Control Box Yaesu

[Gianluca Spilari (IU4LDT)]

Ciao a tutti..
spero di postare nella sezione corretta..
i vari control box che produce yaesu sono per voi compatibili uno con l altro ?
es. se io avessi un rotore yaesu https://amzn.to/3BXCT1l g600rc potrei sostituir il control box montando uno yaesu g450c? 
vi ringrazio in anticipo per le risposte
73 da iu4ldt

[user]

Ciao Gianluca, non conosco i G600 ma credo di si.
Io ho modificato il G400/G450 e nel G250 ora non più prodotto ho messo il control box del Kempro KR400  dove c'è lo strumento analogico di lettura feedback di dove si trova l'antenna.
per accertati della modifica devi conoscere la tensione di alimentazione del motore del rotore e la resistenza del potenziometro a filo, tramite lo schema, se sono compatibili anche con qualche piccola modifica il gioco è fatto.
Dimenticavo la yaesu per i modelli base utilizza gli stessi pezzi, solo da poco ha cambiato la meccanica ma sono essenzialmente sempre uguali e molte parti sono intercambiabili tra di loro.
Ma devi anche sapere che questi rotori sono sprovvisti di freno elettro-meccanico sfruttano il freno motore del riduttore di giri, il risultato è che nelle zone ventose se non calcoli lo sforzo e il logorio indotto dal vento la corona della campana battendo sul'ingranaggio della cascata  prima o poi consumerà e sfalderà i denti della corona a quel punto và a palli.......no.
La corona non è più disponibile in rete come ricambio.
Buon lavoro

[NANO]

Fai attenzione poiche' il G650rc ha un potenziometro calettato nel rotore a 2 fili mentre il G450c lo ha a 3 fili quindi non credo si possa usare lo stesso controller.

[user]

Ciao a tutti..
spero di postare nella sezione corretta..
i vari control box che produce yaesu sono per voi compatibili uno con l altro ?
es. se io avessi un rotore yaesu g600rc potrei sostituir il control box montando uno yaesu g450c? 
vi ringrazio in anticipo per le risposte
73 da iu4ldt

Ciao Gianluca,
mi sono preso la briga di verifiacre i due schemi visto che come ti avevo scritto non conosco il G-600rc.
Ricordavo bene, sono compatibili, entrambi i controlbox dei Rotori, questi posso utilizzare i controlbox serie RC con lancetta a motore con rotazione di 365° oppure la versione C con lo strumento analogico, logicamente se utilizzi la versione controlbox rc non usi il connettore 1, se utilizzi la versione c utilizzi anche il connettore 1 a cui è riservato.
Basta verificare gli schemi e sono chiari, del resto la Kempro, Yaesu; Daywa e chi più ne ha marchi e piu ne metta non poteva costruire un dispositivo per singolo rotore ma evidentemente si tratta di un sistema modulare parzialmente intercambiabile l'uno con l'altro.
Saluti e buon lavoro.

[NANO]

Scusate ma non sono molto convinto, allego gli schemi di entrambe i rotori con il relativo control box. Il G600RC ha un potenziometro da 500OHm con solo due fili collegati  sia nel rotore che nell'unita' di controllo che muove l'indice della posizione polare. Viceversa nel G450C il potenziometro ha 3 fili collegati. La posizione viene rilevata dal potenziometro calettato sull'albero delrotore. Se il potenziometro e' alimentato direttamente su un capo e l'altro va a massa, il centrale fornisce un rapporto gradi/tensione esattamente lineare e cioe' a 180 gradi di rotazione leggero' esattamente la meta' con cui viene alimentato il potenziometro. Viceversa se si alimenta un potenziometro attraverso un partitore resistivo fisso sul centrale e l'altro capo a massa, il rapporto gradi /tensione sara' antilogaritmico e cioe' a 180 gradi non avro' una lettura della meta' tensione ma maggiore. Ecco perche' non penso che i due controller possano essere scambiati tra loro ottenendo lo stesso le stesse indicazioni. Avevo ed ho ancora un CDE-AR40  che ha il potenziometro con solo due fili collegati. Se qualcuno di ricorda un CQ Elettronica di Aprile 1992 dove ho pubblicato la realizzazione di un control box digitale  per tale rotore, l'unico modo per ottenere un comportameto lineare tra posizione e tensione letta e' stato quello di alimentare con una corrente costante di 3.6mA il potenziometro, che in questo caso era da 1000 OHm,in modo da ottenere una funzione di trasferimeto gradi -> tensione lineare.
Grazie per l'attenzione.
73'

[user]

Ciao Franco, qualche problema di linearità nella lettura con la versione R esiste ma sta intorno a pochi gradi, in linea generale sipuo diminuire ritoccando i potenziometri interni, tuttavia per le antenne che abbiamo pochi gradi non ci penalizzano.
Tolto ciò  il produttore vende con un marchio diverso Yaesu Kempro lo stesso identico prodotto, nel caso di Yaesu i control box finiscono per RC, nel caso di Kempro R con lettura a lancetta e scala a 160 gradi, ma il rotore è identico per entrambi, stesso potenziometro a filo da 500 ohm.
Possono essere utilizzati con lo stesso rotore i due control box, uno utilizza un filo in più e l'altro, io non ho trovato difficoltà a farli funzionare anzi non ho fatto propio nulla.
Nella foto che allego  ci sono due control box,  un G-400RC che alimenta un rotore yaesu G-600 e un control box Kempro G-400R che alimenta tramite modifica semplice uno Yaesu  G-250 che internamente usa un potenziometro da 200 ohm, chi conosce questo rotore sa che il suo control box non prevede affatto queste unità eppure funziona.
Mi sorge qualche dubbio per le nuove produzioni per intenderci quelle con lo spinotto, quelle che io ho sempre utilizzato hanno la classica pacchetto con le viti.

[NANO]

Anche io ho un G400RC  e la posizione viene prelevata dal centrale di un potenziometro a filo alimentato a tensione costante e con la regolazione di due fine corsa in CW e CCW. Diverso e' lo schema del G600RC che utilizza solo due dei tre fili del potenziometro https://amzn.to/42cz0k3 dello stesso valore. All'interno del control box c'e' un comparatore a finestra che legge la tensione, ma esistono almeno altre tre rgolazionidi cui due sono per la compensazione. Credo che sia stato fatto cosi' per risparmiare un filo. Ora se non sono previste queste regolazioni dubito che si possa ottenere il medesimo funzionamento utilizzando i due control box. Il G250 utilizza ancora una volta un potenziometro con i tre capi collegati la cui tensione centrale  viene comparata da un op con la regolazione sui due pin di ingresso dei due fine corsa CW e CCW. da notare che la tensione letta non raggiunge mai lo 0V ma rimane sollevata grazie alla polarizzazione che viene data al potenziometro. Soluzione intelligente in quanto aumenta la immunita' ai disturbi sulla massa e la regolazione per quell'angolo di rotazione e' piu' precisa.
Se tu dici che funziona lo stesso non vedo perche' non crederti d'altro canto le differenze ci sono e non sono di poco conto. Le vie del Signore sono infinite
Grazie per la pazienza nel leggermi.
Franco

[user]

Ciao Franco, il tuo intervento tecnico è formidabile e personalmente non ho nulla da commentare perché lo trovo ineccepibile.
Tuttavia come ho scritto propio io mi trovo in queste condizioni e devo dire che funzionano entrambi gli ibridi.
Gli errori di lettura piu marcati nonostante la compensazione sono nel G250/kr400R, ma sarò ripetitivo a mio parere è irrilevantè,  in termini pratici quando individui un segnale proveniente ad esempio a 45° segnale che puoi ripuntare nel tempo e sempre nello stesso posto, e ad esempio la lettura reale fosse 39/40° reale questo errore non comporterà certo un problema per lo sperimentatore (opinione personale).
Le vie del signore sono infinite? Sono d'accordo con Te anzi non ho dubbi,  ma io preferisco scrivere la seguente;  eppur si muove lo strano ibrido e abbastanza bene tutto sommato.
Un saluto cordiale.
Alfredo

[NANO]

Io, purtroppo, per la mia forma mentis, sono abituato che quello che ho deve funzionare come da specifiche. Mi spiego meglio. Due anni fa' ho rifatto il controller per l'AR40 dell'articolo apparso su CQ e questa volta ho usato un microcontrollore https://amzn.to/3oDuAov e un display LCD. Nel vecchio articolo misuravo la tensione con un voltmetro composto da un CA3161 e CA3262.Erano modulini gia' fatti a quel tempo, adesso si possono trovare gli stessi ma conun micro che li gestisce. In ogni caso, questa volta non ho alimentato il potenziometro a corrente costante ma attraverso un partitore da 1K. Pertanto come ti avevo gia' scritto la tensione che si legge ha una curva in tutta la rotazione polare che e' un arco con andamento antilogaritmico. Per risolvere il problema e cioe' linearizzare la risposta ho usato un foglio di calcolo dove ho posizionato i 4 punti : 0,90,180,360 gradi e li ho messi in relazione con la tensione letta che ovviamente non era lineare. Dopo di che ho graficato, sempre con il foglio di calcolo, ed ho ricavato l'andamento visualizzandolo. Successivamente ho richiesto al foglio di calcolo di fornirmi la formula per linearizzare la curva e cosi' ho ricavato una formula che riceveva in ingresso la tensione "non corretta" e forniva in uscita quella corretta per l'angolo in esame. Ho implementato la formula nel FW del micro e cosi' senza usare circuiti lineari che iniettassero una corrente costante, che tra l'altro dovrebbero sempre essere ritarati di volta in volta, ho ottenuto un controllo con la risoiuzione di +/- 1-2 gradi in quanto durante la rotazione, avendo digitalizzato sia la posizione attuale che quella finale , ho introdotto una rampa di accelerazione e decelerazione con una banda morta finale per evitare il pendoalamento una volta raggiunta la posizione finale. Questo pendolamento dipende da carico torsionale sull'albero del rotore perche' l'AR40 non ha il freno con blocco meccanico. Se l'antenna montata e' molto grande il momento torsionale aumenta in funzione dell'inerzia. Per evitare questo, una volta raggiunta la posizione il controllo esegue due,max 3 aggiustamenti avanti/indietro fino a che si stabilizza il sistema e poi introduce un dead range di 1/2 gradi entro i quali non comanda piu' il motore.
Ti allego un documento che contiene tutte le considerazioni appena fatte e coni calcoli matematici, lo schema e la realizzazione. Ho dovuto suddividerlo in due documenti .doc e tre immagini .jpg.
73

[NANO]

terza  parte

[NANO]

quarta parte

[NANO]

quinta parte