Radioamatori ...... e il baracchino ?? !!

Aperto da IW2BSF, Sab 13 Maggio, 14:29 2017

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Senza nome 1

"In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei" (Disclaimer)

IW2BSF

dopo le "castronerie " dei vari giornalisti.....certo che se poi ci si mette pure la TV, azz...siamo alla frutta  raga !  :-)


73 de IW2BSF - Rudy



IW2BSF

dilettante di che ? di TUA ....sorella !!!  hi  :D

Dino

Nooooooooooooooooooooooooo!!
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in3eqa

Ma quali castronerie... anche i massi sono al corrente che apparati radio come l'Icom IC7850 o lo Yaesu FT9000DX sono dei discreti baracchini  çç44!

VFO-160

Anche il Kenwood TS-990 è un bellissimo Baracchino CB! https://amzn.to/3KW6kUX Ce l'ha anche mio cugino che glielo hanno regalato per il suo compleanno. çç3 ;D
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Beppe

Continuiamo così. Facciamoci del male! :D
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Deltanove

La risposta non è valida in quanto la domanda è sbagliata :))

IW2BSF

esatto... doveva essere  " Dotato di licenza che distruba in 45 metri gli aereoplani"  ...ah ah  :D

Urbano

DOMANDA: Il dilettante con il baracchino
RISPOSTA CORRETTA: CB
RISPOSTA SBAGLIATA: Radioamatore

:) :) :)
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IW2BSF

ma no dai siamo alla fine TUTTI dilettanti anzi radiodilettanti.... solo che noi OM usiamo le radio , ah aha  :D

Omino

Datemi un martello.
Che cosa ne vuoi fare?
Lo voglio dare in testa
a chi non mi va.

:) :) :) :) :)
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VFO-160

Non ce nulla da fare, dobbiamo rassegnarci con i media e i non addetti ai lavori çç50 :)
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Franco62

Su forza non dovete essere permalosi, basta vedere lo spessore della trasmissione, tutti sanno chi sono i radioamatori... o quasi.
Tanti non sanno distinguere una pulsar da una stella... ma non è che l'universo diventa letame!  ;D Forza non c'è bisogno di essere
elogiati per essere grandi!
Comunque ci sono molti CB che tecnicamente non sono da meno anche se si fanno chiamare "Pulcinella", l'eccezione c'è sempre in ogni
categoria.  :P  ;D  O:-)

P.S. E poi Dilettante è uno che si diletta ad usare la radio forse l'errore è definire un apparato professionale "baracchino"

E come sempre 73

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

dilettare1
di·let·tà·re/
transitivo

    1.
    Attrarre in una condizione di soddisfazione, di piacere, di compiaciuto interesse; deliziare.
    "uno spettacolo che diletta la vista"
    2.
    arcaico
    Desiderare, amare.

intransitivo pronominale

    1.
    Dedicarsi a un'attività per diletto, come svago o passatempo (+ di ).
    "d. di pittura"
        Provare piacere a fare una cosa (+ a e inf.).
        "mi diletto a scrivere"
    2.
    arcaico
    Di una pianta, avvantaggiarsi di un ambiente adatto al proprio sviluppo.
    3.
    arcaico
    Appagarsi.

intransitivo

    1.
    arcaico
    provare diletto (+ di ).
    "[l'anima] gode e diletta di ciò che ella ha"

Ercole

Bisogna considerare che la parola Radioamatore non sta a indicare solo chi ha preso la patente, quindi dal punto di vista normativo, ma significa più semplicemente anche un amante della radio in senso generale.

Anche un SWL è un radioamatore come anche un CB o chiunque abbia una vera passione per i vari aspetti del radiantismo, anche questo forum si chiama "forumradioamatori" ma inteso in senso generale e rivolto a tutti quelli che in qualche modo trovano interessante questo argomento.

Certamente però è sempre bene distinguere il radioamatore inteso come radio operatore autorizzato e chi è per così dire un "radiodilettante"  :)
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Franco62

Beh, anche il Radioamatore neo patentato è un "radiodilettante" e poi allora IW è più dilettante di un I1? Insomma un genio rimane un genio anche non gli viene detto. Hi  ;D

Come sempre 73

IW2BSF

esatto...cmq rimane il fatto che per la maggior parte dei giornalisti e delle gente normale, chi usa la radio sia esso Radioamatore, CB o pirata .... usa il BARACCHINO, hi !   :D

Ercole

CitazioneBeh, anche il Radioamatore neo patentato è un "radiodilettante" e poi allora IW è più dilettante di un I1? Insomma un genio rimane un genio anche non gli viene detto. Hi
Si ma se uno si fa la patente, al di la della sua esperienza è pur sempre da considerarsi tra virgolette un professionista ...professionista giusto per dire :) ma di certo non un dilettante allo sbaraglio, l'esame la pur dato no! :D

Sarebbe bello e utile perlomeno suddividere i radioamatori in due categorie, quelli dilettanti (i non patentati) e quello professionisti (i patentati), almeno così quando scriveranno gli articoli di giornale potranno precisare se era un radioamatore vero oppure no!

Citazionerimane il fatto che per la maggior parte dei giornalisti e delle gente normale, chi usa la radio sia esso Radioamatore, CB o pirata .... usa ilBARACCHINO, hi
Già, per loro è un baracchino qualsiasi cosa çç36
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Franco62

Beh non direi anche per l'automobile prendi la patente(professionista) e allora perchè è obbligatorio esporre la "P" di principiante? E poi chi ha detto che hanno sostenuto l'esame?!?! Molti ce l'hanno solo perche hanno un diploma es Perito Informatico ma che non ha nessuna conoscenza di elettronica di base e nemmeno di radio, ho un amico che non sa nulla di radiofrequenza eppure ha la patente di diritto.
Va bene dai sono regole stupide, io ho lavorato per Motorola assistenza ad apparati utilizzati a livello professionale e ho più di 30 anni di esperienza eppure non ho diritto, boh regole stupide ah dimenticavo eseguivo manutenzione e riparazione di ponti radio di emittenti radio. çç09 eppure devo sostenere l'esame.

Non aggiungo altro non vorrei sembrare polemico era solo per portare un esempio.

Grazie e come sempre 73

IW2BSF

Franco62  ne avevamo gia parlato..... anche io trovo MOLTo ingiusta sta cosa di avere "di diritto (e de che ' ? )

l'esonero all'esame per titolo di studio, e infatti ho sentito om in aria che appunto NON sapevano una mazza !  çç29


Poi siamo passati da un estermo all'altro...ai miei  tempi esami davvero difficili, ora con poche domande a qui
(anche qui pero' dipende dalla regione !!! ) te la cavi quasi come con una passeggiata... mah !


73

Ercole

In fondo il vero paradosso è che stimo discutendo di cosa sia e cosa non sia un radioamatore, se è un dilettante oppure no in base se ha fatto l'esame, se è nuovo ecc... Evidentemente il termine radioamatore è ormai diventato obsoleto, facciamo un petizione per cambiarlo in Radio Operatore Autorizzato, così il problema sarà risolto una volta per tutte ;D ...non male la mai idea! :D


Citazionel'esonero all'esame per titolo di studio, e infatti ho sentito om in aria che appunto NON sapevano una mazza !
Per non parlare dei raccomandati, la percentuale è molto ma molto più alta di quel che si crede ;)
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Aldo

Aldo - IU4GPY  - ex IW4ANV
JN54NG
www.qrz.com/db/IU4GPY


Franco62

Ma nooooo  çç29 ma guarda sti brutti radioamatoriiiii... e pure con il baracchinoooo per giunta...  ;D
e creano pure i buchi neriiiii... uh sembra la storia dell'uomo nero! :) bellissima questa... divertentissimaaaa  çç11  çç44

P.S. Mi sa che i buchi neri stanno nella testa certi giornalisti...  çç53

in3eqa

Citazione di: IU4GPY il Ven 19 Maggio, 15:01 2017
Dal "Resto del Carlino" di oggi.
Una vera chicca:
http://www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/interferenze-auto-1.3126687

73

A parte la nota questione legata all'utilizzo del termine "radioamatore", la questione dei telecomandi è sempre la stessa. Sull'isofrequenza 433,920 MHz il servizio di radioamatore deve lasciare la precedenza solamente alle trasmissioni dei militari. La presenza dei radiocomandi è del tutto irrilevante. La nota 101 al piano nazionale italiano di ripartizione delle frequenze prevede quanto segue:

L'eventuale utilizzazione della banda 433,05-434,79 MHz (frequenza centrale 433,92 MHz) da parte delle apparecchiature ISM è subordinata all'emanazione di una particolare disciplina da parte del Ministero delle comunicazioni di concerto con gli altri Ministeri interessati, al fine di garantire adeguata protezione ai servizi di radiocomunicazione previsti in tabella.

I servizi previsti in tabella sono: FISSO / MOBILE e RADIOLOCALIZZAZIONE del ministero della difesa, RADIOAMATORE. Tali servizi possono richiedere protezione avverso interferenze generate da apparecchiature ISM, non viceversa...

Beppe

Non sanno neanche da cosa sia causato il disturbo e subito danno la colpa "al radioamatore con il baracchino" haha che imbecilli :) ...il buco nero invece ancora non lo avevo mai sentito çç44

CitazioneA parte la nota questione legata all'utilizzo del termine "radioamatore", la questione dei telecomandi è sempre la stessa. Sull'isofrequenza 433,920 MHz il servizio di radioamatore deve lasciare la precedenza solamente alle trasmissioni dei militari. La presenza dei radiocomandi è del tutto irrilevante. La nota 101 al piano nazionale italiano di ripartizione delle frequenze prevede quanto segue:

Esatto, sono i telecomandi https://amzn.to/3uajjMT che disturbano i radioamatori e non il contrario, bisogna dirglielo a certa stampa che scrive a casaccio e senza sapere nulla di radioamatori e di come funzionano le cose. çç09

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Franco62

Su quattroruote o rivista simile https://amzn.to/3KUCvEi online era uscito un'articolo di chi utilizzava un apparato portatile UHF per disturbare volutamente i telecomandi delle auto e quando i proprietari delle auto le chiudevano andando via senza controllare i "volponi" rubavano tutto quello che era all'interno. Altro che Radioamatori...

E con questo chiudo la mia partecipazione a questo argomento, visto che ancora sono un brutto CB Hi  ;D

Grazie e come sempre 73

in3eqa

Citazione di: Franco62 il Ven 19 Maggio, 22:47 2017
Su quattroruote o rivista simile https://amzn.to/3KUCvEi online era uscito un'articolo di chi utilizzava un apparato portatile UHF per disturbare volutamente i telecomandi delle auto e quando i proprietari delle auto le chiudevano andando via senza controllare i "volponi" rubavano tutto quello che era all'interno. Altro che Radioamatori...

E con questo chiudo la mia partecipazione a questo argomento, visto che ancora sono un brutto CB Hi  ;D

Grazie e come sempre 73

Ecco il video menzionato:

https://www.youtube.com/watch?v=5dda5P8SwEc

Si possono notare due apparati radioamatoriali, non più recenti ma certamente di buon livello: Standard C528 e Yaesu VX7R.

Ercole

Furto in auto senza scasso: colpa di una radio!! ....semmai colpa di sistemi obsoleti non colpa di una radio!!

Mi chiedo chi abbia deciso di assegnare le frequenze de telecomandi e di altri gingilli su delle frequenze che in tutto il mondo sono assegnate da sempre ai radioamatori ?? ....certamente dei fessi con la F maiuscola. >:(
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Franco62

Beh non proprio assegnata ai radioamatori, è assegnata a LPD 433-434 e P.S. poi più in su è utilizzata anche dai radioamatori

http://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/radio/Tabella_B_PNRF_2015.pdf tabella 2017

Però potri sbagliarmi  :)

in3eqa

Attualmente le frequenze sono assegnate in ambito CEPT. Il ministero italiano deve unicamente uniformarsi alle raccomandazioni CEPT. Questo per uniformare gli utilizzi delle frequenze in ambito europeo. Purtroppo la medesima CEPT approvò l'immissione sul mercato di questi telecomandi con frequenza d'uso principale 433,920 MHz ritenendo (erroneamente) che la stessa fosse poco utilizzata da altri servizi. Tuttavia il servizio di radioamatore e soprattutto i militari hanno pieno diritto di disporre di quella frequenza. Qualora un radioamatore la utilizzi, ad esempio, per un hotspot DSTAR/DMR/C4FM https://amzn.to/35prGtt nessun proprietario di telecomando può sindacare nulla, poiché questi dispositivi a bassissima potenza non godono di alcuna protezione. Come i radioamatori non possono sindacare nulla se un giorno i militari decidessero di utilizzare la medesima frequenza per un link di trasferimento, attivo H24... E' stata "infausta" la scelta in origine. I telecomandi di più recente costruzione hanno variato, utilizzando una porzione di frequenze oltre gli 800 MHz.

Anzi, direi che sarebbe opportuno portare all'attenzione pubblica questa faccenda la faccenda, mettendo a nudo la questione definitivamente. Ogni radioamatore dovrebbe impegnare quanto più possibile la frequenza 433,920 MHz. Quando i cancelli o le basculanti o gli antifurti a non funzionare saranno centinaia di migliaia ci si renderà conto della "cavolata" normativa gigantesca. Già 5 watt RF irradiati tramite antenna con un guadagno di 5-6 dB si ascoltano abbastanza distanti... Sono anni che questa situazione rimane aperta, la pazienza ha un limite. Noi dobbiamo interrompere le nostre emissioni solo se tale frequenza venisse "militarizzata".

Ercole

Il succo della questione è proprio questo, cioè perché queste frequenze sono state assegnate anche ad altri servizi! non ci voleva molto a capire che sarebbero sorti dei problemi, militari, LPD, telecomandi e chi più ne ha più ne metta, a questo punto mettiamoci dentro anche le frequenze TV e siamo a posto. ;D  Le frequenze disponibili sono tante e spesso inutilizzate, qui andrebbe rivisto l'intero bandplan dell'intera radiofrequenza per adeguarlo ai giorni nostri e non ai tempi della seconda guerra mondiale. :)
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Franco62

Resta il fatto che sono assegnate a apparecchiature LPD e anche alla Polizia di Stato (una parte dei canali LPD 69 dal 21 in poi 433/434 MHz)

Ci scorniamo tra di noi o rispettiamo le assegnazioni che di fatto sono state decise da un organo competente in materia di telecomunicazioni?  :)

Grazie e come sempre 73


Ercole

Appunto per questo non va bene, hanno sbagliato tutto e ne è nato un casino, magari assegniamo i 433 anche alle frecce tricolore e alla guardia fluviale hi :D

Ricordo anche che (militari a parte) per tutti gli altri servizi è stata istituita da ormai diversi anni la banda 860 mhz, la famosa (ma non troppo) banda SRD (Short Range Devices) che però purtroppo stenta a prendere piede, l'hanno istituita apposta per rimediare agli errori del passato ma al momento si è rivelato un flop. >:(


SRD860

In Europe, 863 to 870  MHz band has been allocated for license-free operation using FHSS, DSSS, or analog modulation with either a transmission duty cycle of 0.1%, 1% or 10% depending on the band, or Listen Before Talk (LBT) with Adaptive Frequency Agility (AFA). Although this band falls under the Short Range Device umbrella, it is being used in Low-Power Wide-Area Network (LPWAN) wireless telecommunication networks, designed to allow long range communications at a low bit rate among things (connected objects).


Frequency   Duty cycle   Channel spacing   ERP

863.0 – 865.0 MHz   100% (wireless audio)      10 mW
863.0 – 865.6 MHz   0.1% or LBT+AFA      25 mW
865.0 – 868.0 MHz   1% or LBT+AFA      25 mW
868.0 – 868.6 MHz   1% or LBT+AFA      25 mW
868.6 – 868.7 MHz   1% (alarms)   25 kHz   10 mW
868.7 – 869.2 MHz   0.1% or LBT+AFA      25 mW
869.2 – 869.25 MHz   0.1% (social alarms)   25 kHz   10 mW
869.25 – 869.3 MHz   0.1% (alarms)   25 kHz   10 mW
869.3 – 869.4 MHz   1% (alarms)   25 kHz   10 mW
869.4 – 869.65 MHz   10% or LBT+AFA   25 kHz   500 mW
869.65 – 869.7 MHz   10% (alarms)   25 kHz   25 mW
869.7 – 870.0 MHz   100% (voice communication)      5 mW
1% or LBT+AFA      25 mW

As of December 2011, unrestricted voice communications are allowed in the 869.7-870.0 MHz band with channel spacing of 25 kHz or less and maximum power output of 5 mW ERP.

SRD860 handheld transceivers were briefly available in mid 2000s, however they did not offer dual-band compatibility with PMR446 and LPD433 bands. As of 2012, they have been put off-market.
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in3eqa

Citazione di: Franco62 il Sab 20 Maggio, 22:52 2017
Resta il fatto che sono assegnate a apparecchiature LPD e anche alla Polizia di Stato (una parte dei canali LPD 69 dal 21 in poi 433/434 MHz)

Ci scorniamo tra di noi o rispettiamo le assegnazioni che di fatto sono state decise da un organo competente in materia di telecomunicazioni?  :)

Grazie e come sempre 73

Gli apparati LPD seguono la stessa normativa dei telecomandi, ovvero non possono richiedere alcuna protezione in caso di trasmissioni concorrenti da parte degli utilizzatori in statuto primario e/o secondario. Comunque da diversi anni non sono più in commercio. Forse si trova ancora qualche apparato LPD+PMR. Davvero notevole il fatto che la CEPT all'epoca (1995), autorizzando l'immissione sul mercato di questi apparati LPD andò a scegliere una gamma di frequenze che solo in zona italiana rimane assegnata in statuto esclusivo a servizi fissi e mobili della difesa (mentre in tutto il resto del territorio europeo, compresa la repubblica di S. Marino, è assegnata al servizio di radioamatore, quantomeno in statuto secondario). Lessi poi di una ancora più ridicola limitazione che, appunto, solo in zona italiana, restringeva l'uso di questi apparati ai primi 21 canali... Ovvero, caro utente, acquisti un oggetto che tecnicamente può utilizzare 69 canali, ma solo in zona italiana ne puoi utilizzare 21... E' chiaro che la decisione della CEPT di "liberalizzare" la gamma dei 434 MHz, per il ministero italiano fu un colpo... Persino la trasmissione di Striscia la Notizia, nel 2006, si rese conto che gli LPD utilizzavano dei canali in comune con i trasponder installati sulle autoradio della polizia italiana... Geni... Difatti poi qualcuno corse ai ripari e spostò questi trasponder +/- 12,5 kHz, per non incorrere nella stessa canalizzazione a 25 kHz degli apparati LPD...

Come ho scritto, noi dobbiamo esigere il rispetto del piano nazionale di ripartizione delle frequenze. La nota 101 riporta che i dispositivi SRD/ISM non devono arrecare disturbi agli utilizzatori in statuto primario e secondario. Qui l'opinione pubblica pensa che sia l'esatto contrario... Dunque il mio hostpot DMR lo porto a 433,920 MHz. Non si apre la basculante ? Si cambia frequenza all'impianto della basculante... L'opinione pubblica capirà a proprie spese il significato di "statuto primario", "statuto secondario", "semplice utilizzatore" all'interno di un piano nazionale di ripartizione delle frequenze.

Franco62

Dunque molti anni fa appena furono messi in commercio gli LPD io acquistai due Alinco DJ-41C e ai tempi era necessario ottenere la concessione come per i CB e doveva essere dichiarata la sigla che si intendeva utilizzare poi successivamente non fu più necessaria (io ho ancora la licenza rilasciata dalla PPTT)
e li era scritto frequenza da 433 a 434, non si citava ne step e tantomeno il numero di canali.

E' vero che siamo in italia e che tutto è raffazzonato solo per pigrizia perchè bisognerebbe quando si cambia una legge o altro riscrivere tutto senza rimandi bis, tris, 1,2,3,4. Ecco perchè in italia tutto è (passatemi l'espressione) un casino!

Attenti che adesso se non fate vaccinare i figli vi multano (derubano) e vi portano via anche i figli!

Però siamo tutti in regime di democrazia e siamo tutti uomini "LIBERI" (ma va***)

Vi chiedo perdono per la mia espressione volgare anche se censurata e anche per il mio sfogo.

Grazie e come sempre 73

Ercole

Alla fine si può riassumere il tutto con: Stupidi burocrati che non sanno quello che fanno :'(
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in3eqa

Citazione di: Ercole il Dom 21 Maggio, 10:03 2017
Alla fine si può riassumere il tutto con: Stupidi burocrati che non sanno quello che fanno :'(

Anche i militari non si fanno problemi ad accendere e trasmettere "dove capita", dal momento che hanno assegnazioni di frequenze praticamente ovunque (senza accertarsi di chi sia presente, eventualmente, in statuto secondario). Molti anni fa la scorta di una cosiddetta "nota personalità" pensò bene di utilizzare una frequenza in gamma 430 MHz... Peccato che tale frequenza coincidesse con l'ingresso di un ripetitore radioamatoriale, senza subtono... Risultato: per settimane una vastissima area di territorio fu al corrente degli spostamenti della "nota personalità"...

Urbano

Questa è come le barzellette sui carabinieri ;D https://amzn.to/3Hhjh9x

Qui però è un discorso di ignoranza visto che i nostri protagonisti non erano appunto coscienti di dove fossero, fosse stato un ripetitore tv li avrebbero ascoltati un tutta Italia ma tanto a loro che gliene frega :D Fare le cose senza sapere è sempre pericoloso per se e per gli altri çç51
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Ercole

CitazioneQuesta è come le barzellette sui carabinieri https://amzn.to/3Hhjh9x

....tutta questa situazione è una barzelletta çç10
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IW2BSF

alcuni riferimenti:



DECRETO 4 novembre 2010
, Gazzetta Ufficiale. URL consultato il 25 luglio 2012.
^ Direttiva 1999/5/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
, Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea. URL consultato il 25 luglio 2012.



RADIOCOMANDI COSA DICE LA LEGGE

L'utilizzo corretto ed efficace delle frequenze radio per il collegamento tra la stazione di pilotaggio e l'aeromobile è di primaria importanza per un uso ottimale del SAPR e pertanto merita di essere messo nella giusta luce, soprattutto sotto il profilo legale, dato che la materia, oltre ad essere complessa dal punto di vista tecnico, presenta pure un quadro normativo piuttosto articolato. Prescindendo dai requisiti tecnici e le migliori performance che si possono ottenere utilizzando diversi tipi di frequenza, cerchiamo di capire qual è il quadro normativo e le eventuali conseguenze dell'uso di frequenze non liberamente utilizzabili, tenendo conto, tra l'altro, che il Regolamento Enac Aeromobili a Pilotaggio remoto, Seconda Edizione, prevede, all'art. 31, che "Il data link deve utilizzare frequenze autorizzate e scelte opportunamente in modo da minimizzare la possibilità di interferenze involontarie e volontarie che possano compromettere la sicurezza delle operazioni".


La materia è regolata da varie fonti normative, di diritto internazionale, quale quella dell'UIT (Unione internazionale telecomunicazioni) organismo che fa parte dell'ONU e dell'ETSI (European Telecomunication Standard Institute, che dall'1988 ha sostituito il CEPT, Conferenza Europea delle amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni) che regola la materia nella macro regione Europea, fonti normative dell'Unione Europea, attraverso interventi normativi di armonizzazione (Decisioni, Regolamenti, Direttive) ed infine, fonti normative interne.

Su quest'ultimo punto, è opportuno effettuare alcune precisazioni. La materia in Italia è regolata dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D.lgs. n. 259/2003), che attribuisce, tra l'altro, ampi poteri di regolamentazione al Ministero dello Sviluppo Economico, che ha competenza nella classificazione e nella suddivisione delle frequenze in Italia attraverso la redazione e l'aggiornamento periodico del Piano Nazionale Ripartizione Frequenze, la cui ultima versione è datata al 27 maggio 2015.

In Italia il Piano Nazionale Ripartizione Frequenze disciplina l'uso delle frequenze radio, indicando per ciascun servizio, nell'ambito delle singole bande di frequenza, l'autorità governativa preposta alla gestione delle frequenze, le principali utilizzazioni civili e la normativa internazionale ed europea di riferimento.



Divieto di modifica e obblighi del venditore del prodotto

Di particolare importanza è quanto disposto dal Dlgs. n. 259/03 che prevede che possono essere utilizzate soltanto apparecchiature regolarmente immesse sul mercato europeo ai sensi del D.Lgs.vo 269/01 (Marcatura CE, Dichiarazione di conformità alla Direttiva 99/05/CE, notifica di immissione sul mercato – a cura del fabbricante o responsabile – nei casi previsti), costruite secondo norme armonizzate o meno dall'Unione Europea, ma soprattutto esercite senza apporto di modifiche. La Decisione della Commissione Europea del 6 aprile 2000 ha introdotto l'obbligo per il fabbricante di avvertire l'utilizzatore (tramite il simbolo del punto esclamativo (!) – alert ) circa la presenza di restrizioni all'uso in taluni Stati membri della UE. Questa indicazione deve essere prevista, quando serve, sull'apparecchiatura e dovrà essere integrata con specifiche informazioni che il fabbricante, o il responsabile dell'immissione sul mercato, dovrà fornire all'utente. L'apporto di modifiche (da chiunque introdotte) genera apposite sanzioni pecuniarie, poiché fa decadere la conformità dell'apparecchiatura ai requisiti essenziali (unica eccezione i Radioamatori che possono modificare anche le apparecchiature acquistate e marcate CE limitatamente a quelle a loro destinate ed operanti nelle bande riservate all'attività radioamatoriale).



Sanzioni amministrative e ipotesi di reato

L'eventuale uso di una banda di frequenza riservata, implicherebbe sia l'abusivo utilizzo della stessa, con conseguenti sanzioni amministrative ed, eventualmente, nel caso di un'interferenza dannosa alla rete pubblica, specifiche ipotesi di reato. In relazione a tale ultimo aspetto, occorre tenere presente la definizione di "interferenza dannosa", contemplata nel D.Lgs. n. 259/2003, ai sensi del quale è da definirsi tale quell'interferenza che "pregiudica il funzionamento di un servizio di radionavigazione o di altri servizi di sicurezza o che deteriora gravemente, ostacola o interrompe ripetutamente un servizio di radiocomunicazione che opera conformemente alle normative internazionali, dell'Unione europea o nazionali applicabili".



Sanzioni amministrative

Come si diceva poc'anzi, a prescindere dall'interferenza dannosa, è prevista comunque l'irrogazione della sanzione amministrativa e la confisca delle apparecchiature nel caso si utilizzi una banda di frequenza senza autorizzazione. L'assenza di autorizzazione o il possesso di un'autorizzazione non adeguata comporta l'irrogazione di una sanzione pecuniaria che va dai 1.000,00 Euro ai 10.000,00 Euro e la sospensione dell'attività, ai sensi del D.Lgs.vo 259/03 art. 102 (attività private) ai sensi del quale "1. Chiunque installa od esercisce una rete di comunicazione elettronica ad uso privato, senza aver ottenuto il diritto d'uso della frequenza da utilizzare, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000,00 a 10.000,00 euro. 2. Chiunque installa od esercisce una rete di comunicazione elettronica ad uso privato, senza aver conseguito l'autorizzazione generale, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 300,00 a 3.000,00 euro. 3. Il trasgressore è tenuto, in ogni caso, al pagamento di una somma pari ai contributi di cui all'articolo 116, commisurati al periodo di esercizio abusivo accertato e comunque per un periodo non inferiore all'anno. (..) 7. Indipendentemente dai provvedimenti assunti dall'autorità giudiziaria, e fermo restando quanto disposto dai commi 1 e 2, il Ministero, ove il trasgressore non provveda a disattivare l'impianto ritenuto abusivo, può procedere direttamente, a spese del possessore, a suggellare, rimuovere o sequestrare l'impianto stesso (..)".



Ipotesi di reato

Nell'ambito della materia di cui si è trattato non sono generalmente presenti episodi che comportino denuncia alla Procura della Repubblica per il perseguimento di reati ad eccezione di quanto previsto dall'art. 97 del D.lgs n. 259/2003, ai sensi del quale: "1. Chiunque esplichi attività che rechi, in qualsiasi modo, danno ai servizi di comunicazione elettronica od alle opere ed agli oggetti ad essi inerenti è punito ai sensi dell'articolo 635, secondo comma, n. 3, del codice penale.[reato di danneggiamento, procedibile d'ufficio, che prevede la reclusione da tre mesi a tre anni] 2. Fermo restando quanto disposto dal comma 1, è vietato arrecare disturbi o causare interferenze ai servizi di comunicazione elettronica ed alle opere ad essi inerenti. Nei confronti dei trasgressori provvedono direttamente, in via amministrativa, gli ispettorati territoriali del Ministero. La violazione del divieto comporta l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 5.000,00 euro.". Appare inoltre aderente alla fattispecie contemplata dall'art. 97 del D.lgs. 259/03, l'applicazione dell'art. 635 quinquies c.p. introdotto dalla L. 18 marzo 2008 n. 48, ai sensi del quale è punita con la reclusione da uno a quatto anni la condotta di chi distrugge, danneggia o rende in tutto in parte inservibili sistemi informatici o telematici di pubblica utilità, o ne ostacola gravemente il funzionamento mediante l'introduzione o la trasmissione di dati, informazioni o programmi.




molto INTERESSANTE questo PDF sulle interferenze radio:


https://www.arpae.it/documenti/arparivista/pdf2008n4/MorettiAR4_08.pdf


73 de IW2BSF

in3eqa

Un aspetto non secondario è anche la condivisione di apparati, in particolare Motorola/Hytera, con servizi di emergenza. Ad esempio il modello DMR del veicolare Hytera è molto simile al modello TETRA:

MD785 DMR: https://amzn.to/3s66ZdF


MT680 TETRA:


Una persona non molto esperta potrebbe pensare che siano radio praticamente identiche... immaginate durante un ipotetico controllo stradale... E per altro diverse polizie locali, non potendo permettersi l'ingente costo di una propria rete TETRA (e non potendo condividere una rete TETRA pre-esistente), hanno migrato necessariamente in DMR.

Dino

CitazioneDivieto di modifica e obblighi del venditore del prodotto
Seee!! I venditori sono i primi a venderlo modificato in "versione export" ::)

CitazioneL'apporto di modifiche (da chiunque introdotte) genera apposite sanzioni pecuniarie, poiché fa decadere la conformità dell'apparecchiatura ai requisiti essenziali (unica eccezione i Radioamatori che possono modificare anche le apparecchiature acquistate e marcate CE limitatamente a quelle a loro destinate ed operanti nelle bande riservate all'attività radioamatoriale).
Questa mi piace :D

CitazioneL'assenza di autorizzazione o il possesso di un'autorizzazione non adeguata comporta l'irrogazione di una sanzione pecuniaria che va dai 1.000,00 Euro ai 10.000,00 Euro
Ammazza! çç37

CitazioneUn aspetto non secondario è anche la condivisione di apparati, in particolare Motorola/Hytera, con servizi di emergenza. Ad esempio il modello DMR del veicolare Hytera è molto simile al modello TETRA:
Certo che essere fermati dalle forze dell'ordine e farsi trovare con la stessa ricetrasmittente che usano loro chissà quali sospetti gli farebbe venire! C:-) çç20
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IW2BSF

Certo che essere fermati dalle forze dell'ordine e farsi trovare con la stessa ricetrasmittente che usano loro chissà quali sospetti gli farebbe venire!


vero...ci pensi ? ah ah  ;)

in3eqa

Citazione di: IW2BSF il Lun 22 Maggio, 14:03 2017
Certo che essere fermati dalle forze dell'ordine e farsi trovare con la stessa ricetrasmittente che usano loro chissà quali sospetti gli farebbe venire!


vero...ci pensi ? ah ah  ;)

Personalmente quando sono fuori casa, ho sempre con me il "fedelissimo" Motorola 4801. Fino ad ora a nessuno è interessato nulla, persino quando l'ho usato in aeroporto. Per altro alcuni di questi apparati consentono di inserire una immagine bitmap all'accensione... Io ho il logo TLC dell'associazione croce rossa. Ma potrei inserire qualunque altro logo/immagine... E anche i canali possono essere denominati come si preferisce, dal momento che non viene mostrata la frequenza d'uso.

Dino

In fondo i veri problemi e i pericoli sono altrove C:-)
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Collins

Leggo nell'articolo: I radioamatori con i loro baracchini creano i buchi neri! Questa scoperta è questa frase è da premio nobel per la scienza e per la letteratura çç45
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Dino

Si bravissimo e preparatissimo il giornalista che ha scritto l'articolo, si capisce che è uno che ha studiato tanto! çç42 :)
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in3eqa

Citazione di: Collins il Dom 28 Maggio, 09:01 2017
Leggo nell'articolo: I radioamatori con i loro baracchini creano i buchi neri! Questa scoperta è questa frase è da premio nobel per la scienza e per la letteratura çç45

Beh il sig. Agnessi, redattore di quanto menzionato, ha scritto di riscontrare una "sorta di buco nero elettromagnetico". Non esattamente il medesimo significato di "i radioamatori con i loro baracchini creano i buchi neri". Comunque è indubbio che l'approssimazione nelle conoscenze tecnico-normative porta a redigere brani con informazioni estremamente inesatte e fuorvianti.

Collins

Era un goliardico sintetizzare di quello che era scritto e non solo riguardante "i buchi neri", comunque consiglio al sig. Agnessi e affini di evitare di scrivere cose di qui non si sanno, non fanno bene a nessuno a cominciare da loro stessi visto che finiscono poi per essere derisi o criticati per quello che scrivono, cosa che purtroppo succede tutti i santi giorni e su tutti i quotidiani indifferente dall'argomento trattato. Capisco che ogni riga e ogni articolo rappresenta un guadagno economico ma esistono anche i limiti e il buon senso, se uno le cose non le sa significa che sta facendo disinformazione e questo è un fatto grave sempre e comunque.
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Ercole

Meglio non parlare di quello che scrivono e dicono i giornalisti, opinioni assolutamente personali, articoli fuorvianti, errori di ogni genere e chi più ne ha più ne metta. Io mi sono abituato a ragionare con la mia testa e non a credere a tutto quello che scrivono, fate anche voi come me e il problema e bello che risolto, in alternativa si può sempre rimanere dei gran creduloni çç44
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