Ricordate i mitici cataloghi della MARCUCCI ?

[IW2BSF]

Ne ho trovato proprio uno altro giorno con in catalogo il primo portatile

ICOM con display IC-02 e che poi ho posseduto !



chi se li ricorda e' vecchietto come me.... hi hi  []


73 de IW2BSF   Rudy

[user]

Ciao Rudy, eccome si leggevano e rileggevano per un anno intero, facevano parte della stazione radio, per molti erano in vangelo delle radio e degli accessori, si custodivano  per anni.
Certamente solo i più stagionati oggi se li ricordano e magari li conservano.
Un saluto a tutti.

[IW2BSF]

ESATTOOOO  !!!  bei tempi...ciao caro 73  :-)

[user]

ESATTOOOO  !!!  bei tempi...ciao caro 73  :-)

Ne conservo ancora molti di essi anni 80/90 nel garage dei miei poichè la avevo un piccolo laboratorio che è rimasto così come una scatola del tempo.
Se ricordo bene dovrei avere delle annate dove la Marcucci vendeva anche gli Yaesu credo anni 78/79 anche perchè il mio primo vero HF fu Lo Yaesu FT-101ZD mkII anno 1979 venduto in Italia tramite la Marcucci.
In quei tempi i cataloghi Marcucci erano tanti RTX Civili, RTX HF accessori e CB, Componentistica ecc.
Che anni, però nota dolente ma che prezzi di listino pazzeschi per quei tempi.

[Ercole]

Io ne ho un scatolone pieno e non solo quelli della Marcucci e li conservo tutti gelosamente, ho anche quello che è stato postato tu. Mentre gli altri li buttavano io me li tenevo perché sapevo che un giorno avrebbero avuto per me un valore particolare.

[Urbano]

Leggere il catalogo Marcucci era come andare a cercare in internet oggi, ogni volta che me ne arrivava uno era una festa e mi leggevo tutto pagina per pagina. A quei tempi non c'era internet e un catalogo come quelli della Marcucci erano doni piovuti dal cielo.

[IW2BSF]

mentre gli americani hanno ancora mega catalogoni con radio  a botte di 3.000 o 10.000 euro, hi hi


vedi un esempio qui:

[Urbano]

Ci sono anche da noi. Diverse aziende hanno ancora i loro cataloghi su carta, magari non belli come quelli americani e stampati su orribile carta riciclata ma ci sono.

[Kiulcis]

Anche io li conservo con nostalgia. Vi ricordate i Sommerkam?

[Ercole]

Come dimenticarseli, ancora oggi sono molto ricercati. I Sommerkamp erano gli Yaesu assemblati in Svizzera e rivenduti come Sommerkamp per bypassare i dazi al Giappone che c'erano in quegli anni.

[IW2BSF]

esatto.... sti svizzeri , hi hi 

[user]

Come dimenticarseli, ancora oggi sono molto ricercati. I Sommerkamp erano gli Yaesu assemblati in Svizzera e rivenduti come Sommerkamp per bypassare i dazi al Giappone che c'erano in quegli anni.

Salve, mi permetto di dire a ragione storica  che non veniva effettuato nessun assembleggio in Svizzera, gli apparati ricevevano soltanto il serial number sommerkamp e il marchio sul frontale, gli apparati erano completi fin dall'origine e non era un problema di dogana ma di contingentamento ovvero di quantità  di pezzi ogni mese non potevano entrare ufficialmente in Italia non oltre un certo numero di pezzi e per aggirare la limitazione inventario il marchio sommerkamp, la dogana si pagava lo stesso sia dal Giappone che dalla Svizzera.
Saluti

[Urbano]

Più precisamente gli apparecchi arrivavano senza la mascherina frontale che veniva invece montata successivamente ma non è dato a sapersi se queste era prodotte in Svizzera o se arrivavano separatamente.

[user]

Più precisamente gli apparecchi arrivavano senza la mascherina frontale che veniva invece montata successivamente ma non è dato a sapersi se queste era prodotte in Svizzera o se arrivavano separatamente.

l

Ciao Urbano, propio così un piccolo esempio di Fabrica cacciavite, e sempre per onor di storia a giudicare dalla manifattura le mascherine come i loghi erano Japponesi.
Tornando ai cataloghi erano gradevoli e ci facevano sognare a quei tempi.
Saluti.

[Urbano]

L'importante è che alla fine la Yaesu riusciva a vendere i loro prodotti anche se marchiati diversamente, insomma come dice il detto: fatta la legge trovato l'inganno.

Mi chiedevo invece cosa avrà fatto la Icom in quel periodo!

[Ercole]

La Icom avrà evidentemente rispettato le regole o avrà usato altri strattagemmi che non verremmo mai a sapere.

[Carlos]

Il cataloghi della marcucci era famosi anche per i prezzi esagerati, ancora oggi se si fa un confronto lira/euro e il costo vita attuale si leggono dei prezzi che risultano superiori ad oggi nonostante trent'anni di distanza.

[user]

Mi chiedevo invece cosa avrà fatto la Icom in quel periodo!

Ciao Urbano, sempre per la storia.
La yaesu a quei tempi era leader incontrastata la Icom era una outsider in ascesa, l'accordo di esclusività con il distributore italiano di quel periodo "marcucci" portò alla esclusività di tale marchio tantè che dovettero lasciare yaesu in mano ad altri competitor certamente per quei tempi questi ultimi non erano al'altezza di marcucci.
Poi cè da dire che come tutte le aziende che si impegnano la Icom riuscì a sfondare nel mercato mondiale affermandosi come leader attuale scalzando mostri come Yaesu e poi Kenwood.
La yaesu pagò a caro prezzo le varie vicessitudini aziendali e commerciali e tecniche, ci fu un periodo che era quasi morta, la Kenwood da leader incontrastata deli anni 80/90 si è smagrita e ora orbita sotto icom.
Che dire corsi e ricorsi della storia, ma tanto oggi la musica sta cambiando e probabilmente si rimescoleranno le carte (cosi pare) vedasi l'attacco sferrato dei prezzi + abbordabili + condito con buona tecnologia, come dire l'attuale leader si deve guardare bene.
Un saluto a Tutti.

[Urbano]

Si è vero non avevo considerato che a quei tempi il mercato era diverso rispetto ad oggi, adesso poi che i cinesi si stanno lentamente facendo avanti, almeno per le V-UHF, chissà cosa accadrà in futuro, per ora la Yaesu è stata costretta ad abbassare i prezzi a causa della concorrenza cinese e adesso vedremmo cosa succederà più avanti anche per le apparecchiature HF, al momento la qualità cinese è lontana anni luce ma tutto è possibile.

Il mercato generale è in gran fermento sul settore ham radio e questo è un ottimo segnale perché dimostra che c'è molto interesse su questo settore.

Carlos, confermo per i prezzi stellari dei cataloghi Marcucci, magari se tenevano i prezzi più bassi la Marcucci non avrebbe chiuso i battenti come è accaduto se non erro l'anno scorso. 

[Carlos]

Carlos, confermo per i prezzi stellari dei cataloghi Marcucci, magari se tenevano i prezzi più bassi la Marcucci non avrebbe chiuso i battenti come è accaduto se non erro l'anno scorso.

Sarà proprio per questa che recentemente la Marcucci ha chiuso i battenti. Peccato però per la fine di un catalogo che ha fatto epoca.