Audio hifi

Aperto da Frullo, Sab 15 Agosto, 14:09 2020

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"In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei" (Disclaimer)

Frullo

Buongiorno a tutti,
Mi chiamo Paolo. Non sono un radioamatore, mi sono appena iscritto per avere una vostra opinione riguardo a un quesito molto semplice. Avete mai provato a utilizzare dei buoni cavi destinati al vostro settore radio, adattandoli al settore audio? Cavi di segnale, di potenza, eccetera? Da tempo mi incuriosisce la possibilità di usare questo tipo di cavi in catene audio (per es. Un Messi e Paoloni).
Sono sicuro che qualcuno di voi ha sperimentato! Con quali risultati?
Grazie!

charles_forever

Sì, io ho spesso usato cavi da dipolo in rame argentato per le casse, ad esempio, o cavi coassiali, però è sempre meglio usare due cavi paralleli (positivo e negativo) piuttosto che coassiali.
Riguardo alla mania dei cavi per HI-FI https://amzn.to/2WNRU4P molto diffusa, ricordo che le riviste sono piene di citazioni di cavi eccezionali, ti dirò che è una sacrosanta bufala, o leggenda metropolitana! Quello che conta è la sezione del filo in rapporto alla corrente, e che il filo sia di rame buono. Nessun cavo ti potrà far sentire "...una maggiore apertura del fronte sonoro con una maggiore profondità vocale, sparisce del tutto la nasalità tenorile e le voci sembrano avvicinarsi allo spettatore..."!
Sono tutte cazz@te, tant'è vero che i professionisti calcolano solo il diametro del filo. E' chiaro che se mi usi una coppia di fili di 1 mm quadro, potrai perdere qualcosa siulle note alte, e i fili si scalderanno, ma se solo mi usi una coppia di fili di 3 mm quadri, tutto sarà perfetto. La vecchia rivista "Nuova Elettronica" di Bologna aveva già intrapreso una battaglia contro i diffusori di ciofeche sui cavi venti ed oltre anni fa.
E' come dire che il vinile è meglio o peggio dei CD, tutto dipende da come è stata fatta la registrazione, poi tutto il resto passa in secondo piano. E' chiaro che se usi una testina da giradischi economica cinese vincerà il CD, se usi una testina Grado, Decca London, Ortofon ecc. contro un lettore di CD trovato nel detersivo, vincerà il giradischi. https://amzn.to/3BDk9lz

Così per i cavi. Basta un buon cavo da elettrauto di discreta larghezza e sei a cavallo.

Charles
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe.

Frullo

Uhm. Charles, secondo questo principio tutte le geometrie e tipologie di cavo avrebbero poca importanza. Idem per le eventuali schermature.
Il tuo ragionamento potrebbe piacermi, ma l'esperienza mi insegna diversamente. D'altra parte sembra che nella vs passione siate voi pure molto attenti a vari dettagli riguardanti cavi e non solo. Scusa, ma non credo che basti un buon rame di buona sezione

SWL-181-TO

Argomento trattato in modo serio e professionale anni fa da Nuova Elettronica. Risultato .. ca@@ate, buone solo a fare guadagnare qualche soldo. Un doppino di sezione adeguata e buona fattura. Ecco quello che serve. Il resto, come dimostrato, solo paroloni inutili. Diverso il discorso per il cavo schermato dei piccoli segnali. Li, ovviamente, la qualità di costruzione di fa sentire, le capacità parassite hanno un ruolo, sia pure marginale, la schermatura è importante.

user

Salve Frullo,  a quanto pare anche tu ai erroneamente scritto le tue richieste nella sezione delle presentazioni.
Non restarci male, ma è tanto complicato leggere sopra cosa recita la sezione (QUÌ PUOI PRESENTARTI E SALUTARE GLI AMICI DEL FORUM)  Le richieste domande ecc. si inseriscono nelle sezioni dedicate.
Saluti a Tutti.
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Girberto

I cavi audio hanno naturamente una loro resistenza.come del resto tutti i cavi del mondo che aumenta o diminuisce in base alla lunghezza e alla sezione in mmq. Di solito per i cavi di potenza si usano sezioni in mmq dai 4 in poi, per la sezione audio devono essere ben schermati o anche schermati con il filo di guida indipendente in rame da collegare allo chassis delle apparecchiature. Questi sono i cavi audio migliori. Che possono essere anche usati nel mondo radiantistico ma solo nel settore rx o tx in digitale.
Dato che sono anche un audiofilo, la sperimentazione sana è cosa buone e giusta. Ciao e auguri
Spero che diventi un radioamatore ma mi raccomando studia bene bene bene bene .

charles_forever

Ehhh, purtroppo il mondo HI-FI è attraversato da fibrillazioni magico-irrazionaliste. Si parte dal mito della casa Giapponese di testine da giradischi, assolutamente in giada verde, che vengono ascoltate da una signora cieca, Iochiko Tabako, la quale, dopo l'ascolto, si fa dare la testina. Se questa ha passato l'esame, la avvolge in seta e la finisce di confezionare, altrimenti prende un martello e la distrugge!... Ora però sono in giro dei magneti da 100.000 Gauss da accostare a cavi di platino per "accelerare i flussi", amplificatori monotriodo alimentati a 6.000 V single ended, senza controreazione, da 14 Watt per canale. Che bello ascoltare col 3% di distorsione!... Ma noi tecnici non capiamo un c@zzo, capiscono tutto alcuni "guru" che sanno tutto, e ti vendono dei piedini da mettere sotto all'amplificatore da 760 €uro per quattro!! Ovviamente ci sono stati dei tecnici che hanno saputo capire e progettare elementi che suonano bene, ovviamente ignorati, mi riferisco a Matti Otala, Marshall Leach, Kaneda, eccetera eccetera... Io ho lavorato per alcuni anni come progettista di ampli a valvole per chitarra, e nel mio laboratorio ne ho viste di tutti i colori! Per fare l'HI-FI buona, ci vuole roba buona, fatta bene, casse equilibrate, un po' di orecchio e ascoltare la musica giusta. Altro che guru!
In una prova d'ascolto "cieca" di testine di giradischi, un giornalista buontempone ha portato una testina, definendola di altissimo livello, a bobina mobile, eccetera eccetera. Si è piazzata seconda con testine da non meno di 1500 €uro l'una, ed era invece una testina da DJ, la Tonar Diabolic E, da sessanta €uro circa. Ha sbaragliato roba da paura!

Charles
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SWL-181-TO

L'era dell'hi-fi l'ho vissuta anche io e da tecnico che si occupava (all'epoca ) di audio e video professionale ne ho viste di ogni. Eppure avevo (ed ho ancora) amici che credevano alle favole e compravano le cose più assurde ma bollate come esoteriche. Tutte le volte che snocciolavo dato tecnici inequivocabili tiravano fuori il guru di turno che riconosceva il numero di serie delle casse solo ascoltando la terza di Beethoven.
Succede ancora oggi e non solo nell'hi-fi.
Nel campo radio succedono più o meno le stesse cose.

Frullo

Citazione di:  link=topic=5734.msg43895#msg43895 date=1597557349
Salve Frullo,  a quanto pare anche tu ai erroneamente scritto le tue richieste nella sezione delle presentazioni.
Non restarci male, ma è tanto complicato leggere sopra cosa recita la sezione (QUÌ PUOI PRESENTARTI E SALUTARE GLI AMICI DEL FORUM)  Le richieste domande ecc. si inseriscono nelle sezioni dedicate. CIAO. Guarda, ho provato dal cellulare . Ma nonostante i vari click non mi si apriva nessuna finestra di dialogo.
Saluti a Tutti.

Frullo

Ragazzi, sono d'accordo sul fatto che la Cieca di Kyoto e il Rabdomante del Sahara non aiutino. Ma un po' di differenze audio tra cavi diversi si percepiscono. Punto. Di questo non discuto neppure. Chi non le sente, buona pace.
Però capisco che sbottonarsi in merito significa dare la stura a lunghe diatribe e contraddetti. Resto sicuro del fatto che qualcuno abbia sperimentato con risultati interessanti. Cosa che sarebbe buona e giusta se divulgata, perché risulterebbe di aiuto a tanti volenterosi.

SWL-181-TO

Il cavo deve essere dimensionato per la potenza. Un cavo sottodimensionato pesantemente sicuramente restituisce un suono meno dinamico. E, anche in questo caso, pochi se ne accorgerebbero.

charles_forever

L'ascolto è ovviamente soggettivo. Però, quando uno acquista cavi da 900 Euro e spinotti da 130 Euro l'uno, deve esserne convinto. E' come l'effetto placebo dei farmaci, i placebo possono curare malattie. Ovviamente, se poi andiamo ad effettuare misure di tipo elettrico, da un cavo all'altro non cambia nulla.
L'HI-FI esoterica nasce negli anni '70, quando non si sapeva nulla di effetti quali l'intermodulazione, la distorsione transeunte, la velocità di risposta ed il fronte di salita, in quei tempi le case Nipponiche sfornavano migliaia e migliaia di apparecchi per le case di tutto il mondo, e, dovendo lavorare con transistor molto comuni e disponibili a tonnellate, erano costrette a controreazionare molto tali apparecchi. La forte controreazione produceva come effetto una distorsione armonica bassissima, dello 0,0000001%, e sulle varie riviste era importante. Le case Americane ed Inglesi, invece, non dovendo produrre montagne di amplificatori, optarono per la qualità, con transistor più performanti, minor tasso di controreazione, e si studiarono finalmente le distorsioni non di tipo armonico. E si scoprì, ad esempio, che più era alta la controreazione, più era bassa la distorsione armonica, ma era altissima la distorsione d'intermodulazione ai transienti. E così via. Progettisti come quelli che ho citato, e case molto serie, come McIntosh, Harmann Kardon, Quad, e altre iniziarono a produrre degli oggetti che costituiscono oggetti del desiderio ancor oggi. Anche alcune case Giapponesi intrapresero questo percorso, Accuphase, Luxman, Yamaha.
Ovviamente, poi, nacquero i "Guru", che dicevano che la controreazione non andava ben calibrata, ma essa era il male assoluto! Che non si potevano creare ampli in push-pull, ma solo single-ended, altrimenti i quattro cavalieri dell'Apocalisse si sarebbero scatenati sull'impianto! Poi, esaurite le elettroniche, fu la volta dei diffusori: il cross-over doveva essere abolito, sostituito da un cross-over elettronico a valle degli amplificatori, uno per altoparlante, altrimenti le figlie degli audiofili sarebbero rimaste incinte di uno spacciatore, e così via!...  çç42 Esaurite anche le casse, passarono a tutto il resto, cavi, piedini, contenitori. Ho letto di uno che va nella stanza d'ascolto, controlla gli oggetti nei cassetti, li sposta, e trova il corretto bilanciamento, dopo aver inserito i magneti, posizionato cartoncini blu sotto i soprammobili, eccetera eccetera. Che bella, l'HI-FI esoterica!! Lascio perdere le fanfaluche su bracci e testine! Dopotutto (io possiedo molte testine, tra cui Stanton, Goldring, Decca London, Shure, ecc.) la testina è sempre un chiodo che gratta un pezzo di plastica, è già esoterico che funzioni e che sia arrivata fino a noi, e che suoni in modo gradevole, lasciamo perdere alchimie inutili!...

Charles
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Girberto

Citazione di: Frullo il Dom 16 Agosto, 12:12 2020
Ragazzi, sono d'accordo sul fatto che la Cieca di Kyoto e il Rabdomante del Sahara non aiutino. Ma un po' di differenze audio tra cavi diversi si percepiscono. Punto. Di questo non discuto neppure. Chi non le sente, buona pace.
Però capisco che sbottonarsi in merito significa dare la stura a lunghe diatribe e contraddetti. Resto sicuro del fatto che qualcuno abbia sperimentato con risultati interessanti. Cosa che sarebbe buona e giusta se divulgata, perché risulterebbe di aiuto a tanti volenterosi.
Forse alla cieca di sorrento e alla muta di portici bisognerebbe chiedere le tante paranoie audiofile oramai dilaganti in quel mondo, ho sempre utilizzato cavi di potenza per impianti elettrici incrociati fatti da me nulla da invidiare ai cavi blasonati di sola speculazione.

Il Viaggiatore

Saluti a tutti.

CitazioneAvete mai provato a utilizzare dei buoni cavi destinati al vostro settore radio, adattandoli al settore audio? Cavi di segnale, di potenza, eccetera? Da tempo mi incuriosisce la possibilità di usare questo tipo di cavi in catene audio (per es. Un Messi e Paoloni).
Sono sicuro che qualcuno di voi ha sperimentato! Con quali risultati?
Volevo rispondere al quesito che è stato posto. Ho fatto la prova sul mio ormai vecchio impianto stereo hifi anni 90 usando uno spezzone di circa un metro di RG58, un normale e sottile cavo elettrico e un cavo audio schermato di quelli seri dello stesso spessore dell'RG58, risultato? con qualsiasi cavo io non mi accorgo di alcuna differenza neanche a diversi livelli di volume quindi vedi tu, posso girarla in tutti i modi ma il suono che esce dalle casse è sempre uguale, bassi, alti, medi, dinamica, pulizia e tutto quello che si vuole.

Questo è stato il risultato e sottolineo anche che ci sento benissimo, poi se parliamo di impedenza, di cavi che scottano ecc.. allora è un altro discorso ma per non sbagliare è sempre meglio usare un cavo adatto alla situazione che non è ne un cavo radiofrequenza da 50 ohm ne un normale cavo elettrico ma un cavo audio schermato anche se tutto ciò mi sembra ovvio, poi tutto il resto confermo che è roba per pseudo guru con le allucinazioni.

Se uno ha un impianto sopraffino può anche essere che una differenza si senta ma questo non sta a me dirlo.
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SWL-181-TO

Cavo schermato per le casse???  çç17

Il Viaggiatore

Uguale o quasi a questo.
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IK3OCA

Salve, le panzane scritte sulle meravigliose, incredibili, esoteriche qualità dei cavi proposti a prezzi astronomici agli ignorantissimi amanti del HIFI secondo me rappresentano un delitto per abuso della credulità popolare.
Che guardino dentro ai loro blasonati apparati e troveranno che NON ci sono condutturi del genere ma comunissimi cavetti da 4 soldi.

73 Rosario

SWL-181-TO

Considerando che c'è chi crede che la terra è piatta e l'uomo non è andato sulla Luna.... Tutto è possibile.

IK3OCA

Qualcuno sostiene che certi non si accorgono delle inimitabili qualità dei cavi da 100 euro al metro mentre altri sì? Benissimo: chi lo sostiene si sottoponga a un test in doppio cieco in condizioni serie e distingua il cavo che conduce alle casse da soldi da quello bicolore rosso e nero.
Ahimè  ;D
Ciao + 73 Rosario

charles_forever

Se noi apriamo certe casse molto importanti, vedremo dentro le casse stesse che ogni altoparlante è collegato al circuito di cross-over, o il cross-over stesso ai morsetti d'entrata, con cavi normalssimi. Cosa varrebbe collegare gli ampli alle casse con un cavo da 100 Euro al metro, se poi dentro le casse vi fosse un siffatto collo di bottiglia? A nulla. Infatti, tali cavi non valgono nulla!

Charles
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe.

SWL-181-TO

 Di fronte al nulla tecnico si aprono esoteriche strade che spalancano i portafogli agli sciocchi ed ai creduloni.
E giustamente qualcuno si butta nel business.

Frullo

Riassumendo: i cavi interni (che coprono dai 4 ai 10cm massimo) sono esili; i cavi esterni invece si equivalgono, purché di buon rame (qualcuno dice anche di buono spessore, ma secondo il ragionamento per il quale lo spessore dei cavi interni è infimo, dovremmo forse escludere anche la variante spessore (o no?)).
Alla fin fine forse è appunto sufficiente la piattina classica, perché la conducibilità è una variabile abbastanza secondaria.

Frullo

Quindi affermiamo pure che tra un fil di rame e un cavo che abbia qualche sensata geometria e scelta dei materiali non si odono differenze.
Eppure sulle vostre antenne e apparati sì, le differenze ci sono.
Ma quelli però... Bla bla.
Ora: se bla bla vale per "radio", bla bla vale per "audio". Sir Maxwell dixit!

Il Viaggiatore

CitazioneEppure sulle vostre antenne e apparati sì, le differenze ci sono.
Ma quelli però... Bla bla.
Ora: se bla bla vale per "radio", bla bla vale per "audio". Sir Maxwell dixit!
Frullo, si capisce che non sei del settore radiantistico, non è pensabile confrontare il segnale di un impianto audio con la radiofrequenza, ogni radioamatore infatti sa a proprie spese che la radiofrequenza è la cosa più bastarda che ci sia e domarla non è sempre facile, questa si disperde facilmente proprio a cominciare dal cavo e se questo non è ben schermato e di ottima qualità si ottengono grosse perdite specie sulle frequenze più alte e questo significa non solo segnali più bassi, sia in trasmissione che in ricezione, ma anche causare disturbi alle apparecchiature elettroniche a cominciare dalla televisione e su queste problematiche sono stati scritti tanti testi più o meno sacri, insomma il segnale audio è un cosa e un segnale a radiofrequenze è un'altra, poi volendo si può parlare anche di centinaia di kilowatt, vedi le emittenti radio commerciali anche se con pochi watt possono sorgere già tanti problemi, insomma non è una questione di pulizia del segnale audio ma di tutt'altra cosa, non dimentichiamo poi che il segnale non termina con l'altoparlante ma viene irradiato dall'antenna.
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Frullo

Citazione di: Il Viaggiatore il Mar 18 Agosto, 23:54 2020
CitazioneEppure sulle vostre antenne e apparati sì, le differenze ci sono.
Ma quelli però... Bla bla.
Ora: se bla bla vale per "radio", bla bla vale per "audio". Sir Maxwell dixit!
Frullo, si capisce che non sei del settore radiantistico, non è pensabile confrontare il segnale di un impianto audio con la radiofrequenza, ogni radioamatore infatti sa a proprie spese che la radiofrequenza è la cosa più bastarda che ci sia e domarla non è sempre facile, questa si disperde facilmente proprio a cominciare dal cavo e se questo non è ben schermato e di ottima qualità si ottengono grosse perdite specie sulle frequenze più alte e questo significa non solo segnali più bassi, sia in trasmissione che in ricezione, ma anche causare disturbi alle apparecchiature elettroniche a cominciare dalla televisione e su queste problematiche sono stati scritti tanti testi più o meno sacri, insomma il segnale audio è un cosa e un segnale a radiofrequenze è un'altra, poi volendo si può parlare anche di centinaia di kilowatt, vedi le emittenti radio commerciali anche se con pochi watt possono sorgere già tanti problemi, insomma non è una questione di pulizia del segnale audio ma di tutt'altra cosa, non dimentichiamo poi che il segnale non termina con l'altoparlante ma viene irradiato dall'antenna.

Ma questo lo so. Tuttavia la mia curiosità non riguardava disamine tecniche di primo livello (chi fabbrica cavi potrebbe rispondere portando a sostegno le proprie), né mi interessava la brama di spendere di certe persone. Io intendevo capire se qualcuno ha provato e usa cavi non per settore audio nelle proprie catene di ascolto. Se sì, con quali risultati. Ripeto: che non si sentano differenze semplicemente è falso. Si sentono se si ha la capacità di sentirle. Magari non sempre sono grandi differenze e non per forza relative al prezzo. Inoltre servono impianti che garantiscano un minimo di qualità, per apprezzare quelle differenze.
Io se avessi dei cavi per radiofrequenze li proverei anche in contesti audio. Specialmente se fossero buoni cavi. E qui ribadisco anche quest'ultimo concetto: i buoni cavi per radiofr. esistono eccome = i buoni cavi per l'audio esistono eccome. Posso farti un esempio banale? Un buon cavo di potenza usato in impianti da concerto può funzionare bene (meglio di altri) anche su un impianto casalingo. Un buon cavo da chitarra fa un discreto lavoro anche con un lettore digitale collegato all'amplificatore. Una buona schermatura funziona bene in tutti i contesti nei quali può servire. Eccetera eccetera. E credi, di eccetera ce ne sono parecchi, perché quello della distanza da coprire è solo uno dei molti.

Il Viaggiatore

CitazioneMa questo lo so.
Scusami ti avevo capito male. :)

Citazioneche non si sentano differenze semplicemente è falso. Si sentono se si ha la capacità di sentirle.

]Un buon cavo di potenza usato in impianti da concerto può funzionare bene (meglio di altri) anche su un impianto casalingo. Un buon cavo da chitarra fa un discreto lavoro anche con un lettore digitale collegato all'amplificatore.
Credo che forse la spiegazione stia proprio qua, nei grandi impianti è meglio non usare dei cavi che sono dei fili di capello e nemmeno negli impianti casalinghi super professionali con tanto di sala d'ascolto insonorizzata, il punto però è che se le differenze sono talmente minime da non essere percepite o quasi allora è facile capire che chi vende cavi da 100 euro per avere 1% di miglioramento ci sta mangiando sopra e a cascarci sono gli allocchi.

Citazioneche non si sentano differenze semplicemente è falso. Si sentono se si ha la capacità di sentirle.
Come dire: se uno non ha le capacità ha buttato via i soldi è questo spiega tutto :)
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charles_forever

Tra cento cavi di rame di uguale spessore non esiste nessuna differenza ai fini audio.
Due cavi di eguale lunghezza che corrono appaiati sono esenti da rumore anche senza nessuna schermatura. Questo vale tanto più quanto più è bassa l'impedenza, ma vale anche ad impedenze alte, vedasi la classica scaletta, che è meno sensibile al rumore dei cavi schermati, oltre ad avere meno perdite, e questo in radiofrequenza.
Le differenze tra un cavo e l'altro le sente chi, dopo aver speso 750 Euro per il suo cavo, le deve per forza sentire, altrimenti i sensi di colpa lo opprimerebbero.
Io suggerisco a chi ha problemi di cavo per il suo impianto di andare dall'elettrauto, prendersi N metri di cavo da batteria, calcolare la differenza in soldi tra quelli previsti e quelli spesi, e mandarne la metà alla Theleton, almeno saranno spesi per qualcosa di utile.
Certo che chi ha impianti superiori al mio sentirà cose che io non sento... Io ho un amplificatore valvolare autoprogettato con casse Quad ESL-2812 con subwoofer KEF e supertweeter Decca London a nastro. Sarà colpa del mio impianto se non sento le differenze tra i cavi?...

Charles
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe.

SWL-181-TO

Caro, non hai l'orecchio bionico. Quello che i produttori di cavi per HiFi sicuramente hanno dalla nascita, insieme ad una certo fiuto per gli affari. Di questo argomento se ne dibatte dal 1980 ( a mia memoria).  È sempre stato tutto inutile. Chi va dal cartomante, ci crede. A nulla valgono argomentazioni squisitamente tecniche.

Frullo

Citazione di: charles_forever il Mer 19 Agosto, 10:05 2020
Tra cento cavi di rame di uguale spessore non esiste nessuna differenza ai fini audio.
Due cavi di eguale lunghezza che corrono appaiati sono esenti da rumore anche senza nessuna schermatura. Questo vale tanto più quanto più è bassa l'impedenza, ma vale anche ad impedenze alte, vedasi la classica scaletta, che è meno sensibile al rumore dei cavi schermati, oltre ad avere meno perdite, e questo in radiofrequenza.
Le differenze tra un cavo e l'altro le sente chi, dopo aver speso 750 Euro per il suo cavo, le deve per forza sentire, altrimenti i sensi di colpa lo opprimerebbero.
Io suggerisco a chi ha problemi di cavo per il suo impianto di andare dall'elettrauto, prendersi N metri di cavo da batteria, calcolare la differenza in soldi tra quelli previsti e quelli spesi, e mandarne la metà alla Theleton, almeno saranno spesi per qualcosa di utile.
Certo che chi ha impianti superiori al mio sentirà cose che io non sento... Io ho un amplificatore valvolare autoprogettato con casse Quad ESL-2812 con subwoofer KEF e supertweeter Decca London a nastro. Sarà colpa del mio impianto se non sento le differenze tra i cavi?...

Charles

Non sono d'accordo. Le prove con cavetti e piattine semplici e schii le ho fatte. Concordo però sulla filosofia della bassa spesa  grande resa.

Frullo

Per piattine intendo letteralmente. C'è chi è comunque fautore dei cavi sottili (magari twistati e intrecciati); poi c'è chi difende i solid core, anche d'argento. E via dicendo...

Per ora comunque si evince che nessuno usa cavi per radiofrequenze. Il che, a me esterno, sembra strano. Se uno li ha e suonano uguale, perché non usarli?

Il Viaggiatore

CitazionePer ora comunque si evince che nessuno usa cavi per radiofrequenze. Il che, a me esterno, sembra strano. Se uno li ha e suonano uguale, perché non usarli?
Forse perché nell'immaginario sono visti come cavi per un uso specifico molto diverso da quello audio, poi che possano andare comunque bene è un altro discorso, in fondo tu useresti il cavo dell'antenna tv al posto di uno ritenuto più adatto! beh io no ma credo neanche tu, poi sarebbe pure brutto da vedere, ma nemmeno un cavo radiofrequenze grosso e rigido come un tubo non sarebbe proprio elegante. :D
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Frullo

Citazione di: Il Viaggiatore il Mer 19 Agosto, 13:44 2020
CitazionePer ora comunque si evince che nessuno usa cavi per radiofrequenze. Il che, a me esterno, sembra strano. Se uno li ha e suonano uguale, perché non usarli?
Forse perché nell'immaginario sono visti come cavi per un uso specifico molto diverso da quello audio, poi che possano andare comunque bene è un altro discorso, in fondo tu useresti il cavo dell'antenna tv al posto di uno ritenuto più adatto! beh io no ma credo neanche tu, poi sarebbe pure brutto da vedere, ma nemmeno un cavo radiofrequenze grosso e rigido come un tubo non sarebbe proprio elegante. :D
Non sarebbe elegante. D'altra parte i cavofili usano a volte certe gomene come vavi di potenza...

Il Viaggiatore

I cavi sono comunque la cosa più economica, il resto, se cerchi il paradiso sono decine di migliaia di euro, anzi se si ha un'amplificatore di lusso valvolare ma senza il prefinale separato si è ancora uno sfigato, poi per il resto più uno spende e più si convince che il suono sia più bello anche se non è così, l'alta fedeltà funziona così da sempre.

Io negli anni 90 avevo un amico che ha speso milioni e milioni di lire ma non aveva neanche una stanza apposita per l'ascolto quindi soldi sprecati in ogni caso. Io invece avevo un impianto componibile composto di varie marche con il classico mobiletto con lo sportello trasparente, vedi foto trovata in rete, tutta roba da non più di 250 mila lire al pezzo e due fantastiche casse, il suono che usciva faceva invidia a chi invece aveva tutta roba firmata e si vantava di chissà che, per me era in ogni caso il massimo delle mie modeste ambizioni.
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SWL-181-TO

Possiedo ancora 2 Marantz 1060 molto economici, casse Indiana Line e piatto Techics con testina Shure. Era un classico dell'epoca. Ora giace tutto in cantina, sostituito da un moderno Yamaha ultracompatto con lettore CD/DVD MP3 cavoli e mazzole. Mi piace l'opera e spesso la e registrazioni sono di una qualità infima. In particolare le più datate. Ascolto spesso in cuffia Pioneer dual ma direttamente dal telefono. Non si può dire che sia un audiofilo! Non percepisco la dinamica, mi sfugge il timing e le armoniche superiori, ma riconosco le caxxate che ci propinano guru e presunti esperti.

GianlucaB

Chissà cosa ne penseranno gli audiofili dei collegamenti wireless.
Oramai vedo impianti tipo bose da oltre 4.000 euro senza fili.

Il Viaggiatore

Penseranno che in questi decenni hanno buttato via migliaia di euro in cavi che invece adesso non servono più hi :)

Come sempre ci saranno difensori e detrattori esattamente come per il vinile contro il CD e tutto il resto, l'ascolto è comunque una cosa molto soggettiva e che va personalizzata da ogni singolo individuo anche perché oltre ai gusti personali non tutti sentiamo allo stesso modo e anche questa è una prova contro tante assurdità che ci dice il mercato e i guru.
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charles_forever

In HI-FI non è tutta e solo roba da sfigati! Nelle elettroniche si sono registrati degli enormi passi avanti dagli anni 70/80 ad oggi. Oggi si è capito che i transistori per Alta Fedeltà devono essere molto performanti, veloci, con fronte di salita rapidissimo, a larga banda passante, e si tende a dare la preferenza ai Mosfet, specialmente negli stadi iniziali, poiché il transistore bipolare carica lo stadio precedente, dato che l'uscita ad emettitore comune è proporzionale alla corrente base-emettitore, mentre nel Mosfet è proporzionale alla tensione, esattamente come i tubi (valvole) avevano l'uscita correlata con la tensione di griglia controllo, sulla quale vi erano impedenze di molti MegaOhm, come nei Mosfet. L'importanza dell'alimentazione è ormai chiara, l'equivalenza microFarad = milliAmpére appartiene al passato, oggi si usano alimentatori ad altissima corrente di picco, veloci, ben filtrati. Ho un amplificatore Harman Kardon che se la vede a culo coi valvolari! Fa suonare bene anche casse pessime, perché il modulo d'impedenza irregolare dei diffusori non gli fa un baffo, il suono è melodioso, caldo, ma stupefacentemente cattivo con la batteria o le percussioni in genere.
Altri passi avanti sono stati fatti nelle casse. Oggi si tende a creare casse a due vie, mentre un tempo si vantavano di avere casse a cinque o sei vie!...
Pochi punti d'incrocio, lineari, e grande cura nei tweeter. Tweeter a cono di cartone sono completamente scomparsi, oggi sono tutti a cupola di seta, o a nastro, o elettrostatici, e anche qualche piezoelettrico. Grande cura viene messa nella spazialità dell'emissione, con tweeter ad emissione omnidirezionale, e la compattezza delle casse è notevole. Al massimo si mette nella catena un subwoofer attivo ed indipendente, e vanno quasi tutti bene, dal momento che i progettisti hanno imparato ad usare bene la configurazione bass-reflex, non alla membro-di-segugio come facevano negli anni '70. Perciò ai Guru sono rimasti i cavi, le testine da giradischi, i piedini e poco altro. Mica possono dire ai Clienti che i MacIntosh fanno cag@re, dopo averli esaltati per mezzo secolo. Anche i Giapponesi hanno cambiato bandiera, ho sentito recentemente delle casse Yamaha che se la giocavano con le mie Gale, e le mie Gale sono un miracolo vivente come il detenuto John Coffey del "Miglio Verde".
I collegamenti WI-FI non introducono nulla di radicalmente nuovo, dato che essi avvengono (possono avvenire) solo in bassa potenza, perciò il problema del collegamento dei diffusori resta talis et qualis et amore Dei. Oltre a ciò, il collegamento WI-FI potrebbe introdurre delle distorsioni nel sistema, comunque se ne parla troppo poco.

Charles
Inter poenas et tormenta
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sola spe.

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