi potenze....questo è vero....ma solo per brevi periodi. Se ci troviamo nel mezzo di un pileup e insistiamo nella trasmissione del nostro nominativo il toroide si scalderà fino a fare "salire improvvisamente il ROS". TRASMISSIONE TERMINATA!

Per questo è importante scegliere l'antenna in relazione alle nostre aspettative: vogliamo fare qualche DX (trasmissione limitata nel tempo e lunghe pause per l'ascolto) o partecipare ai salotti nazionali in HF? Queste sono considerazioni che ho imparato a fare nel tempo perché sono passato anche io per antenne magiche....o MAGITENNA come scrive qualche inglese nelle inserzioni.

Le antenne accorciate esistono e se fatte bene sono un ottimo punto di partenza comunque. Mangiando verrà inevitabilmente l'appetito strada facendo.

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


User100

Quindi che ne pensi, lo costruisco un dipolo da 1/64 d'onda da 2,60 metri per gli 1,8 mhz o mi risparmio il cavo?

Più di questo non posso fare nelle mie condizioni.
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user

Citazione di: Usnicums il Gio 12 Agosto, 17:39 2021
Quindi che ne pensi, lo costruisco un dipolo da 1/64 d'onda da 2,60 metri per gli 1,8 mhz o mi risparmio il cavo?

Più di questo non posso fare nelle mie condizioni.

Ciao, ti gioverebbe un tuner C-L con  una induttanza molto alta ma il risultato sarebbe mediocre.
Tuttavia ci sono due strada da percorrere,  una  è il carico lineare,  la  seconda  è quella  a carico spiralato che risulta  più facile da realizzare.
Procurati una canna da pesca da almeno 10 metri, utilizza solo i primi 3 elementi quelli di sezione più generosa per intenderci, fino a raggiungere 2.60 mt.
Avvolgi su tutta la superficie  un filo di rame isolato per trasformatori sez. 0,6 della lunghezza di 41 metri per iniziare, l'avvolgimento và spaziato per ca. 2 mm. tra spira e spira.
Se ci riesci sei a metà strada dopo devi realizzare un adeguato contrappeso è un sistema di accordo.
Se vuoi realizzare un dipolo ne devi fare due uguali.
Non sarà facile ma I più caparbi ci sono riusciti, non avrai performance ma ti dovresti fare ascoltare con qualche centinaio di watt.
Come al solito in rete trovi molte realizzazioni, cerca nei siti Americani, inglesi e tedeschi la ci sta il meglio.
Nb; il carico lineare è più facile ma meccanicamente complesso e francamente io prediligo più questo la versione suggerita è di molto più snella ed elegante ed anche  meno vistosa del carico lineare che sembra un oggetto spaziale.   
Non ti nascondo che ci sono incognite e difficoltà da superare non facili per chi è alle prime armi, forse un poco di pratica sarebbe meglio farla sul campo e dopo alcune realizzazioni ti potresti cimentare in questa.
Attenzione non pensare che la frequenza relativamente bassa sia una bazzecola, al contrario risulterà più facile realizzare una antenna per i 2 Mt.  che questa.

Saluti per tutti.
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IU2IDU

Citazione di: Unicums il Gio 12 Agosto, 17:39 2021
Quindi che ne pensi, lo costruisco un dipolo da 1/64 d'onda da 2,60 metri per gli 1,8 mhz o mi risparmio il cavo?

Più di questo non posso fare nelle mie condizioni.

2,60m per i 160 è un po' scarsa...decisamente troppo. Però se non hai alternative prova e tienici aggiornati. Può darsi che ti limiterai ad un uso soddisfacente (in relazione alla dimensione) per un ristretto periodo dell'anno, ma MAI DIRE MAI.....la radio riserva sempre sorprese.

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


IK3OCA

Ciao Unicums, ciao a tutti! Non mi necessita pazienza per parlare di queste cose, né hai detto stupidate, anzi hai posto delle domande molto opportune.

Il problema che tu indichi sta nell'adattamento dell'impedenza fra il trasmettitore e l'antenna.

Però si tratta di un concetto non immediatamente comprensibile, conviene fare esempi.

Se si ha un generatore costituito dalla rete elettrica a 220 Volt  e si vuole alimentare una lampadina a 12 Volt https://amzn.to/3opxaM6 appena si collega la lampadina si brucerà con un lampo, e, se è molto potente, farò anche scattare il salvavita.
Analogamente se si ha un generatore costituito da una fonte a 12 Volt a corrente alternata e si vuole alimentare una lampada a 220 volt, questa non si accenderà.

Questi sono casi di disadattamento di impedenza. Come si risolvono? Inserendo fra il generatore e il carico (= lampada) un trasformatore con un primario adatto a 220 Volt e secondario a 12 Volt nel primo esempio, o al contrario, primario a 12 Volt e secondario a 220 Volt nel secondo esempio.

Proprio questa è la funzione dell'accordatore d'antenna, di trasformare l'impedenza del generatore (= trasmettitore) in modo che sia adatta a quella del carico (= antenna).

La differenza fra un trasformatore per corrente alternata a 50 Hz e un accordatore d'antenna sta nel fatto che l'accordatore ha la possibilità di variare la trasformazione in relazione a come si presenta l'impedenza dell'antenna, che varia in relazione al genere di antenna e alla frequenza, e questo spiega come mai cambiando frequenza l'antenna non assorba in certi casi tutta la potenza.

Se invece al posto di un accordatore d'antenna si adotta un balun a trasformazione, che in effetti è un vero e proprio trasformatore, per esempio 4:1 o 9:1 ecc., bisognerà avere la fortuna che l'impedenza dell'antenna coincida con quella di uscita del trasformatore, mentre se si usa un accordatore d'antenna sarà facile  trovare il giusto adattamento, trattandosi di un dispositivo variabile, in modo da ottenere il massimo assorbimento d'energia da parte dell'antenna se si trasmette, o il massimo assorbimento da parte del ricevitore quando si riceve.

Il bravo Davide IZ2UUF nel suo sito ha spiegato come funziona un accordatore d'antenna, magari dagli un occhio.

https://www.iz2uuf.net/wp/index.php/2019/03/22/come-fa-un-accordatore-ad-accordare/

73 Rosario

User100

Ringrazio ancora tutti gli intervenuti per i preziosi consigli. Ho testato il dipolo da 1/64 d'onda ma non funziona. Stazionare ingestibili anche facendo il choke con 25-30 spire su un tubo da 10 cm.

Sto provando a farmi prestare due balun (9:1 e 4:1) per vedere se riesco a farle scendere.

Non dovesse andare nemmeno così tenterò di farla funzionare con un accordatore provando a vedere se trasmette.

Alfredo, l'antenna che mi hai suggerito non ho proprio la possibilità di realizzarla. Per un contrappeso decente sui 160 ci vogliono almeno 500 metri di filo e non avrei dove stenderli.
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IK3OCA

Salve, per realizzare l'accordo di un dipolo da 1/64 di lunghezza d'onda (!!!!) necessita un dispositivo accordatore del tutto inconsueto e piazzato a

IK3OCA

opsss.... (cambierò tastiera) dicevo che per realizzare l'accordo di un dipolo da 1/64 di lunghezza d'onda (!!!!) necessiterebbe un dispositivo accordatore del tutto inconsueto e piazzato a ridosso dell'antenna, se no il ROS, che immagino sia dell'ordine delle migliaia : 1 produrrebbe perdite ingestibili nel cavo di alimentazione.

Casi del genere possono essere affrontabili, partendo dal trasmettitore, come segue:

1 - trasformatore in discesa a larga banda 4:1 (= entrano i 50 ohm del trasmettitore e escono 12,5 ohm)
2 - accordatore dimensionato per la frequenza dei 160 metri
3 - induttanze di carico piazzate ai bracci del dipolo.

Tenendo presente che anche realizzando tutto ciò l'efficienza complessiva difficilmente andrebbe oltre il 15%.

73 Rosario

User100

Perfetto, meglio abbandonare l'esperimento a questo punto. I 160 ormai è chiaro, non sono per tutti, troppo difficile metter su qualcosa di funzionale.

In ogni caso, sono contento del thread. Tanti insegnamenti nuovi appresi e per quel che mi riguarda è già tanto.

Grazie a tutti.
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IU2IDU

Potresti valutare una verticale che arrivi fino a 160 metri....non sarà il massimo, ma è sempre meglio di niente.

Ottima discussione comunque....divertente e interessante per tutti i vostri interventi!

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


gattonero

Che cosa pensate della Butternut HF2V con kit 160 che vorrei autocostruire ?  8)
Radio C.B. 27 Mhz - Salento - Ham Radio IW7ED

user

Citazione di: gattonero il Sab 18 Settembre, 17:34 2021
Che cosa pensate della Butternut HF2V con kit 160 che vorrei autocostruire ?  8)

Questa antenna sui 160 è appena passabile, dato che si tratta di una autocostruzione l'esperienza è sempre utile.

Saluti
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Listener

Complimenti a tutti per la discussione, è stato un piacere da leggere, interventi di alto livello da parte di tutti, caspita. :)

Mi rimane un dubbio. In questo caso l'esempio di Unicum calza a pennello, un antenna molto più corta della lunghezza d'onda. E' giusto pensare che la potenza irradiata sia proporzionale alla differenza? In pratica dato che l'onda può percorrere solo 1/64 dell'antenna mi dovrei aspettare 1/64 di uscita, anche se la accordo alla giusta impedenza. Esatto?
Stessa cosa dovrebbe valere in ricezione, no?

User100

In ricezione no. Con la boomerang per la 27, i 40, gli 80 e i 160 li ascolto tranquillamente.
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charles_forever

Ricordo, tanto per fare un po' d'informazione, che il Band Plan IARU concede ai Radioamatori altre due bande estremamente tecnche: i 135 KHz, Onde Lunghe, e, sempre in Onde Medie come i 160 mt., i 475 KHz.
Cosa dire? Io non so quanti specialisti le usino, ma so che sono sempre stati pochissimi. Forse in USA o in Russia, ci vogliono risorse notevoli e un bagaglio tecnico solido. Oltretutto, si possono usare solo linguaggi "codificati", tipo CW o modi digitali (in 135 solo CW lento). Avrei un desiderio grande di provare i 475, ma, come dico, ci vogliono altre armi dalle mie.

Charles
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe.

IW3HQD

Per i 160 metri bisogna disporre di antenne dedicate, senza se e senza ma.
Tutto il resto è solo un palliativo di un'inutile agonia.
73 de IW3HQD

User100

Per i 135 khz credo che sia necessario almeno un'ettaro di campagna per sistemare un'antenna e se i 160 sono al limite dell'impossibile, credo che per 135 si vada oltre.
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IW3HQD

Citazione di: Unicums il Dom 19 Settembre, 14:55 2021
Per i 135 khz credo che sia necessario almeno un'ettaro di campagna per sistemare un'antenna e se i 160 sono al limite dell'impossibile, credo che per 135 si vada oltre.
Ovvio. Consideri che per le VLF (trasmissione con i sottomarini) vengono utilizzati dipoli interrati dell'estensione di qualche chilometro....
73 de IW3HQD

IK3OCA

Salve, provo a dire la mia rispondere, riguardo a Listener e Unicums.

Da vecchi calcoli fatti risulta che in 160 metri variando la lunghezza dell'antenna, su terreno medio a normale altezza e normali conduttori, l'efficienza diventa: con antenna lunga 40 metri (tipico dipolo) 80%; se lunga 20 metri 60%; se lunga 10 metri 33%; se lunga 5 metri 14%.

Riguardo a quello che dice Unicums si deve tenere presente che con antenna normale i segnali arrivano sempre oltre il 9, spesso 9+30, per cui anche con un filo si ascoltano di sicuro.

73 Rosario

User100

Rosario, non è per contraddirti assolutamente, ma la mia canna da pesca da 10 metri e balun 4:1 non accorda nemmeno sui 160. Accorda pelo pelo gli 80 dopo che gli ho aggiunto due contrappesi da 5 metri. E mi sa che devo allungarli.
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Listener

Citazione di: IK3OCA il Dom 19 Settembre, 20:16 2021
Salve, provo a dire la mia rispondere, riguardo a Listener e Unicums.

Da vecchi calcoli fatti risulta che in 160 metri variando la lunghezza dell'antenna, su terreno medio a normale altezza e normali conduttori, l'efficienza diventa: con antenna lunga 40 metri (tipico dipolo) 80%; se lunga 20 metri 60%; se lunga 10 metri 33%; se lunga 5 metri 14%.

Riguardo a quello che dice Unicums si deve tenere presente che con antenna normale i segnali arrivano sempre oltre il 9, spesso 9+30, per cui anche con un filo si ascoltano di sicuro.

73 Rosario

Immaginavo perdite molto più grandi stando fuori frequenza.

Unicum, io ho una bibanda 2m/70cm e non riesco a scendere tanto, già a diesci metri è un miracolo sentire qualcosa, ma comincio a sospettare problemi all'antenna, l'ho presa usata e probabilmente ha qualcosa da sistemare. E intanto aspetto ancora il nano vna, non ne posso più caspita!

Oggi invece ho avuto buone soddisfazioni, anzi diciamo che è stata una vera festa :D, in bassa frequenza con la loop magnetica da 1,2 m. Non ha mai funzionato, ho poi sistemato l'amplificato che non andava, ma ancora proprio niente, finchè ho capito che l'sdr non so perchè, il modo hf utilizzando sdrconsolle, per ricevere basse frequenze, anche se avunque compreso il produttore dichiarano di doverlo impostare su NONE, ho scoperto che non funziona e lasciato su Q questa mattina all'alba sono rimasto meravigliato. Ho sentito per la prima volta tantissime SW e a livello pure molto alto. Ottima ricezione in 40 metri con l'ft8 che sputava lettere dell'alfabeto a più non posso da luoghi che devo ancora capire dove siano situati, fonia non altissima ma comprensibile, diciamo s-5/7 ma con molto rumore. Purtroppo 20 e dieci metri non riesce, ma sono abbastanza sicuro che dipend dal fatto che la sto usando all'interno.
Considerando che la loop da poggiata dentro casa su un muro in pietra spesso 1m, ad angolo con un muro in calcestruzzo, e sto praticamente in un seminterrato, la cosa mi da una spinta notevole, penso che nel montaggio definitivo sul tetto avrò qualche soddisfazione.
Racconterò meglio le esperienze fatte su un post apposito, per ora sono ancora eccitato e non vedevo l'ora di raccontarlo a qualcuno. :D

User100

E noi @Listener siamo pronti a leggere i risultati dei tuoi esperimenti. Quello che condivido con te è che con la boomerang ascolto senza problemi tutte e HF, V e U no, nemmeno i beacon dei ponti, ma le HF le sento tutte e l'antenna si accorda sino ai 20 metri.

Aspettiamo tue.
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IK3OCA

ERRARA CORRIGE + FILE DI CALCOLO: avevo indicato che per i 160 metri la lunghezza del tipico dipolo è 40 metri, mentre è 80 metri; però i calcoli con quella lunghezza sono esatti.

Per chi volesse fare i calcoli da sé allego un file di Excel per il calcolo della resistenza di radiazione per le varie ipotesi di lunghezza dell'antenna e anche per il calcolo dell'efficienza dell'antenna. I dati possono essera variati a piacere disgiuntamente dagli altri nell'area in giallo.
Riguardo alla formula la fonte è Antenna Book ARRL. https://amzn.to/3xVDr5l

Faccio presente che per la resistenza del terreno i dati sono ottimistici, potrebbe trattarsi anche di 6 - 8 ohm se il terreno non è umido ma più roccioso.

Sperando di aver fatto tutto bene, 73 Rosario

IK3OCA

opsssss.... "ERRATA" CORRIGE   çç46 çç46

User100

@Rosario.

Grazie per aver condiviso il file.
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ziorick2018

Grazie per la condivisione, mi scuso per la risposta ormai tardiva.
Colgo però l'occasione per riportare qui i risultati di un esperimento.
Utilizzando il radioutilitario avevo calcolato un dipolo accorciato (8 metri totali) per i 40 mt, caricato con due bobine da 72 spire su diametro 40mm (filo da 0,6mm). Alla prova in campo i risultati sono stati sconcertanti. Senza balun/trasformatore: in 80 mt siamo ben oltre i 3000 Ohm (mi ostino a non inserire il balun e vado avanti con le prove), in 40 mt nemmeno a parlarne, a salire giusto una sella sui 300 intorno ai 14 MHz, ma scopro... un bellissimo 52 Ohm a 1.9 MHz  çç09, tenendolo a V invertita con alimentazione giustamente al centro a pochi centimetri da terra.
In orizzontale, stesse condizioni, l'impedenza di 52 Ohm la vedo benissimo a 1.8 MHz (100 kHz guadagnati).
Tento la trasmissione... Telefono ad un ex-collega, circa 60 Km da me, anche lui radioamatore, faccio la chiamata e... telefonicamente mi dice: "Arrivi fortissimo, una fucilata...". Lui accorda la sua random e mi risponde ma... non sento nulla. Né lui, né nessun altro. Sempre tramite telefono dal suo ricevitore sento russi fortissimi che avrebbe potuto sentire anche un sordo, ed in mezzo a loro io. Ma in ricezione, lato mio, praticamente il nulla.
Da qui la conclusione: irradio, l'antenna irradia sempre, ma con 1/20 seppur perfettamente adattato (la radio è contenta ma me ne frega ben poco) non entra nulla... stessa prova spostando il "coso" sul tetto dello stabile (circa 12 metri da terra), si sente qualcosina ma quasi nulla di intelleggibile. Del resto, non è che mi aspettassi il miracolo, una antenna di 8 mt è un nientesimo sui 160 mt. Ed i 12 mt di altezza da terra (la terra è un bel conduttore quando ci si mette) sono un nientesimo appena maggiore rispetto sempre ai 160 mt. Quindi cosa ho fatto? Una linea "con perdite". E ciò che irradiavo era proprio grazie alle perdite.
Per rispettare un po' di fisica, per i 160 concordo... via di palloni ma qui entra in gioco una burocrazia che fa perdere la voglia (a me rimane e sto valutando l'opzione).

A presto.
Ricardo Ricci - N3T Group DI
Networking solutions
IU0MJE

user

Ciao Riccardo, prima di rispondere alla tua perchè non provi a mettere le bobine alla fine del filo del dipolo invece che all inizio (isolatore)?
La tua è una antenna alimentata in corrente e quella stramaledetta carica iniziale dissipa il più in un soffio.
Si definisce dipolo caricato in punta, puoi fare ciò sottraendo almeno 1 metro di filo dal tuo dipolo per ogni braccio, insersci le bobine alla fine del filo e dopo collega il pezzo di filo che hai tolto da ogni braccio e lo inserisci dopo le bobina/e.
Ti ricordi che parere avevo espresso su radiotilitario, lascio a te il commento.
Ps; caro Riccardo il prossimo dipolo raccorciato per i 160 realizzalo a carico lineare, le bobine tanto belle è carine lasciale a chi le apprezza,  i distanziatori plastici per il filo te li fornisco io e vedrai se l'antenna non và e non avrai ne trappole e ne bobine ma solo un filo che fà avanti e indietro, anche lui presenterà delle attenuazioni ma sono nettamente inferiori a qualsiasi induttanza.
Sei uno sperimentatore, ne hai la voglia e la volontà perchè non provare?
Se dovesse andare male farò ammenda ma sono certo che funzionerà, e poi a te il manico e la grinta non mancano.

Buon lavoro.
Alf 
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ziorick2018

Indubbiamente il carico lineare è la soluzione funzionale e risolutiva. Diciamo che i 160 sono stati un effetto collaterale dell'utilizzo del conosciuto ed impreciso Radioutilitario. Puntavo ai 40/80... figurati. Tutto mi aspettavo tranne una sella a 50 Ohm sui 160.  >:D
Comunque il prurito m'è venuto... ed ora bisogna grattarlo; i materiali li ho tutti in casa, stasera tra un ucraino e l'altro, traun FT8 ed un CW mi metto lì e iniziamo a menar le mani.
Un test tra mercoledì e giovedì (giustamente condiviso con voi tutti) e poi... Il 16 mi infilerò in qualche pileup per il contest.
Ricardo Ricci - N3T Group DI
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IU0MJE

IU2IDU

Ciao a tutti amici. Ci sono aggiornamenti su questa discussione? Sto scrivendo un articolo per RADIOSPECOLA e vorrei trattare anche l'argomento 160 metri...tra l'altro recentemente estesi come larghezza di banda utilizzabile.

Su richiesta dell'ARI, il MIMIT ha rilasciato autorizzazione in via temporanea, fino al 31 Dicembre 2024, di sperimentazione per scopi radioamatoriali di propagazione per le bande di frequenze 1810 – 1830 kHz, potenza massima di trasmissione 10 W.

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


CarloCamp

73, io non ho mai avuto antenne dedicate ma ogni tanto faccio ascolto con la mia multibanda ma non mi sembra più di tano diversa da quella degli 80 mt, poi per carità chi la usa ne noterà meglio le differenze che però non mi sembrano abissali, abissali sono invece sicuramente le antenne. :)

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