Curiosità apparati TETRA

Aperto da ObaOba97, Gio 11 Luglio, 22:58 2019

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"In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei" (Disclaimer)

ObaOba97

Buonasera a tutti e scusate il disturbo, ma vorrei chiedervi un grosso dubbio gentilmente..come funzionano gli apparati radio (es. Puma T3/T4 ecc..), nel senso il funzionamento della loro comunicazione è come quella di un normale smartphone che quando chiama(si aggancia alla cella ) ? Ed inoltre ad esempio gli apparati delle forze dell'ordine (veicolari), anche quelli per caso si connettono alla celle ?
Grazie..

Lucas

Buona giornata a te ObaOba97.

Bisogna specificare che una ricetrasmittente è una cosa mentre uno smartphone/cellullare un'altra e l'uso che se ne fa è totalmente diverso, inoltre le ricetrasmittenti funzionano quasi sempre in simplex, ovvero c'è sempre la presenza del pulsante di trasmissione PTT che appunto serve per commutare dalla ricezione alla trasmissione proprio perché non in grado di operare contemporaneamente o comunque non come funzionamento di default.

Inoltre le ricetrasmittenti funzionano radio-radio, cioè non hanno per forza bisogno di ponti ripetitori, le celle telefoniche invece non c'entrano nulla. I ripetitori o le reti di ripetitori sono comunque fondamentali altrimenti la portata sarebbe fortemente limitata, diciamo che i ripetitori sono quello che per i cellulari sono le celle telefoniche tanto per capirci senza le quali le comunicazioni si svolgerebbero solo a livello locale.

Ci sono poi funzioni in un certo senso comuni ai telefoni come ad esempio la possibilità di inviare brevi messaggi di testo o altre cose di questo tipo ma in linea di massima le radio ad uso professionale come appunto le puma integrano funzionalità tipiche per le attività di gruppo come le chiamate selettive, quelle per i gruppi, le emergenze ecc, tutte cose che nei normali telefoni non esisto in quanto non avrebbero alcun senso, esistono poi anche ricetrasmittenti con telefono integrato, anzi veri e propri smartphone ma il concetto non cambia, ad ogni modo ti allego di esempio una guida del Puma T3 che come vedi, pur essendo anche analogico e non tetra, e ben diverso dall'uso di uno smartphone. https://amzn.to/3P7sLYC

Non so il motivo della tua domanda e nemmeno se l'ho capita bene, cosa utile da sapere per poterti dare delle risposte più mirate. Se la tua domanda era semplicemente se l'uso delle Puma è uguale a quello di uno smartphone allora la risposta è semplicemente no.
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Ken

Ciao. Se con il termine "celle" intendi quelle dei cellullari allora queste non centrano nulla. Se la comunicazione avviene in un canale simplex significa che le radio comunicano direttamente senza alcuna infrastruttura a supporto, naturalmente per le comunicazioni a media e lunga distanza si utilizzano invece dei ponti radio, questi sono posizionati in luoghi strategici e generalmente molto alti, spesso in montagna a diversi km di altezza, ciò permette di aumentare la copertura del segnale in maniera molto considerevole.

Devo dire però che sei stato troppo sintetico nel porre la domanda che tra l'altro non risulta del tutto chiara anche perché parecchio scolastica forse dovuta al fatto che non sei pratico della materia!
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ObaOba97

Sì, scusate se ho formulato malamente la domanda, ma come forse avete ben capito, non sono un esperto nelle telecomunicazioni..comunque la mia domanda era, come fa un Puma ad interagire con altri Puma ? Ci sono delle antenne apposite per loro ? Più che altro pensavo che come con i cellulari, anche loro avessero delle celle..e quindi più che altro volevo capire come fanno ad interagire fra loro..e scusate ancora la mia ignoranza in tale campo

Ken

Citazionela mia domanda era, come fa un Puma ad interagire con altri Puma ?
Le Puma sono ricetrasmittenti come tutte le altre e comunicano in diretta come qualsiasi altra ricetrasmittente, come detto però, chiaramente i servizi che le usano, vigili del fuoco, ambulanze ecc si appoggiano ad uno o più ripetitori o trasponder che appunto creano una rete radio, tutto qua.

CitazionePiù che altro pensavo che come con i cellulari, anche loro avessero delle celle
In un certo senso in questo caso le celle in questione sono i ponti ripetitori.

Non è comunque una questione di ricetrasmittenti, le funzionalità sono comuni, quel che fa la differenza è l'infrastruttura che ci sta dietro che può essere un singolo ripetitore radio o una rete di ripetitori dislocati anche a livello nazionale, ci sono poi anche reti di ripetitori più complesse comunicanti tra loro tramite connessione internet che garantiscono una copertura potenzialmente in qualsiasi parte del mondo.
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GianlucaB

In realtà quando si parla di tetra, si parla di una infrastruttura complessa, dove la radio vera e propria è solo una parte di tutta la struttura.



In pratica si parla di rete tetra, e le radio tetra per poter funzionare al 100% delle loro potenzialità devono potersi collegare ad un rete tetra.
Non sono esperto di tetra, ma da quello che leggo in giro, tale rete dovrebbe essere costituita da ponti radio dislocati sul territorio, in grado di instradare le comunicazioni su una rete tetra fissa, credo un qualcosa di simile ad echolink.
Ovviamente le comunicazioni avvengono in digitale, ma non solo comunicazioni, un terminale tetra evoluto, può ricevere anche messaggi di testo, inviare posizione gps, acquisire ed inviare immagini, o anche farsi collegare dalla centrale su una linea telefonica, e ricevere una telefonata.

Un apparato tetra che riesce ad agganciare la rete tetra diventa un qualcosa di evoluto, sempre da quello che leggo dovrebbe essere possibile creare gruppi di apparati che possono comunicare tra di loro, anche se appartenenti a corpi diversi, esempio la centrale potrebbe mettere in comunicazione l'apprato de capo squadra dei vigili del fuoco, con l'apparato del medico della croce rossa, con magari anche l'apparto della polizia locale, in modo da poter comunicare tra di loro, e  gestire una emergenza come anche un semplice incidente d'auto ad esempio.

Il problema però è appunto questa rete Tetra, che in Italia alla fine salvo qualche ponte dislocato in qua e la, è ancora molto indietro, e forse è già anche tramontata. Il risultato è che un terminale tetra che non riesce ad agganciare una rete tetra, diventa un apparato radio uhf con 500mw o 1 W di potenza  praticamente un pmr o poco più.

La puma è un apparato tetra, o che comunque esiste anche la versione tetra, può fare tutto ciò che detto sopra se collegato alla infrastruttura tetra, purtroppo però a causa della mancanza di infrastrutture tetra, in Italia credo che al 90% venga utilizzato come semplice radio uhf, con il suo watt di potenza può essere utilizzato per le comunicazioni a corta distanza, ad esempio per comunicazioni di squadra.
Tuttavia però ad esempio i VVF hanno installato sul mezzo un apparato hf, in grado di comunicare con la centrale, tale apparato è dotato anche di transponder, quindi è in grado di mettere in comunicazione la puma in uhf con al centrale in hf, in pratica l'antenna e l'apparto installato sul mezzo dei vigili del fuoco fanno da ponte tra la puma in uhf  e la centrale in hf.

Esempio di come spendere i nostri soldi per acquistare terminali tetra da distribuire ai vari corpi, per poi utilizzare la sola parte uhf in analogico.

in3eqa

Mi permetto di informare, essendo stato presente a un convegno sulle TLC nel settore "mission critical" presso il politecnico di Milano, nel mese di aprile, che tutti i principali produttori lì presenti (Motorola Solutions, Airbus etc) hanno confermato l'interesse a fornire materiale e infrastrutture sia in TETRA che in DMR almeno fino al 2035.

GianlucaB

Oramai siamo alla frutta, qua da me i cc hanno giusto l'anno scorso rinnovato i loro mezzi radio, acquistando 200 nuovi apparati uhf analogici, quindi adesso per i prossimi 25 anni li rimarranno e da li non si schioderanno.
Il 118 ha fatto la nuova centrale unica, la maxi Centrale 118, e udite udite non utilizzano nessun tipo di apparato radio.
Ebbene si, sul tetto delle nuova centrale del 118 non svetta nessuna antenna, e anche sui tetti delle nuove ambulanze e auto-mediche non c'è nessuna antenna, in pratica dicono di riuscire a gestire tutto tramite rete telefonica e tablet. https://amzn.to/3nPkHjy
I vigili del fuoco se ne stanno li sulla loro frequenze oramai dallo scorso secolo, e non hanno nessuna intenzione di cambiarla.
La ps non sò, ma a vedere dalle antenne sulle nuove volanti, temo che anche loro siano affezionati alla vecchia frequenza in vhf.
Veniamo alla protezione civile, l'unica antenna presente sopra alla sede operativa, è una antenna con un pezzo di cavo penzolante visivamente collegato al nulla, in pratica durante le varie manifestazioni, utilizzano frequenze pmr ma rigorosamente utilizzando apparati baofeng radioamatoriali.

Forse questa Tetra funzionichhia nelle grandi città, per il resto neanche sanno cosa sia.

ALL MODE

Citazionequa da me i cc hanno giusto l'anno scorso rinnovato i loro mezzi radio, acquistando 200 nuovi apparati uhf analogici
Cose da matti, di questo passo compreranno pure 200 Commodore 64 https://amzn.to/3ywMN8f e 200 walkman a cassetta. ::) https://amzn.to/3O0KHTI
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GianlucaB

 La cosa che più mi scandalizza, è la nuova(2017) centrale del 118 che non utilizza apparati radio.
E in caso di calamità, (speriamo mai) dove le varie gsm 3g 4g non sono disponibili che faranno?


ALL MODE

Qui siamo all'assurdo, le ricetrasmittenti si usano proprio perché sono dei mezzi autonomi ed indipendenti che utilizzano una propria infrastruttura, affidarsi unicamente ai telefoni è da suicidio e in caso di calamità se ne accorgeranno, basta ad esempio un terremoto che le linee telefoniche non funzionano più per un bel po' poiché si intasano. Mi chiedo chi sia chi prende simili decisioni, sicuramente persone che non hanno idea di cosa servino le ricetrasmittenti, il loro ragionamento è limitato al fatto che tanto con il telefono ci si parla lo stesso.
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user

Citazione di: ALL MODE il Dom 14 Luglio, 14:17 2019
Qui siamo all'assurdo, le ricetrasmittenti si usano proprio perché sono dei mezzi autonomi ed indipendenti che utilizzano una propria infrastruttura, affidarsi unicamente ai telefoni è da suicidio e in caso di calamità se ne accorgeranno, basta ad esempio un terremoto che le linee telefoniche non funzionano più per un bel po' poiché si intasano. Mi chiedo chi sia chi prende simili decisioni, sicuramente persone che non hanno idea di cosa servino le ricetrasmittenti, il loro ragionamento è limitato al fatto che tanto con il telefono ci si parla lo stesso.

Se le cose stanno così  se ci dovesse essere una grave e seria emergenza tutto andrebbe a catafascio, come è possibile che dal passato non abbiamo imparato nulla?
Burocrati e mercanti sempre e solo loro, oggi di certo risparmiano con la rete cellulare ma se e dico se avviene una catastrofe ci si attacca al tram, che figuraccia di me-r-da che facciamo nei confronti degli altri paesi e dei cittadini ignari.
Povera Italia.
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in3eqa

Citazione di: GianlucaB il Sab 13 Luglio, 16:20 2019
Oramai siamo alla frutta, qua da me i cc hanno giusto l'anno scorso rinnovato i loro mezzi radio, acquistando 200 nuovi apparati uhf analogici, quindi adesso per i prossimi 25 anni li rimarranno e da li non si schioderanno.
Il 118 ha fatto la nuova centrale unica, la maxi Centrale 118, e udite udite non utilizzano nessun tipo di apparato radio.
Ebbene si, sul tetto delle nuova centrale del 118 non svetta nessuna antenna, e anche sui tetti delle nuove ambulanze e auto-mediche non c'è nessuna antenna, in pratica dicono di riuscire a gestire tutto tramite rete telefonica e tablet.
I vigili del fuoco se ne stanno li sulla loro frequenze oramai dallo scorso secolo, e non hanno nessuna intenzione di cambiarla.
La ps non sò, ma a vedere dalle antenne sulle nuove volanti, temo che anche loro siano affezionati alla vecchia frequenza in vhf.
Veniamo alla protezione civile, l'unica antenna presente sopra alla sede operativa, è una antenna con un pezzo di cavo penzolante visivamente collegato al nulla, in pratica durante le varie manifestazioni, utilizzano frequenze pmr ma rigorosamente utilizzando apparati baofeng radioamatoriali.

Forse questa Tetra funzionichhia nelle grandi città, per il resto neanche sanno cosa sia.

Questo post mi dà l'occasione per ulteriori considerazioni. Sempre nel convegno al politecnico di Milano dove erano presenti tutti i più importanti attori del settore, sia delle PA sia delle aziende private (http://www.retiradio.polimi.it/?page_id=960) è chiaramente stato affrontato l'argomento dell'utilizzo della rete 5G per questo genere di comunicazioni. Il rappresentante di TIM ha illustrato molti progetti per implementare l'uso della rete 5G in questo genere di comunicazioni, dal momento che la familiarità con un telefono è massima, al contrario di quella con un apparato radio propriamente detto. Difatti sono ormai sul mercato vari smartphone che integrano anche un trasmettitore TETRA o DMR. Ma vi porto l'esempio di ciò che è accaduto nel mio territorio il 30-31 ottobre 2018. Uragano che ha letteralmente abbattuto tralicci sulle vette di alcune montagne con raffiche oltre 220 km/h... interruzione della fornitura elettrica in alcune valli per 24-36 ore. Il telefono in quel momento era unicamente un fermacarte. Mi è stato detto, in quanto io non ne ho riscontro diretto, che la rete TETRA della provincia di TN abbia continuato a funzionare in quasi tutte le sue celle, attraverso le batterie dimensionate per un fault elettrico di lunga durata. Erano funzionanti anche alcuni ripetitori sulle postazioni più strategiche, come il m.te Paganella che rappresenta la vetta più importante per tutti i settori TLC dell'intera regione. Non posso quindi che concordare sul fatto che gestire una rete di comunicazione "mission critical" su celle telefoniche sia un rischio elevatissimo. L'uragano Katrina del 2005 ha insegnato agli americani la necessità di dover utilizzare sistemi di comunicazione il più semplice possibile in occasione di eventi via via più devastanti. Le comunicazioni "mission critical" devono prevedere, oltre che la situazione ordinaria, anche la situazione straordinaria.

user

Citazione di: in3eqa il Lun 15 Luglio, 10:42 2019
Citazione di: GianlucaB il Sab 13 Luglio, 16:20 2019

Questo post mi dà l'occasione per ulteriori considerazioni. Sempre nel convegno al politecnico di Milano dove erano presenti tutti i più importanti attori del settore, sia delle PA sia delle aziende private (http://www.retiradio.polimi.it/?page_id=960) è chiaramente stato affrontato l'argomento dell'utilizzo della rete 5G per questo genere di comunicazioni. Il rappresentante di TIM ha illustrato molti progetti per implementare l'uso della rete 5G in questo genere di comunicazioni, dal momento che la familiarità con un telefono è massima, al contrario di quella con un apparato radio propriamente detto. Difatti sono ormai sul mercato vari smartphone che integrano anche un trasmettitore TETRA o DMR. Ma vi porto l'esempio di ciò che è accaduto nel mio territorio il 30-31 ottobre 2018. Uragano che ha letteralmente abbattuto tralicci sulle vette di alcune montagne con raffiche oltre 220 km/h... interruzione della fornitura elettrica in alcune valli per 24-36 ore. Il telefono in quel momento era unicamente un fermacarte. Mi è stato detto, in quanto io non ne ho riscontro diretto, che la rete TETRA della provincia di TN abbia continuato a funzionare in quasi tutte le sue celle, attraverso le batterie dimensionate per un fault elettrico di lunga durata. Erano funzionanti anche alcuni ripetitori sulle postazioni più strategiche, come il m.te Paganella che rappresenta la vetta più importante per tutti i settori TLC dell'intera regione. Non posso quindi che concordare sul fatto che gestire una rete di comunicazione "mission critical" su celle telefoniche sia un rischio elevatissimo. L'uragano Katrina del 2005 ha insegnato agli americani la necessità di dover utilizzare sistemi di comunicazione il più semplice possibile in occasione di eventi via via più devastanti. Le comunicazioni "mission critical" devono prevedere, oltre che la situazione ordinaria, anche la situazione straordinaria.

Esatto è questo che questi TESTONI non voglio ho fanno finta di non voler comprendere l'importanza strategica di tale scelta, nelle comunicazioni ad elevata criticità.
Ma come sempre io sospetto che dietro ci sono i comitati di affari che a colpi di contratti di milioni di euri se ne fegano di tutto e di tutti, poi come ben tristemente sappiamo se scoppia l'emergenza e oggi non è cosi campata in aria i potenziali malcapitati ciè i cittadini vanno a quel paese!
Dopo mea culpa, e se e mà e però non potevamo non si poteva immaginare e cosi via e la colpa non è mai di nessuno solo di quelli che ci hanno lasciato le penne e gli averi .

Saluti.
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in3eqa

Personalmente un MIO ripetitore DMR-analogico (con relativo filtro duplexer a sei celle della RAC) l'ho acquistato ed è a disposizione dei radioamatori di zona. Ora per altro è in una postazione in quota per sostituire un ripetitore FM in manutenzione. Sarà probabilmente tra i pochissimi ripetitori DMR-analogico a essere utilizzato unicamente in FM. Ma dopo quello che ho vissuto con l'uragano del 30/10/2018 mi sono voluto rendere autonomo in tutto, per quanto concerne il settore TLC. Può essere alimentato benissimo anche con batteria da 12V. Se poi le altre sale operative preferiscono affidarsi al 5G, quando ci sarà un grande evento calamitoso vedremo se questa scelta sarà stata realmente lungimirante...

Roby66

Secondo me bisogna vedere tutto da un punto di vista diverso. La Protezione Civile, il 118, il 115, le Forze dell'Ordine ... partono dall'idea scontata e sbagliata che le reti di telecomunicazioni possano sempre funzionare anche in caso di catastrofe ed in zona colpita da eventi di emergenza. Ciò se è vero "diciamo" nel 60% delle situazioni significa che nel 40% delle situazioni non è così; ma anche se la percentuale fosse un 70% ci sarebbe ca. 1/3 delle situazioni di mancata copertura. Un semplice incidente può ad esempio capitare in una zona dove non c'è copertura telefonica, senza bisogno che la rete telefonica "crolli"! Se poi crollano le infrastrutture? Intanto però fanno vedere che si sono dotati di apparati tecnologicamente avanzati. Ricordo che se proprio serve, un cellulare satellitare è oggi il max. dell'affidabilità ;-). Un secondo aspetto poi è la "gestione dell'emergenza". Sicuramente avrete visto i soccorsi in mare ai naufraghi che vengono salvati dalle ONG. Queste navi sono dotate di ottimi apparati sanitari e se uno ha bisogno di una ecografia hanno a portata di mano lo strumento! Quasi sicuramente sono dotati a bordo anche di altri apparati per analisi sofisticate e per la radio-diagnostica, etc. meglio che in un prontosoccorso! Un extra-comunitario salvato in mare ha tutti i conforti sanitari e non deve aspettare le liste di attesa. Ma se è a terra lui, come tutti, deve attendere mesi per farsi fare una analisi ecografica o altro. Bene, allora mi chiedo perchè salvare qualche centinaio o migliaglio all'anno di persone in mare, con tutto quello che serve, per poi non dare loro lo stesso servizio quando sono a terra? Ci sono migliaia di anziani che per indigenza e per incuria muoiono "in attesa" sia a casa sia negli ospedali oppure per mancanza di fondi vengono messi in liste d'attesa infinite ... e crepano comunque. Insomma salvare in mare una vita vale di più che salvarla a terra? Curare un profugo in mare vale più che curare un anziano in una piccola città sperduta nel SUD dell'Italia? Forse è questione di "visibilità": non è importante fare una bella azione, ma è importante far vedere a tutti che si fa una bella azione! Se poi decine di migliaia di bambini muoiono di fame in tutto il mondo (ma non sono in mare!) importa meno? Con tutti i soldi che alcuni finanziatori danno alle ONG, sapete quanti bambini nei paesi del 3° mondo si possono sfamare? Potrei andare avanti, ma mi fermo qui, perchè penso che il concetto sia chiaro: l'ipocrisia è infinita. '73 IU6GWQ.
IU6GWQ

ALL MODE

Giustamente ognuno fa i propri conti, conti economici chiaramente, ad esempio le persone delle ONG che stanno in questo caso sulle navi come fanno a campare! o stanno li o vanno a lavorare. Se non ci sono i migranti da andare a prendere con i loro taxi del mare nessuno gli darebbe lo stipendio per fare quello che fanno, chiaro quindi che per loro i migranti o presunti tali sono una risorsa economica di grande importanze e se qualcuno osa aprire bocca tirano fuori la falsa e vigliacca scusa che loro salvano le vite e dicono pure di farlo a gratis! ma va!

Il mondo è una contradizione e ognuno tira acqua al proprio mulino, nessuno si muove senza soldi poiché i soldi nel bene e nel male fanno muovere tutto, poi se il popolo e credulone è solo colpa loro, e i più furbi, in questo caso le ONG e i loro padroni ultra miliardari si godono i loro soldi.

Stesso discorso per i sistemi radio, la parte economica è sempre primaria anche se in questo caso credo ci sia a anche poco informazione tra chi ha potere decisionale.
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Ken

Con tutti i soldi che hanno le ong a quest'ora avremmo risolto il problema della fame e della povertà nel mondo, peccato però che i soldi finiscano a queste bande autorizzate di trafficanti di esseri umani che si fanno pure scudo con bambini e donne incinta messi puntualmente in ogni barca per far impietosire. Scusate lo sfogo ma a me gli immigrati stanno simpatici e ne conosco tanti ma le ong con la loro strafottenza proprio non le sopporto e le odiano pure i migranti stessi che vengono trattati solo come merce di scambio.

Questa discussione si chiama: Curiosità apparati TETRA, non ce ne vogliano per il fuori pista ...ma fuori proprio :)
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ObaOba97

Ciao a tutti, vi ringrazio per le vostre risposte davvero gentilissimi..ancora una cosa non mi è chiara, i Puma posso operare su varie bande di frequenza per caso (FM, LTE, DB) ? Cosa caratterizza ciascuna banda di frequenza dall'altra, ed perchè si sceglie proprio quella ? Grazie mille

Ken

Non ho fatto una ricerca per ogni singolo modello ma le frequenze assegnate per usi professionali sono comuni e tutte le radio e non solo le Puma, in genere posso funzionare in VHF da 136 a 174 circa e in UHF da 400 a 480 circa, in Italia poi si usa anche la banda dei 70 mhz.

CitazioneCosa caratterizza ciascuna banda di frequenza dall'altra, ed perchè si sceglie proprio quella ?
Perché ad ogni porzione di banda è assegnato uno specifico servizio, inoltre a volte lo stesso servizio è disponibile sia in VHF che UHF.
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ALL MODE

Tornando un attimo sulla questione delle reti radio dedicate, proprio oggi c'è questa notizia che cade a pennello: Forte scossa terremoto ad Atene, gente in strada. In Blackout le linee telefoniche.

Tanto non servirà comunque da lezione.


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in3eqa

Citazione di: ALL MODE il Ven 19 Luglio, 23:03 2019
Tornando un attimo sulla questione delle reti radio dedicate, proprio oggi c'è questa notizia che cade a pennello: Forte scossa terremoto ad Atene, gente in strada. In Blackout le linee telefoniche.

Tanto non servirà comunque da lezione.

Ottima osservazione, anche io avevo notato questo particolare non secondario, conseguenza dell'evento sismico. Noi radioamatori saremo sempre in grado di comunicare, gli altri non lo so. E rimaniamo i depositari dell'ultima risorsa nella comunicazione comune a tutte le lingue di questo pianeta: il codice di "zio" Samuel Morse.

Ken

Tanto alla fine non servirà da lezione a nessuno, continueranno secondo i propri interessi economici fino anche a smantellare l'intera rete radio. çç46
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ALL MODE

Arrivederci al prossimo terremoto. ;)

Forte scossa terremoto a Perugia, gente in strada. In Blackout le linee telefoniche e quelle radio in quanto utilizzanti la stessa rete 4G.
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Ken

Sperando nella mancata profezia ^-^
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IW3HQD

Eppure eppure eppure....
Fermo restando che le vostre considerazioni sono assolutamente condivisibili poiché in molti casi l'aspetto delle telecomunicazioni è stato sottovalutato, sul panorama generale sto percependo una seppure embrionale inversione di tendenza. Soprattutto nell'ambiente del soccorso, si sta cominciando a tornare alle reti radio e ai RTX professionali. In più, la stessa sensibilizzazione del privato cittadino che si dedica all'outdoor ha fatto nascere e sviluppare il progetto di Rete Radio Montana che oggi si avvale di collaborazioni sempre più diffuse con le varie stazioni del CNSAS. Insomma, dopo l'abbuffata dei cellulari ultima generazione che fanno tutto, ma proprio tutto, tranne forse telefonare, si sta tornando ai cari vecchi sistemi che, come qui nel Veneto dopo Vaira, hanno fatto la differenza: addirittura i primi sistemi di comunicazione post-emergenza hanno visto ripristinare con successo il vetusto Packet psk31.... https://amzn.to/3yydQA9
Gli Americani, che di radio ne sanno, si sono resi conto che in uno scenario bellico è molto più affidabile una Number Station in HF che non un sistema digitale in 4G o 5G....

73 de IW3HQD
73 de IW3HQD

Roby66

Concordo con IW3HQD e con tutti coloro che vedono maggiore affidabilità in un "Number Station in HF che non un sistema digitale in 4G o 5G". Purtroppo c'è da dire che un "sistema digitale in 4G o 5G" genera un "giro di affari" diverso per tipo di persone, società e fatturati rispetto ad una stazione in HF. Questo è quanto accade in Italia (e forse non solo in Italia!) dove in alcuni Comuni dalle "casse quasi vuote" si spendono grosse somme per il "verde pubblico" piuttosto che per altri servizi prioritari ... senza capire bene perchè, fino a quando ... poi si scopre magari che c'era una certa "simpatia" per non dire "parentela" tra sindaco e gestore dell'impresa del verde pubblico  >:D '73
IU6GWQ

in3eqa

Questa estate mi sono trovato nella condizione di dover eseguire un massaggio cardiaco (e relative insufflazioni) a un mio amico, radioamatore della zona zero, in vacanza e colto da improvvisa fibrillazione ventricolare (quindi arresto cardiaco) in alta quota (oltre 2000 metri). Chi ha chiamato il 112 per l'intervento dell'elicottero, ho scoperto poi essere anche lui radioamatore della zona 2, ha dovuto effettuare ben due chiamate. La prima si è interrotta dopo circa un minuto e ha dovuto attendere ulteriori due minuti prima di avere nuovamente segnale stabile per la chiamata successiva. Questo mentre io stavo eseguendo le compressioni e le insufflazioni bocca-bocca dopo aver applicato il saturimetro per avere un riscontro dei parametri vitali, che andavano via via peggiorando chiaramente.
Se vi fossero state evidenti difficoltà a chiamare il 112 da rete mobile, avrei dato in mano a quella persona il mio portatile Motorola 4801 su cui ho impostata anche la frequenza del trasponder dei VVF in gamma 434 MHz...
Sono poi venuto a conoscenza che sono dieci anni che la provincia di Trento è a conoscenza della copertura telefonica frammentaria di quella zona...

Per inciso il mio amico poi si è perfettamente ristabilito perché la catena del soccorso comunque ha funzionato. Ovvero è stato attivato immediatamente l'intervento medico, il massaggio cardiaco è stato immediato e posto in essere da me che sono addestrato a eseguirlo, con aggiornamento obbligatorio ogni sei mesi, le defibrillazioni (otto complessivamente) sono iniziate entro qunidici minuti dall'arresto cardiaco.
Per me andare in montagna senza radio è follia e in casi estremi come questo chiamo direttamente sulle frequenze dei vari enti. Non mi posso permettere di perdere tempo in chiamate eseguite per interposta persona...

IW3HQD

@IN3EQA
Quoto il suo post in tutto e per tutto, punteggiatura compresa!
Anche nel mio zaino non manca mai un fidatissimo VHF dove, oltre ai ponti radioamatoriali, ho memorizzato anche quelli del 118: in caso di emergenza, lo stato di necessità legittima la momentanea "intrusione" in sistemi radio per i quali non siamo autorizzati. Adesso si è aggiunto anche questo validissimo progetto di RRM che si sta diffondendo a macchia d'olio e che quest'estate ha permesso un bel soccorso con verricello a favore di una escursionista che era rimasta seriamente ferita.
In un recente articolo del Corriere (di cui riporto il link https://www.corriere.it/cronache/19_ottobre_16/rete-mobile-ecco-dove-non-prende-cellulare-mappa-interattiva-scopri-l-italia-senza-campo-3a569c54-ef5d-11e9-9951-ede310167127.shtml?fbclid=IwAR1gBqyoTvT_wbFe8zB6E0IweMXVHj4P-kgFJTT65Q1ZKxi3Ljb9PBsa2hY ) è stato fatto un buono studio delle zone di mancanza di copertura telefonica, con risultati drammaticamente attendibili.

Tornando I.T., il sistema TETRA (che è stato collaudato anche nel mio ambito lavorativo, ma il cui progetto si è arenato...) offrirebbe indiscutibili vantaggi in termine di copertura, ma la strada è ancora lunga e in talune realtà dovrebbe soppiantare le vecchie reti radio.
73 de IW3HQD

in3eqa

Citazione di: IW3HQD il Lun 21 Ottobre, 11:17 2019
Tornando I.T., il sistema TETRA (che è stato collaudato anche nel mio ambito lavorativo, ma il cui progetto si è arenato...) offrirebbe indiscutibili vantaggi in termine di copertura, ma la strada è ancora lunga e in talune realtà dovrebbe soppiantare le vecchie reti radio.

Chiaramente se vi fosse una situazione non grave (ovvero senza compromissione delle funzioni vitali) è preminente la chiamata sulle frequenze assegnate al nostro servizio. Altrimenti non mi sarei nemmeno posto il problema di chiamare direttamente sulle frequenze dei vari trasponder UHF dei vari enti.
Per tornare in tema di comunicazioni TETRA, svolgendo attività anche per scopi professionali, chiaramente sono in contatto con omologhi che lavorano per reti TLC di altri enti. Nel caso della famosa rete TETRA interforze, alias "progetto PIT", al momento i fondi sembrerebbero essere terminati con il passaggio in digitale delle varie reti in zona zero (Lazio). Quindi le zone non servite, rimarranno in analogico a tempo indeterminato. Differente la questione legata a reti TLC di enti locali, che possono sempre implementare il passaggio in TETRA, se dispongono dei relativi fondi di finanziamento. Ma dati i costi fantascientifici di una infrastruttura similare su vaste aree del territorio, si inizia a preferire un passaggio in DMR, Tier 2 o 3, enormemente più economico.
L'associazione di cui faccio parte ha recentemente rinnovato il capitolato tecnico per tutte le tipologie di terminali DMR e non viene più consentito registrare apparati unicamente in trasmissione analogica.
In termini di sicurezza il TETRA ha maggiore dinamicità in quanto la crittografia, pur essendo basata su un algoritmo di funzionamento ignoto, protetto da segreto indistriale, utilizza la cifratura a chiave asimmetrica. E soprattutto è obbligatoria l'autenticazione dell'apparato per accedere alla rete. Quindi in caso di furto o smarrimento, l'apparato viene posto in blacklist dalla centrale operativa e non più utilizzabile. Anche in DMR è possibile obbligare l'autenticazione su un ponte ripetitore ma non mi è chiaro come possa avvenire il passaggio in blacklist senza dover intervenire su tutti gli altri terminali.

IW3HQD

Citazione di: in3eqa il Lun 21 Ottobre, 14:48 2019
....
In termini di sicurezza il TETRA ha maggiore dinamicità in quanto la crittografia, pur essendo basata su un algoritmo di funzionamento ignoto, protetto da segreto indistriale, utilizza la cifratura a chiave asimmetrica. E soprattutto è obbligatoria l'autenticazione dell'apparato per accedere alla rete. Quindi in caso di furto o smarrimento, l'apparato viene posto in blacklist dalla centrale operativa e non più utilizzabile. Anche in DMR è possibile obbligare l'autenticazione su un ponte ripetitore ma non mi è chiaro come possa avvenire il passaggio in blacklist senza dover intervenire su tutti gli altri terminali.
In DMR non vi è la possibilità di mettere l'apparato in blacklist, a meno che lo stesso non sia programmato con sottoprotocolli aggiuntivi che possono essere disabilitati. Ma anche così facendo, si disabiliterebbero anche tutti gli altri apparati programmati nello stesso modo.
73 de IW3HQD

in3eqa

Citazione di: IW3HQD il Lun 21 Ottobre, 15:09 2019
In DMR non vi è la possibilità di mettere l'apparato in blacklist, a meno che lo stesso non sia programmato con sottoprotocolli aggiuntivi che possono essere disabilitati. Ma anche così facendo, si disabiliterebbero anche tutti gli altri apparati programmati nello stesso modo.

Immaginavo, questa è la scomodità di operare con algoritmi simmetrici. Per cambiare la configurazione di uno, è necessario cambiare la configurazione di tutti. Peccato non abbiano pensato a qualche implementazione asimmetrica.

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