Ripetitori per rifrazione

Aperto da AlfaMike, Dom 18 Febbraio, 10:50 2018

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AlfaMike

Come alcuni di voi sapranno i collegamenti in Vhf non avvengono solo per onda diretta (simplex), ma frequentemente anche via ripetitore. Ieri testando due 10 elementi le avevo puntate fisse a nordest cioè verso la Corsica dal mio Qth che è Napoli. Ebbene la mia radio si inchioda su un segnale S-6 a 145.600 cioè sulla frequenza di uscita di un R0 che stando al puntamento delle antenne doveva essere l'R0 del Monte Circeo ma gli indicativi dei corrispondenti erano uno della Zona8 e l'altro della Zona7. Toh mi dico come fa un pugliese ad impegnare il Circeo? E' certamente possibile ma molto molto difficile.

Inserisco quindi il subtono 118.8 e l'R0 del Circeo mi risponde con la sua sintesi in Cw con una coda che supera quella del segnale dell'altro R0 che sto ricevendo. Uno dei due Om in Qso fa poi riferimento al ripetitore che stanno impegnando, si tratta dell'R0 del Monte Pierfaone in Basilicata situato esattamente alle spalle delle mie antenne e ad un Qrb di circa 140 Km.

Domanda: come fa un segnale ad arrivare così bene con le antenne puntate nella direzione opposta? Risposta: è un segnale che giunge per rifrazione (il segnale parte dalla fonte radio, si riflette su una superficie presumibilmente su un rilievo montuoso come una collina e torna indietro). Inserisco il subtono corretto (110.9) e faccio chiamata e toh, ecco che uno dei due Om dice: ecco, abbiamo anche la città di Napoli! Preciso che non ho avuto un rapporto di transito splendido (passavo frusciato) ma passavo e ciò conferma che i Qso per rifrazione sono ampiamente possibili, logicamente non soltanto via ripetitore.

Altro riferimento va fatto certamente alle antenne. Questo ripetitore sulla Comet Gp9 arriva con un segnalino di S1 e non risulta chiaramente impegnabile anche a massima potenza. Va da se che lavorando con due yagi accoppiate queste sono alimentate con uno splitter cioè un divisore che ne divide anche la potenza, ergo se l'uscita della radio è 20 watt ad ogni antenna ne giungeranno 10 (meno le perdite d'inserzione), ma di fatto a minor potenza corrisponderà un maggior guadagno e quindi una maggior ERP cioè quella potenza effettivamente irradiata corrispondente al prodotto tra potenza per guadagno d'antenna meno le perdite complessive.
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Igor

Ciao. A volte le onde radio fanno dei strani percorsi anche oltre l'immaginabile, a volte penso che sarebbe interessante se si potessero anche vedere, in questo modo capiremmo ad occhio il loro comportamento e non ci sarebbe più nulla di misterioso oltre al fatto che sarebbe più facile costruirle visto che si VEDREBBE come funzionano.

Certo però che 140 km con l'antenna puntata dalla direzione opposta mi sembrano troppi! Quasi mi viene il dubbio che è messa al contrario! ;D
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AlfaMike

Citazione di: Igor il Dom 18 Febbraio, 12:04 2018
Certo però che 140 km con l'antenna puntata dalla direzione opposta mi sembrano troppi! Quasi mi viene il dubbio che è messa al contrario! ;D
In realtà se ci rifletti io non ho percorso 140 km ma solo quelli che mi separano dal rilievo montuoso dove avviene la rifrazione. Essendo puntato a nordest presumibilmente qualcosa nelle vicinanze tipo Massiccio del Matese o promontorio del Camaldoli ergo una distanza non superiore alla cinquantina di km. Di fatto è solo merito del ripetitore se riesce a sfruttare una rifrazione. Non appena monterò il rotore farò delle prove anche nella direzione esatta ma non è detto che vada peggio poiché le onde radio (queste sconosciute!), a volte fanno un po come gli pare.

Di fatto conosciamo bene le metodologie con cui le Vhf si propagano, si riflettono, rimbalzano, deviano, si attenuano etc. dando luogo a collegamenti talvolta inaspettati ma comunque prevedibili poiché se qualcosa accade c'è sempre una spiegazione logica.

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Paulin

Di fatto la montagna fa per così dire da ripetitore quindi direi che è tutto nella norma, il problema della rifrazione però è che spesso restituisce segnali distorti anche in modo molto marcato fino a rendere la modulazione perfino quasi incomprensibile, io ne so qualcosa perché faccio spesso dei QSO con alcuni amici che abitano sotto le montagne e l'effetto è veramente fastidioso.
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AlfaMike

Citazione di: Paulin il Dom 18 Febbraio, 15:17 2018
Di fatto la montagna fa per così dire da ripetitore quindi direi che è tutto nella norma, il problema della rifrazione però è che spesso restituisce segnali distorti anche in modo molto marcato fino a rendere la modulazione perfino quasi incomprensibile, io ne so qualcosa perché faccio spesso dei QSO con alcuni amici che abitano sotto le montagne e l'effetto è veramente fastidioso.
Quanto descrivi più che una -rifrazione- potrebbe essere dovuto a una -diffrazione- dove l'onda radio anzicchè essere riflessa dalla montagna ne supera la cresta dando luogo ad un segnale caratterizzato spesso da evanescenza.

Di fatto sono tutti fenomeni molto variabili, dipendono infatti da molti fattori tra cui l'umidità dell'aria, la conduttività del terreno e degli ostacoli che incontrano, la % di propagazione (se presente), la potenza e le antenne impiegate etc. insomma tante variabili.

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Paulin

Le variabili sono appunto molte e non sempre è facile identificarle, ad esempio nel mio caso, io sono in pianura e gli altri corrispondenti con le montagne alla loro spalle e il fenomeno della distorsione è presente nella maggior parte dei casi, a volte e appena accennato ma spesso è talmente forte da capire a fatica quello che dicono a conferma che le varianti sono tante.

Come ha detto Igor, se le onde radio si potessero vedere si capirebbe il fenomeno più guardandolo che ascoltandolo e probabilmente vedremmo le onde radio come una trottola impazzita che sbatte e rimbalza ovunque :D
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AlfaMike

Indubbiamente le Vhf danno il meglio di se in campo libero, meglio ancora con antenne direttive. Certamente potendo vedere le onde radio sarebbe il massimo per analizzare ogni singola situazione. Di fatto non so se ciò è possibile e se è mai stato fatto ma almeno per quanto mi riguarda avere sempre quel pizzico di dubbio, quel no sapere esattamente cosa e come sta accadendo, mi rendono le Vhf sempre più affascinanti. Ho iniziato anni fa con le Vhf e dopo anni sono ritornato alle Vhf proprio per questo motivo.

Certamente disponendo di sistemi direzionali (yagi) si possono maggiormente sfruttare questi strani fenomeni (un'onda radio potrà beneficiare maggiormente di un flusso direttivo rispetto ad uno omnidirezionale), ma logicamente ciò rappresenta la necessità di fare puntamenti continui e può piacere come non piacere. Ritengo comunque che ogni estimatore dei 2 metri dovrebbe sperimentare le differenze tra direttive e omnidirezionali, anche direttive da pochi elementi, anche girate a mano, per comprendere le differenze e le potenzialità che queste onde radio offrono.

Il sol fatto di riuscire a collegare un corrispondente o un ripetitore che sulla verticale nemmeno arrivavano apre certamente un mondo di segnali inaspettati che specie in propagazione possono essere fonte di grandi soddisfazione.

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Paulin

Quello di arrivare il più lontano possibile con l'uso di direttive è certamente l'aspetto principale ma purtroppo non sono alla portata di tutti e non mi riferisco ai prezzi, tenerla in mano va bene per fare delle prove ma per poterla sfruttare serve un rotore con tutto quel che ne deriva non tanto in termini economici ma di installazione e difatti sono molti di meno gli om che ce le hanno rispetto a chi usa una semplice verticale che non richiede di essere "manovrata"  :)

Comunque secondo me, antenne a parte, la maggior parte di chi frequenta le V/UHF considera queste banda in modo errato ritenendole adatte prevalentemente con l'uso di ripetitori e non si rendono conto di quante sorprese offrano, in SSB poi non c'è mai nessuno se  non in occasioni di contest o attivazioni e questo è un vero peccato, se abbiniamo poi una direttiva e la SSB si riescono a fare veri propri miracoli anche senza fenomeni propagativi.
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AlfaMike

Purtroppo le Vhf sono -molto- sottovalutate e non capisco come mai negli ultimi anni abbiano perso interesse. Se è vero che per girare una 10 elementi occorrono rotore e spazio per muoverla non è che per installare una G5rv o un paio di dipoli di spazio non ne occorra. Io in 2 metri (Fm non Ssb) l'anno scorso ho collegato in simplex la Sardegna, l'anno prima la Corsica e spero di fare anche nella Tunisia che mi manca in 2 metri mentre via ripetitore sull'R7 di Valderice che da me dista ben 380 Km in propagazione ci siamo trovati a fare Qso con ben 6 regioni insieme (Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia) così come in portatile ho fatto una miriade di collegamenti e senza attrezzature fantasmagoriche.

Per carità le Hf sono bellissime, c'è gente in gamba, si collega il mondo ma le Vhf non sono da meno, poi degustibus ma se non si frequenta una banda perché altri non ci vanno quella banda diventerà deserta. Io al contrario spesso passo anche 1 ora ad ascoltare il nulla ma poi qualcuno spunta fuori oppure sono io stesso a chiamare e qualcuno mi risponde. Spero che soprattutto i più giovani riscoprano il fascino delle Vhf, bande senza infamia e senza lode ma con bassissimo rapporto segnale/rumore dove se c'è un po di propagazione (peraltro la tropo si fa spesso presente anche in inverno), si possono avere belle soddisfazioni. Certo non collegherai mai gli Usa o il Giappone se non via EME o via Satellite ma la distanza non è l'unica componente a far bello un Qso/Dx.

Un cordiale 73 e buona radio a tutti.

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Paulin

Condivido pienamente e senza dimenticare la UHF seppur con difficoltà maggiori. 73 çç53
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