Il "problema delle radio" ?

Aperto da OldMan, Dom 26 Gennaio, 17:23 2025

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Senza nome 1

"In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei" (Disclaimer)

OldMan

Buondì,
sono incappato in questo articolo:
https://pmr446italia.com/il-problema-delle-radio-sono-i-radioamatori/

La lettura mi ha lasciato allibito e di costruttiva "autoironia" non trovo traccia (ma sarà un mio limite.)
Cosa ne pensate?

73, buone cose!
«Hoc unum scio, nihil me scire.»

Gregorio

Ho letto quanto scritto e direi che sostanzialmente possiamo essere d'accordo.

Il problema è che c'è molta gelosia tra i patentati e non vedono di buon occhio chi si avvicina a questo hobby magari iniziando a modificare le pmr o usando rtx amatoriali ma si dimenticano che anche loro agli inizi avevano il President Jackson e con tanto di lineare e il vhf nascosto nel cassetto senza dimenticare il transverter per i 45 metri o magari un bel Kenwood TS-140 tenuto in gran segreto.  :)

Non sono però d'accordo che i giovano non siano interessati alla radio, ce ne sono invece tanti quanto in passato e anche di più visto che una volta i radioamatori avevano tutti le sembianze di zio Jesse, oggi ne vedo molti anche su Youtube e le nuove tecnologie che una volta non esistevano come l'SDR o il digitale sono fonte di molta curiosità così come anche gli apparati moderni sempre più simili a computer, sommiamoci poi che si compra tutto con facilità grazie a internet ed ecco che i giovani radioamatori ci sono eccome.

+10 Khz

Faccia la mia considerazione rispondendo per punti.

Che la radio sia un problema dei radioamatori è una frase che non ha senso, quella dei radioamatori è da sempre una elite o se preferiamo una comunità e semmai i problemi ce li hanno i non patentati che la vorrebbero a gratis.

CitazioneGiovani, Radio e Radioamatori: Un Triangolo Non Troppo Amoroso
I radioamatori si lamentano che i giovani non si avvicinino più alla radio con passione e interesse
Affermare che i giovani non sono più interessati alla radio cosa significa, forse in passato erano tutti giovani e belli! a me risulta giusto il contrario.

CitazioneInnovazione? No, Grazie
Questo non c'entra nulla, se ci sono OM vecchio stile non significa che il problema della radio (che non c'è) siano i radioamatori.

Citazione"Perché i giovani non si interessano più alla radio?" si chiedono, grattandosi la testa.
Beh, forse perché ottenere la patente di radioamatore sembra richiedere più studio di quanto sia effettivamente necessario per l'uso che se ne fa oggi.
Beh allora aboliamo il radioamatore e facciamo tutti i CB.

Citazionenel mondo del radiantismo sembra quasi che si voglia continuare sulla strada "sbagliata". C'è pure chi vorrebbe far "re-introdurre" l'esame di Alfabeto Morse...
Che è la strada sbaglia lo dice lui, io dico invece che la telegrafia è la strada giusta per tornare ad avere dei veri radioamatori e non i schiaccia bottoni che ci sono adesso.

CitazioneIl titolo è di fatto una re-interpretazione di un concetto di Darwin. Di esempi ce ne sono ovunque: oggi si prende la patente per l'automobile senza dover per forza essere meccanici e saper dove mettere le mani.
Un radioamatore deve anche conoscere l'elettronica, non dico diventare un ingegnere ma fa parte della figura stessa del radioamatore.

CitazioneHo adirittura visto dei radioamatori patentati che non sanno programmare una radio PMR! Ma si sentono in diritto di dire che "...gli esami dovrebbero essere più rigidi e severi, non come adesso".
Ecco... perché non introduciamo negli esami l'obbligo di saper interpretare il menù di una radio per ottenere la patente?
Si certo come no, adesso chiediamo all'esame come si programma una PMR446 o un Baofeng così i nuovi radioamatori diventeranno pure pigia bottoni professionisti. :) Ma non sarebbe meglio insegnarli la telegrafia! ::)

CitazioneIo la butto la eh.... non sarebbe più semplice aprire le porte a una formazione più accessibile e a una licenza più semplice per chi non ha aspirazioni di diventare il prossimo Marconi ma vuole semplicemente "usare una radio in modo consapevole"?
Per questo c'è già la CB, per il resto ci sono i radioamatori.

CitazioneE non prendiamoci in giro. Lo so che anche voi radioamatori fate sempre più spesso capatine sui 446 (PMR) perché almeno li qualcuno con cui chiacchierare lo trovate. Ed indovinate un pò perché quella banda si sta popolando? Forse perché è più facile accedervi dopo il decreto semplificazione?
Gli imbecilli sono dappertutto ma questo non giustifica il criminalizzare l'intera massa e in ogni caso tale affermazione non giustifica nulla.

CitazioneE ora, un momento di sincerità: i club e i gruppi di radioamatori possono essere fantastici luoghi di incontro e condivisione. Tuttavia, quando questi diventano circoli esclusivi, con l'ingresso vietato a chi non fa parte del giro di amicizie, è facile capire perché alcuni possano sentirsi esclusi.
E' chi lo ha detto che è così!

CitazioneInvitare i giovani a esplorare le onde radio con meno giudizio e più entusiasmo.
E' già così e si va pure negli istituti scolastici.

Io ho detta la mia e non credo di avere detto cose sbagliate a parte ovviamente per i soliti personaggi che la patente non c'è l'hanno ma la vorrebbero avere ma non fanno nulla per ottenerla. çç46


Capitan Presente

Secondo me l'articolo di quel sito, per quanto dica di essere ironico, si basa troppo sui luoghi comuni e su l'enfatizzare di certi atteggiamenti, insomma si guarda alle cose negative senza vedere quelle positivi che sono la maggioranza.

Non ci sono più le mezze stagioni. Si stava meglio quando si stava peggio ecc. :)






Ilario

Le immagini fatte con l'AI ne sono la degna cornicetta...

IW3HQD

Quoto l'analisi di @+10 Khz .

Il problema ciclicamente ricompare sul panorama radiantistico, ma c'è sempre stato: la dicotomia tra radioamatori e il resto del mondo. Faccio solo due considerazioni:

1) l'ambiente dei radioamatori si è notevolmente svecchiato grazie anche all'avvento di nuove tecnologie, a partire dal digitale. La riprova? Il prefisso IZ è stato introdotto nel 1997, una volta esauriti gli IK ed è durato 21 anni, considerato anche il fatto che erano nominativi univoci (IZ3ABC non poteva essere usato anche per altre zone, quindi non potevi trovare un IZ8ABC), che c'erano ancora le licenze speciali IW e c'era ancora l'esame di telegrafia, almeno per i primi tempi.
Il prefisso IU è stato introdotto nel gennaio 2018 e oggi - 2025 - è già in fase di esaurimento (siamo a IU..TZZ), considerato il fatto che i criteri di attribuzione sono come quelli degli IW, cioè IU3ABC può essere assegnato anche in altre zone con diversa numerazione, quindi IU2ABC IU5ABC, IU7ABC e via discorrendo... Quindi l'esaurimento delle combinazioni - previsto fra circa 2 anni - ci fa capire che di nominativi nuovi ne sono stati assegnati una carrettata.
Ergo, nuovi radioamatori ce ne sono eccome!

2) L'esame. Non mi si venga a dire che gli attuali esami a risposta multipla sono difficili! Con un minimo di cognizione di causa e con un po' di memoria si riesce a superare la prova senza infamia e senza lode, questo per rispondere a chi dice che "non dobbiamo mica essere tutti Marconi!". Vorrei vedere questa gente alle prese con la vecchia prova d'esame dove dovevi risolvere un problema di radiotecnica decisamente più complesso, dove le cognizioni non erano meramente mnemoniche ma dovevano avere alle spalle un background formativo molto più complesso! Personalmente, non solo sono favorevole al ripristino dei "vecchi sistemi", ma anche alla reintroduzione dell'esame di telegrafia che oggi non è assolutamente in disuso come si vuol far credere e che spesso aiuta a "distinguere l'uomo dalle bestie"....
73 de IW3HQD

Deltamaster

Io in quel sito ho letto più che altro sfoghi personali dimenticando invece le belle realtà.

CitazioneHo addirittura visto dei radioamatori patentati che non sanno programmare una radio PMR! Ma si sentono in diritto di dire che "...gli esami dovrebbero essere più rigidi e severi, non come adesso"
Su questo punto viene da chiedersi cosa c'entrano i radioamatori con le radio pmr? Queste non hanno nulla a che vedere con i radioamatori visto che funzionano su frequenze non assegnate ai radioamatori. Evidentemente chi ha scritto quelle cose non è radioamatore e se lo è dovrebbe studiare di più ma anche a dimostrazione che gli attuali esami sono troppo facili e lui stesso ne è evidentemente un bel esempio. ;D

CitazioneE non prendiamoci in giro. Lo so che anche voi radioamatori fate sempre più spesso capatine sui 446 (PMR) perché almeno li qualcuno con cui chiacchierare lo trovate. Ed indovinate un pò perché quella banda si sta popolando? Forse perché è più facile accedervi dopo il decreto semplificazione?
Ecco un altro motivo per cui sarebbe necessario scremare la massa per evitare che accadano certe cose e per l'appunto servirebbero esami più difficile, al contrario avremmo sempre di più idioti che fanno quello che vogliono, insomma tutto l'articolo è pieno di contraddizioni, si lamenta che i radioamatori sono degli incapaci e si comportano male ma poi vorrebbe che gli esami fossero ancora più facile, si salvi chi può. çç30

Bertol

Concordo con quanto scritto da IW3HQD, i numeri non mentono e gli IZ stanno terminando ampiamente prima del previsto e il dato parla da sé, di nuovi radioamatori ce ne sono più che mai ma troppo spesso la fa da padrona la retorica e il sentito dire.

L'esame non ha bisogno di essere ulteriormente facilitato ma forse nemmeno reso più difficoltoso, secondo me è attualmente di una difficoltà media e va bene che rimanga così, da qualche tempo però circola la voce che ci sarà un nuovo tipo di licenza del tipo "novizio" con limitazioni d'uso e che consiste nell'essere preparato solo per le normative, per la parte tecnica invece non serve sapere una mazza e questo comporterà ad un forte aumento dei già citati pigia bottoni, anche in passato c'era la licenza ordinaria e quella speciale ma la differenza era tra chi doveva essere preparato anche per la telegrafia e chi no, adesso invece la differenza sarà tra chi è preparato in senso generale e chi non sa praticamente nulla, quasi una sorta di esonero di massa agli esami, praticamente si sta scegliendo la quantità a discapito della qualità.


aros

A parte qualche incongruenza ovvia , l'articolo sembra equilibrato e non scritto da un anarchico delle regole radiantistiche.
Un buon corso "ben fatto"sulla normativa dell'uso dove come e quando delle frequenze sarebbe piu' che sufficiente per formare una "cultura" della radio e conseguentemente un buon utilizzo.
Chissenefrega di saper costruire un rtx o un amplificatore, il mercato offre tutto e di piu' con tanto di manualistica per l'utilizzo e con la certezza di non fare porcherie che disturbano il mondo intero , cosa abbastanza normale nella media degli autocostruttori fantasiosi, anzi ,sarebbe da vietare in un mondo intriso di radiofrequenza
sperimentale malmessa .
Certo una infarinatura di nozioni ci sta, ma fermiamoci alle nozioni base e alla costruzione di antenne che sostanzialmente sono il cuore della stazione e dove la sperimentazione, cuore pulsante dell'animo radiantistico ancora genera interessi, ovvio, senza entrare in formule fantasmagoriche, nell'era del web abbiamo calcolatori on line per tutto.
Punto cruciale, una serie di regole dettate da una sorta di deontologia radioamatoriale sarebbe da prendere come parte dogmatica dei corsi, altro che trattati di elettronica spicciola per fare poi chissacche'.
Da decenni l'attivita' di SWL e poco tx mi condiziona a credere che come tanti altri hobby/passioni/interessi, chiamiamoli come vogliamo, quando cominciano a formarsi associazioni di vario livello che pretendono poi di dettare il passo secondo i propri interessi, si inquina qualsiasi cosa , in questo caso la radio.
Poche "semplici" regole non aggirabili, sarebbero utili a tutti coloro che fanno radio, poi all'interno di questa grande passione, ci deve poter stare il genietto dell'elettronica, il pigiabottoni, come in modo spregiativo viene definito chi non riuscira' mai a mettere in pratica il contenuto delle sacre leggi, da ohm a hertz passando per lo scacciavitatore   alticcio.



Vivi e lascia vivere

2024

Leggendo quel articolo che sa di sfogo, possiamo essere d'accordo o meno ma tutte le cose negative che dice sui radioamatori fa intendere che chi le ha scritte non abbia mai sostenuto l'esame mostrando un ostico tipico di chi non fa parte della famiglia.

aros

[Ogni 5 anni si deve rifare tutto l'esame per mantenerla.

Faccio una provocazione: perché non introdurre questo obbligo anche nel radiantismo visto che i "custodi del microfono" sono i primi a dire che ottenere la patente è una cosa seria e che per usare le frequenze radio serve molta responsabilità e competenze? Non so perché ma sono abbastanza certo che ora molti brontoloni stanno storcendo il naso o girando la testa dall'altra parte. Questo atteggiamento ha un nome e si chiama "ipocrisia".

Io la butto la eh.... non sarebbe più semplice aprire le porte a una formazione più accessibile e a una licenza più semplice per chi non ha aspirazioni di diventare il prossimo Marconi ma vuole semplicemente "usare una radio in modo consapevole"?]


Questa e' la sintesi di uno stato di fatto "ipocrisia", indipendentemente se da chi scrive ha la "patente" oppure no, guardare il dito e non la luna e' tipico di chi non vuol cambiare uno stato di fatto, dove l'80% dei radioamatori sono allergici al digitale e agli apparati ultima generazione , carichi di display colorati, touch screen, programmi da scaricare e menu'.
Oltretutto, i vecchi canoni che vedevano anche il radioamatore come un fai da te nelle riparazioni non esiste piu' da tempo, tutto e' diventato estremamente blindato e complesso, tanto che i laboratori rimasti fanno affari d'oro.
Di fronte a queste cose non ci si puo' nascondere dietro a un dito e non vedere che chi sta in radio puo'fare di tutto e di piu' , dagli stastici e studi fai da te sulla propagazione ai contest piu' strambi alla caccia di awards, poi non si nega che ci sono anche qso fatti di persone preparate dove c'e' tanto da imparare a livello tecnico, ma non prendiamoci troppo su serio.
Quello che oggi sarebbe un target da raggiungere e' l'educazione e il giusto rispetto di chi fa radio chiunque sia, questo e' un punto difficile da raggiungere certamente ,ma non parte certo da esami cervellotici che non portano a niente se non a spocchiare dicendo " io conosco la legge di ohm e tutte le sue implicazioni", quindi chi ha fatto studi classici si deve iscrivere a un itis?
Perche' non mi venite a raccontare che quiz et similia che propongono per l'esame da OM sono accessibili a chi non ha delle solide basi di elettronica.
Manco chi ha il porto d'armi deve sbattersi tanto, non gli chiedono certo studi balistici e quando si va a divertire nel suo ambito, l'importante e' saperle utilizzare con regole rigide , niente piu'.

Fly down

Vivi e lascia vivere

Ilario

Forse non è ben chiaro quale sia lo scopo del Servizio di Radioamatore, come previsto dalla ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni).
Il servizio d'amatore e' un servizio di istruzione personale, di intercomunicazioni, di ricerche tecniche, effettuato da amatori, cioè da persone debitamente autorizzate, interessate alla radiotecnica a solo titolo personale e senza interesse pecuniario.
Fare il Radioamatore non è un bisogno primario, né lo ha ordinato il medico.
Nei regolamenti ITU per il Servizio di Radioamatore, che il nostro Paese ha ratificato, non si parla di radio utilizzatori a vario titolo, né di freebands varie, né di CB.
Per questo esistono le bande apposite, libere, senza bisogno di abilitazioni.
Se non interessa il Servizio di Radioamatore, si può tranquillamente operare su queste bande libere, senza pensare ai presunti problemi di spopolamento altrui.
Cordiali saluti.
P.s.
Posso dire, avendo insegnato e avendo seguito diversi corsi per la preparazione agli esami, che gli stessi sono e sono sempre stati alla portata di chiunque avesse un po' di interesse e buona volontà, la preparazione partiva sempre da zero,  ho visto persone che avevano fatto scuole di ogni genere, o anche solo le scuole dell' obbligo, superare gli esami.

Capitan Presente

Ilario, il tuo intervento chiarisce ogni cosa e chi sostiene che gli esami sono difficili sono sempre quelli che non l'hanno fatto o che non sono passati e qui ingiurie e insinuazioni, fate sto benedetto esame che tanto lo si fa una volta sola e poi, se passate, non ci pensate più e non ve ne importerà più.
CitazioneIl servizio d'amatore e' un servizio di istruzione personale, di intercomunicazioni, di ricerche tecniche, effettuato da amatori, cioè da persone debitamente autorizzate, interessate alla radiotecnica a solo titolo personale e senza interesse pecuniario.
Poi però arrivano quelli che vorrebbero diventasse come la cb perché temono l'esame o non hanno voglia di imparare.

Citazionequindi chi ha fatto studi classici si deve iscrivere a un itis?
No, basta iscriversi ad un corso ARI di preparazione agli esami e li ti insegnano le cose che non sai, nulla di complicato, le cose complicate sono tali solo quando non si sanno. ;)


aros

Ö....c'e' pieno di istruttori di intercomunicazione e ricerche tecniche e possiamo interpellare Doreen Bogdan in persona che il risultato non cambia, la discussione e'imperniata sulla necessita' ad oggi di fare esami di un certo tipo anzi che altri, poi c'e' chi la pensa in un modo e chi in un altro e si disquisisce, gia qualcosa e' cambiato e chissa', magari cambieranno altre cose.
L'inerzia nel cambiare normative obsolete e anacronistiche e' risaputa, ma chissa'.
Vivi e lascia vivere

Capitan Presente

Aros, sinceramente e senza dire bugie a te stesso, ma tu ce l'hai la patente?

IV3FNK

Citazione di: aros il Mer 29 Gennaio, 15:02 2025Perche' non mi venite a raccontare che quiz et similia che propongono per l'esame da OM sono accessibili a chi non ha delle solide basi di elettronica.




io ho conseguito la patente ordinaria quando all'esame c'era ancora il problema da risolvere e l'esame in rx e tx per il CW e ho la terza media.... ti posso assicurare che i quiz di adesso sono una passeggiata.





aros

Sono un ex ZS1 del 1986, mai convertito in Italia , anche perche' 99% faccio SWL, senza troppe pretese e apparecchiature troppo sofisticate, visto che amo sopra ogni cosa le hf in tutte le sue sfumature e sono gia' troppo per me.
Mi sto facendo una butterfly , dopo morgain, loop vari, filari di tutti i tipi con forme improbabili🤣, con grandi e catastrofici risultati.
Ho tantissimi contatti in tutte le frequenze compresa la cb che reputo piu' che onorabile e costituita come tutte le grandie piazze da persone educate e meno, del resto ovunque e' cosi',
Non ho pregiudizi di nessun genere e mal sopporto quando un associazione comincia ad assomigliare piu' a una corporazione nell'accezione piu'negativa ovviamente.
Vivi e lascia vivere

aros

https://ik2ebp.altervista.org/quiz/quiz_206/Quiz.htm

https://ik2ebp.altervista.org/quiz/quiz_201/Quiz.htm

Questa e'un esempio delle domande che vengono poste nelle sedi di esame, si passa da banali domande sul codice Q a cui penso risponderebbero tutti, a domande dove se non hai una buona preparazione tecnica puoi solo , come dicono dalle mie parti "tirarci e sperare".
Questo per evidenziare , gia' come descritto precedentemente che per la parte tecnica ci vuole una "buona" preparazione se gli esami vengono fatti con serieta'.
Se poi come succede in altre sedi d'esane , tutto diventa un esercizio mnemonico dato da schede che derivano da dispense  distribuite precedentemente qualche mese prima, allora tutto diventa piu' facile.....ma ulteriormente inutile.
Dal mio punto di vista, la parte tecnica andrebbe rivista con nozioni riguardante la costruzione di antenne,vero motore della stazione, ovvio che e' una mia convinzione e tale rimane.
Altro punto, perche' non inserire domande riguardanti il codice di comportamento? Domande riguardanti le sanzioni a cui si e' sottoposti se si fa quacosa controlegge, quesiti riguardanti la sicurezza, visto che la radiofrequenza puo' fare anche molto male, specialmente quando si va vicino al gigahertz, oltre non parliamone.
Mi piace disquisire senza voler convincere nessuno , ma datemi qualche spiegazione sull'utilita' della parte tecnica cosi' come impostata.
Vivi e lascia vivere

Capitan Presente

CitazioneSe poi come succede in altre sedi d'esane , tutto diventa un esercizio mnemonico dato da schede che derivano da dispense  distribuite precedentemente qualche mese prima
Le cose si sanno o non si sanno e ai corsi ti insegnano la logica di funzionamento delle cose, non ti danno solo una scheda con dei quiz da imparare a memoria per ricordarseli per quando si fa l'esame e soprattutto se una persona è interessata veramente studia e approfondisce anche a casa, poi se a qualcuno non interessa la parte elettronica ma vuole la patente solo per chiacchierare è un suo problema ma questo non lo esula da dove fare come tutti gli altri, ribadisco però, la risposta a tutto l'ha data Ilario nel suo precedente post.

CitazioneMi piace disquisire senza voler convincere nessuno , ma datemi qualche spiegazione sull'utilita' della parte tecnica cosi' come impostata.
Chiunque potrebbe avere da ridire in qualsiasi modo fosse impostata ma questa non è una religione, l'esame si fa una volta e fine.

CitazioneForse non è ben chiaro quale sia lo scopo del Servizio di Radioamatore, come previsto dalla ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni).
Il servizio d'amatore e' un servizio di istruzione personale, di intercomunicazioni, di ricerche tecniche, effettuato da amatori, cioè da persone debitamente autorizzate, interessate alla radiotecnica a solo titolo personale e senza interesse pecuniario.

IK10

Negli USA le classi di licenza sono tre, se si è poco preparati si inizia dalla prima e se poi si decide di migliorarsi ci sono le successive, una vera preparazione però non deve mancare, sono obbiettivi da raggiungere in base alle proprie ambizioni e capacità, nella vita nessuna regala nulla e tutto va guadagnato e la soddisfazione fa parte del gioco, per quelli che invece si lamentano sempre di qualcosa o che non vogliano fare fatica c'è sempre il golf o la pesca ma anche la patente comprata sottobanco hi. :)

aros

Be , in effetti, fare radio e' una bella fatica.🤔
Vivi e lascia vivere

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