Detenzione di apparati radioamatoriali: è libera o no?

Aperto da IK3OCA, Gio 24 Settembre, 09:40 2020

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IK3OCA

Salve, sulla libertà di detenzione di apparati radioamatoriali ne ho letto di tutti i colori, l'evoluzione legislativa ha aumentato la confusione e io non sono certo di essere al corrente di tutte le modifiche.

Ripropongo la domanda: quale legge (non per sentito dire) disciplina la libertà o meno di detenere (non utilizzare) apparecchiature radioamatoriali?

Credo che questa precisazione offrirebbe chiarezza a tanti.

TNX + 73 Rosario




Girberto

Non è libera, la detenzione di apparati per uso radioamatoriale è subordinata da un autorizzazione generale che da al titolare di un soggetto in possesso di patente all'uso. Gli apparati di libera detenzione dovrebbero essere solo i ricevitori radio multibanda per uso SWL o BCL https://amzn.to/3N9q20v e quelli casalinghi da salotto.Ripeto solo ricevitori, soltanto ricevitori.
Pensa che anni fa anche le autoradio dovevano essere autorizzate e si pagava una tassa, come quella dell'accendisigarette in auto, oggi tutto soppiantato dalla libertà di utilizzo. Come del resto la CB oggi, dove vi è un D,L, che ne ammette il non più pagare la tassa, quindi libero.
Naturalmente in questo settore radioamatoriale, c'è molta confusione, dettata dalla bramosia e dalla supertficialità di certe persone che acquistano radio a prescidente di avere in possesso una patente, dall'ingordigia di acquistare radio e utilizzarle subito, e dalla ignoranza crassa sulle normative dove l'unica scusante è "  c'è confusione e quindi agisco di conseguenza". All'esame di patente si dovrebbe finalizzare lo studio sulle normative.
Saluti, 73 Gir

IV3FNK

Citazione di: Girberto il Gio 24 Settembre, 10:20 2020
dalla bramosia e dalla supertficialità di certe persone che acquistano radio a prescidente di avere in possesso una patente
Saluti, 73 Gir

Questo è il fulcro di tutta la storia.
E aggiungo:senza avere la minima idea di cosa hanno in mano

Trasponder

Considerando la facilita di acquisto tramite internet e l'enorme disponibilità di mercato sia nuovo che usato è diventa ormai una giungla dove tutti vendono tutto e il fine ultimo è solo il guadagno, passino i privati ma anche i negozi online spesso e volentieri non la raccontano giusta vendendo apparati non di libero uso e detenzione passandoli per dei pmr446 https://amzn.to/36eut9L anzi sempre più di sovente si vedono annunci di apparati amatoriali o professionali venduti con programmate le otto frequenze pmr e spacciati per tali, mi è capitato di vedere non solo portatili ma perfino dei veicolari Yaesu e Motorola venduti come se fossero dei Midland da supermercato, insomma si sta toccando proprio il fondo e adesso che è c'è il libero uso pmr/cb temo che le cose andranno anche peggio.
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Girberto

Come sarebbe bello, entri in un negoziio chiedi di acquistare una determinata radio, il commesso o chi per lui, ti chiede se hai in possesso la patente e relativa autorizzazione con nominativo e l'acquisto è fatto, tutto viene registrato su appositi registri che poi il negozianter farebbe vedere in caso di controlli o inviati agli ispettorati e tutto sarebbe serio e professionale.
Sei invece non hai niente? allora il negoziante risponderebbe " carissimo signore la vendita è riservata ai silo radioamatori muniti di regolare autorizzazione ministeriale, per cui a lei non posso venderla, arrivederla"
La vende? bene con tutti le problematiche del caso.
Questa sarebbe serietà italiana, invece libertà che diventa poi sinonimo di sciazzeria.
Salutoni a tutti

Trasponder

Di questo se ne parlava anche trent'anni fa ma oggi con la globalizzazione e i negozi online è pura fantascienza per non parlare della vendita tra privati, e poi non so se esistono ancora persone che per comprare una radio vanno in un negozio. :D

Comunque se fosse obbligatorio mostrare l'autorizzazione sarebbe la fine poiché di rtx ne venderebbero pochissimi e di conseguenza i prezzi diventerebbero altissimi, inoltre come detto, basterebbe comprare all'estero, insomma la cosa non è semplice ma credo che almeno un po' di onestà e intelligenza da parte di tutti sia l'unica soluzione non fosse che solo un pazzo può pensare che tutte diventino intelligenti e peggio ancora onesti. çç19
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Girberto

Quindi mi stai dicendo che le speculazioni vengono prima del buon senso? delle buone regole? quindi mi stai dicendo che per fare una legge seria vedono prima se contrasta con le speculaziomi e le lobbi se ci sono?
Se è così mio carissimo andremo nella più totale distruzione sociale, dove non ci sarà più nè morale nè tanto meno stati di diritti, perchè tutti vorranno i propri diritti  senza rispettare quelli degli altri.
Se è come tu pensi, allora il diritto d'antenna va a farsi friggere e come disse uno pseudo radioamatore che sicuramente aveva la villa al mare con piscina, i radioamtori devono vivere non in condominio bensì avere case in campagna o ville isolate preferibilmente con vista sul mare. Per cui una legge che disciplina che se un radioamatore non ha una villa o una casa in campagna ma vive in condominio palazzi, palazzine e affini, niente patente niente autorizzazione, niente di niente. Vuoi la radio? bene, vai sulla spiaggia.
73 Gir
 
 

IW3HQD

Cosa conta oggi un radioamatore? Zero spaccato. Anzi, per certi ispettorati siamo solo fonte di noia perché abbiamo il monopolio gratuito di larghi spettri di frequenza che potrebbero essere assegnati al traffico commerciale a pagamento (...a LAUTO pagamento...) di concessione.
Pretendiamo che i 5 euri di carità cristiana annuale ci possano far "sedere al tavolo dei vincitori"?? Davvero siamo così ingenui??
Vado più in là. I controlli, dove sono? Non dico di tornare al clima da caccia alle streghe degli anni Cinquanta, ma nemmeno di essere abbandonati al lassismo più sfrenato. Segnali un disturbo su un nostro ripetitore? Bene: un bel timbro "ATTI" e la pratica finisce in archivio.

E dunque ci stupiamo perché
Citazionele speculazioni vengono prima del buon senso
?
Sì. Le speculazioni vengono prima del buon senso e delle leggi che di fatto non vietano la vendita di apparecchiature radioamatoriali ai non autorizzati. Sì, le speculazioni vengono prima di tutto, perché tanto oggi subire un accertamento mirato sulla detenzione di un apparato è pressoché impossibile. E questo, con buona pace di tutti noi.
73 de IW3HQD

Girberto

E tutto questo fa specie, allora eliminiamo la patente, e studi connessi, se è tutto libero a che serve diventare radioamatori. Io vado in un negozio acquisto una radio chiedo di poterla utilizzare come si faceva con la CB, pago la relativa tassa, e buona notte suonatori?
Se tutto deve diventare libero, liberilizziamo tutto, tanto il buon senso non serve. Tanto gli animali fanno lo stesso però con un criterio logico quella è la loro natura non la nostra, mi sa che ci stiamo animalizzando, altro che civilizzando.

IW3HQD

Da anni il servizio di "pulizia" delle frequenze ce lo stiamo gestendo noi radioamatori, proprio perché nessun altro lo fa.
Con questo non incolpo l'Escopost di indolenza, hanno già di per se stessi una mole di lavoro impressionante e non hanno certo il tempo di impiegare uomini e mezzi per la "caccia alla volpe".
Ma di fatto la nostra categoria è abbandonata a se stessa, in considerazione tra l'altro che molte delle beghe radiantistiche (portanti, contro-portanti, rutti, bestemmie, muggiti....) ce le facciamo in casa tra di noi. L'abusivo oggi fa quasi tenerezza perché viene sgamato subito e in genere sparisce da solo.
Quindi, di cosa stiamo parlando?
73 de IW3HQD

in3eqa

Mi permetto di segnalare un filmato da me realizzato un po' di tempo fa che tratta dieci domande sull'attività radiantistica, tra cui quella oggetto di questa discussione:

https://youtu.be/PysbtwduFpo?t=253

Quanto a controlli specifici sull'utilizzo di apparecchiature radioelettriche, in presenza di una denuncia l'attività giudiziaria dovrebbe essere obbligatoria...
Se comunque compariamo la burocrazia prevista per ottenere un porto d'arma da fuoco e quella per poter trasmettere sulle frequenze ad uso del servizio di radioamatore, i tempi e la burocrazia sono certamente più lunghi per l'attività radiantistica.

IK3OCA

Salve, grazie signori per le gentili opinioni, ma mi pare che non sia centrato il problema: se è vietata la detenzione di apparecchiature radioamatoriali da parte di non radioamatori, necessita che ci sia una legge che lo dica espressamente e magari determini anche le sanzioni del caso.

Ebbene, io questa legge non la trovo. Qualcuno la conosce? Se sì la tiri fuori. Non per pedanteria, ma per necessità di chiarezza una volta per tutte.

73 Rosario

GianlucaB


IW3HQD

Citazione di: IK3OCA il Ven 25 Settembre, 20:20 2020
Salve, grazie signori per le gentili opinioni, ma mi pare che non sia centrato il problema: se è vietata la detenzione di apparecchiature radioamatoriali da parte di non radioamatori, necessita che ci sia una legge che lo dica espressamente e magari determini anche le sanzioni del caso.

Ebbene, io questa legge non la trovo. Qualcuno la conosce? Se sì la tiri fuori. Non per pedanteria, ma per necessità di chiarezza una volta per tutte.

73 Rosario

In tema di installazioni abusive o esercizio abusivo di impianto radioelettrico senza concessione:
DPR 156/73 art. 195.

In tema di circolazione stradale:
D.LG. n. 259/2003, art. 102/2: circolazione con veicolo avente installato un apparato radioelettrico privo della prescritta autorizzazione generale (o con autorizzazione scaduta). Sanzione: 600 euro (attuale) + sequestro cautelare dell'apparato.
73 de IW3HQD

IK3OCA

Salve, in tema di legislazione sulla liceità o meno del possesso di un apparato radioamatoriale da parte di privati non radioamatori, IW3HQD ci segnala, riguardo ad installazioni abusive o esercizio abusivo di impianto radioelettrico senza concessione, il DPR 156/73 art. 195 e, in tema di circolazione stradale, il DLGS 259/2003 art. 102/2.

La materia mi ha stuzzicato e allora ho dovuto mettere da parte la pigrizia e cercare.

Riguardo all'art 195 del DPR 156/73 si tratta di un articolo diverse volte rimaneggiato, l'ultima volta le sanzioni penali sono diventate illeciti amministrativi (L. 306/93 artt. 1 e 2) e nel precedentemente rimaneggiamento l'art. 195 venne sostituito per intero dalla L. 223/ 1990 che, però, riguarda la disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato, per cui viene difficile pensare che con le parole di legge "Chiunque installa od esercita un impianto di telecomunicazione" si possa intendere il possesso di un ricetrasmettitore da radioamatore, e non invece, più probabilmente, un impianto riguardante quella legge, cioè tipicamente una stazione di radiodiffusione.
Ma, anche se così non fosse, si deve trattare di un "impianto di telecomunicazione", cioè di un insieme di componenti allestito per telecomunicare e non di un singolo componente come un ricetrasmettitore.

Sull'art. 102/2 del DLGS n. 259/2003 riguardo a circolazione con veicolo con apparato radioelettrico privo della prescritta autorizzazione generale io non trovo tale disposizione nel testo della legge: l'art. 102 parla di reti di comunicazione, forse c'è un errore, chiedo una precisazione.

Inoltre:

l'art. 403 c.1 del Codice delle poste e telecomunicazioni (DPR 156/1973) che obbligava a denunziare alla Questura e all'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni il possesso di apparecchiature radiotrasmittenti è stato abrogato dall'art. 218 c. 1 punto q) del Codice delle comunicazioni elettroniche (DLGS 259/2003), per cui quella disposizione è inattiva.

Nel medesimo Codice delle comunicazioni elettroniche viene fatto obbligo di denunziare la detenzione le apparecchiature CB, ma solo se mobili o portatili (art. 145) e non altre apparecchiature.

Le altre disposizioni del Codice delle comunicazioni elettroniche riguardano l'utilizzo e mai la detenzione di apparecchiature radioelettriche; per i radioamatori viene fatto obbligo di denunziare il numero di apparati fissi, mobili e portatili, da utilizzare (art. 138 punto d), quindi la previsione è l'utilizzo e non il mero possesso.

Pertanto, per quanto al momento risulta, e  çç09 çç09 çç09 çç09 çç09 incrociando le dita per la maledetta farraginosità del sistema legislativo italiano che può far uscire qualche altra disposizione di legge da chissà dove (e raramente riscrivono una legge, preferendo sostiture periodi o singole parole in altre), da non giurista mi pare di poter dire che il possesso di apparecchiature ricetrasmittenti da parte di soggetti privati non radioamatori appaia libero.

Sono benvenute rettifiche, precisazioni e aggiunte.

73 Rosario

GianlucaB

Tra le varie normative, credo anche io che la detenzione sia libera,
Ma attenzione devi possedere solo l'apparato, perchè se poi hai anche l'antenna e la fonte di alimentazione, allora trattasi di stazione radioelettrica, e quindi soggetta ad autorizzazione.
Non credo valga il giochino di dire scollego l'antenna o l'alimentazione in modo da non avere più l'apparto funzionante,  sarebbe troppo facile.
Vien da se che quindi tutti gli apparati portatili essendo corredati di antenna e alimentazione, sono di fatto stazioni radioelettriche e quindi soggette ad autorizzazione.






Trasponder

La detenzione è libera se l'apparato è reso non operativo, ovvero senza antenna o senza fonte di alimentazione oppure guasto, così è un bel soprammobile ma se è in grado di operare cambia tutto è diventa illegale se non si possiede alcuna autorizzazione. Mi sembra ovvio è indiscutibile che la legge dica questo, magari non lo dice in maniera scolastica ma usando invece il burocratese facendo credere così il contrario di tutto e quindi ognuno interpreta a modo proprio ma la questione di fondo è chiara.

Ricordo anche che non per nulla l'SWL è tenuto per legge ad usare solo apparati ricevente e non anche trasmittenti quindi non c'è bisogno di porsi tante domande sulla questione.
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IW3HQD

@IK3OCA
In materia di circolazione stradale le riporto la disciplina così come normata, con il commento di Giandomenico Protospataro.

Circa questo passaggio:
Citazioneda non giurista mi pare di poter dire che il possesso di apparecchiature ricetrasmittenti da parte di soggetti privati non radioamatori appaia libero.
la devo contraddire poiché il concetto di possesso di un apparato regolarmente funzionante rientra in quello di installazione. Purtroppo la terminologia è infelice poiché appartiene a un'epoca in cui gli apparati ricetrasmittenti erano quasi esclusivamente fissi (nel 1973 credo esistessero pochissimi portatili, di dimensioni comunque enormi). La stessa parola "stazione" è di per sé fuorviante poiché molti la interpretano come il possesso di più apparecchiature. Invece in essa va compreso anche un singolo portatile, dal momento che lo schema a blocchi di una qualsiasi stazione radiotrasmittente è costituito da alimentatore + RTX (o VFO) + antenna: il portatile vi rientra perfettamente.
73 de IW3HQD

in3eqa

Vado un po' off-topic ma sarebbe anche il caso di sottolineare che i radioamatori sono gli unici soggetti privati a poter utilizzare qualunque tipologia di apparato radioelettrico e qualunque tipologia di modo di emissione, purché in chiaro.
Sulla questione specifica ritengo che ormai, con l'abolizione di qualunque adempimento amministrativo per apparati di debole potenza, i cosiddetti controlli stradali saranno ancora più rari, pressoché nulli. D'altra parte ora chiunque potrebbe dichiarare che quel particolare apparato sia di debole potenza. A quel punto sta all'operatore decidere cosa fare: esporsi e procedere comunque al sequestro oppure fidarsi e ritenere la questione irrilevante. Quanti operatori sono in grado di distinguere la differenza tra apparati di debole potenza e apparati per altri usi ?

IW3HQD

Citazione di: in3eqa il Dom 27 Settembre, 11:08 2020
Quanti operatori sono in grado di distinguere la differenza tra apparati di debole potenza e apparati per altri usi ?
Pochissimi, in genere si tratta di radioamatori appartenenti alle Forze dell'Ordine. In più, in alcuni casi sussiste la difficoltà tecnica di asportare l'apparato sequestrato e quella operativa di sentirsi mandare affanzum dal collega dell'ufficio verbali che deve trasmettere l'apparato all'Ispettorato territoriale.....
Insomma, non se ne esce.
73 de IW3HQD

in3eqa

Citazione di: IW3HQD il Dom 27 Settembre, 11:12 2020Pochissimi, in genere si tratta di radioamatori appartenenti alle Forze dell'Ordine. In più, in alcuni casi sussiste la difficoltà tecnica di asportare l'apparato sequestrato e quella operativa di sentirsi mandare affanzum dal collega dell'ufficio verbali che deve trasmettere l'apparato all'Ispettorato territoriale.....
Insomma, non se ne esce.

Ohhh esattamente. Come ho detto nel video che ho menzionato in precedenza, a ciascuno il proprio ruolo. L'operatore di polizia effettua le verifiche amministrative, il funzionario dell'ispettorato territoriale effettua le verifiche tecniche. Nel mio caso, aspetto al varco chiunque avanzasse contestazioni sull'uso di un apparato che dispone di selettiva, cifratura e quant'altro... Per altro in DMR https://amzn.to/3NwdFgc l'identificativo numerico è a tutti gli effetti una selettiva.

GianlucaB

 Basterebbe che la pattuglia indichi alla centrale marca e modello, e con una veloce ricerca è possibile sapere se l'apparato è di libero utilizzo o meno.
Evidentemente non si pongono il problema, e non gli interessa risolverlo.

IW3HQD

Citazione di: GianlucaB il Dom 27 Settembre, 12:28 2020
Basterebbe che la pattuglia indichi alla centrale marca e modello, e con una veloce ricerca è possibile sapere se l'apparato è di libero utilizzo o meno.
Evidentemente non si pongono il problema, e non gli interessa risolverlo.
Qui entriamo in dinamiche che non ritengo di approfondire.
Diciamo che un controllo di polizia stradale (soprattutto sui veicoli professionali, dove gli apparati radio sono diffusissimi) se fatto bene ha molte sfaccettature e richiede tempo. Le radio rivestono un aspetto del tutto marginale. Ora, poi, che il CB non necessita più di niente fa sì che l'argomento possa anche decadere...
73 de IW3HQD

Girberto

Mi sbaglierò pure ma denoto che alcuni radioamatori son felici di trovare che le radio possono essere liberamente detenute.
Come un ladro che avuto il bottino spera di una legge che dica che non vada in galera, o ancor di quello che prima di commettere una rapina si raccomada alla Madonna che tutto fada a buon fine.
Ma ci rediamo conto in che mentalità contorta ha l'essere umano? degno di colui che nonostante abbia avuto la sua bicicletta con tanto sudore auspica che gli altri l'abbiano senza sidurare le sette camice.
Bisognrebbe invece amareggiarsi di interpretare male un codice o essere felici che le radio si possono detenere liberamente.
Per fortuna le leggi ci sono e chi le conosce sa che le radio non si possono detenere senza autorizzazione, anzi dovremo essere tutti d'accordo e uniti di affermare ciò, invece non so quale spirito di corsia di preferenza l'affermare e di addirittura fare indagini sperando di trovare un codice che dica viva la libertà sulle radio da possedere.
Forse una corsia preferenziale la posso immaginare, anzi diverse, quella al primo posto: svogliatezza, mancanza di studiare, il tutto e subito, e per finire che me frega della patente.
Siamo seri e professionali altrimenti faremo la fine dei CB, anzi un surrogato del CB, che liberalizzeranno tutto, con il piacere e la contentezza di qualche asino di turno che vuol fare CIP CIP nel televisore o perdon nella radio.
73 Gir.

GianlucaB

Citazione di: Girberto il Dom 27 Settembre, 16:28 2020
Mi sbaglierò pure ma denoto che alcuni radioamatori son felici di trovare che le radio possono essere liberamente detenute.
Come un ladro che avuto il bottino spera di una legge che dica che non vada in galera, o ancor di quello che prima di commettere una rapina si raccomada alla Madonna che tutto fada a buon fine.
Ma ci rediamo conto in che mentalità contorta ha l'essere umano? degno di colui che nonostante abbia avuto la sua bicicletta con tanto sudore auspica che gli altri l'abbiano senza sidurare le sette camice.
Bisognrebbe invece amareggiarsi di interpretare male un codice o essere felici che le radio si possono detenere liberamente.


A me non sembra assolutamente di vedere radioamatori felici.
Le leggi ci sono, e sono state anche credo esposte.
Si può detenere tutto ciò che non rappresenta una stazione radioelettrica, perche purtroppo la normativa dice che l'autorizzazione é necessaria per l'installazione di una stazione radioelettrica.

Queste sono le normative, se invece di scrivere che l'autorizzazione é necessaria per un apparato radio, hanno scritto che é necessaria per una stazione radioelettrica,  di chi é la colpa?
Io leggo la normativa, e per correttezza scrivo quello che recita la normativa.
Mica  mi metto a sostenere il contrario perché sono radioamatore...


IK3OCA

Salve Gianmarco IW3HQD e ciao a tutti! Vi sono conclusioni opposte in entrambi i fronti e questo proviene dalla non chiarezza legislativa a cui avremmo diritto se intendiamo obbedire alle leggi; in ogni caso ciò costringe a prudenza nelle conclusioni.

Riguardo al testo riportato da IW3HQD ci sono molte persone che hanno scritto delle cose che poi vengono pubblicate, ma ciò non ne assicura l'attendibilità e l'esattezza.

In quel testo si indica un caso di sanzione ex art. 102 del Codice delle comunicazioni elettroniche per guida di automezzo con "apparato radioelettrico privo della prescritta autorizzazione generale".
Ciò è malamente spiegato perché l'autorizzazione (o la sua assenza) fa capo alla persona del conducente e non all'apparato; più avanti viene precisato che la sanzione va irrogata al conducente e non al proprietario del mezzo, ma senza più chiarire dove deve far capo l'autorizzazione generale. Non si tratta di inezie, perché così si aumenta ulteriormente la confusione normativa e anche Gianmarco IW3HQD è stato tratto in inganno riportando:
"In tema di circolazione stradale: D.LG. n. 259/2003, art. 102/2: circolazione con veicolo avente installato un apparato radioelettrico privo della prescritta autorizzazione generale (o con autorizzazione scaduta). Sanzione: 600 euro (attuale) + sequestro cautelare dell'apparato."

Ancora, nel medesimo testo, riguardo all'anzidetto art. 102 comma 2 viene spiegato male
cosa si intende per reti di comunicazione elettronica: "L'art. 102 c. 2 sanziona l'installazione ad uso privato senza autorizzazione generale di reti di comunicazione elettronica cioè sistemi di trasmissione, apparecchiature o e altre risorse che consentono di trasmettere segnali via radio o altro" facendo riduttivamente intendere con quel "cioè" e portando ad esempio anche le apparecchiature radioamatoriali,  che per reti di comunicazione elettronica per si possa intendere anche normali apparecchiature atte a trasmettere segnali via radio senza connessione a rete.

Il senso ben diverso viene spiegato nell'art. 1 punto dd) del Codice delle comunicazioni elettroniche, di cui allego il testo, che descrive come reti di comunicazione elettronica gli insiemi e sottoinsiemi di reti tipo Internet, e non singole apparecchiature tipo radioamatore, anche se trasmettono segnali via radio.
Fra l'altro nel testo riportato da IW3HQD dopo "apparecchiature" stranamente scompaiono le  successive parole "di commutazione o di instradamento" presenti nell'art. 1 punto dd) anzidetto facendo così assumere tutt'altro senso al concetto di rete di comunicazione.

Riguardo all'ipotesi di contraddizione suscitata da IW3HQD mi si permetta di non concordare.
E' vero, come vuole intendere Gianmarco, che un apparato funzionante può costituire da solo un impianto di telecomunicazione ai sensi dell'art. 195 del Codice postale se è completo di tutto ciò che serve a ricevere e trasmettere, come sono le apparecchiature portatili con alimentazione e antenna, ma ciò non contraddice la tesi di libera detenzione di apparecchiature da parte di privati non radioamatori se le apparecchiature non fanno parte di alcun impianto, come avevo già indicato.

Nella prossima vita voglio nascere su Marte dove le leggi sono notoriamente chiare.

73 Rosario

Trasponder

Anche alla massima concentrazione è impossibile entrare nelle menti di chi ha scritto quest norme.

Citazionema ciò non contraddice la tesi di libera detenzione di apparecchiature da parte di privati non radioamatori se le apparecchiature non fanno parte di alcun impianto.
Si ma un apparecchio radio se è portatile è già da considerarsi un impianto quindi impianto e apparecchio è la stessa cosa.
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IK3OCA

Salve Girberto, ciao a tutti! Girberto non concordo su quanto dici circa la libertà di possesso delle radio quale premio immeritato a svogliati nullafacenti: se facessero leggi chiare (e giuste, dato che non sempre lo sono, come più volte sentenziato dalla Corte Costituzionale) problemi non sussisterebbero: se si deve fare in un certo modo, si faccia così e basta, e allora poco spazio verrebbe lasciato a libertà immeritate.
Ma chiarezza, per quanto posso capire, non vi è, anzi c'è è un continuo susseguirsi di cambiamenti di regole, e, io aggiungo, anche una certa ipocrisia legislativa.

Però Girberto tu dici invece che "per fortuna le leggi ci sono e chi le conosce sa che le radio non si possono detenere senza autorizzazione".

Allora Girberto, io ho sostenuto con la migliore serietà intellettuale di cui sono stato capace che, da quanto ho appreso, le radio si possono possedere come ho precisato, ma se tu sostieni il contrario, e se le tue non sono fantasticherie, ma parole fondate, dimostra quanto dici.
O fallo dimostrare da qualcuno; faresti un favore a me che sono stato il primo qui in forum a lamentarmi per la non chiarezza, un favore anche a tutti gli altri, e io sarò lieto di cambiare idea.

73 Rosario

Igor

Buongiorno a tutti.

Faccio osservare che se qualcuno afferma che se non c'è scritto da nessuna parte che il possesso è illecito dovrebbe anche poter dimostrare che esiste una norma che al contrario dice che il possesso è lecito altrimenti ci si arrampica sugli specchi. Se delle normative non sono chiare da capire non significa che ci sia scritto il contrario in base a l'aria che tira.
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Girberto

Forse parlo arabo o nel seguito della venuta di Cristo. aramaico
Ammetto che si vuol capire ciò che si vuol intendere, ma io parlo chiaro.
Lo ripeto: ancora una volta senza che qualcuno interpreti male la mia affermazione:io ritengo che le radio non possono essere detenute senza autorizzazione.Punto e basta.
E sono felice che le leggi dicano questo, senza autorizzazione niente radio, niente radio senza autorizzazione.
Chiaro! bene.
Poi se qualcuno vede il "malizio ultime" come dicevano i latini bene vi rispondo alla maniera di  Manzoni "la colpa non è mia."
Le radio sono subordinate/to dal possesso di una aurorizzazione, senza la quale  niente stazione radio.
Stazione radio= apparati ricetrasmittenti, salvo casi di SWL o BCL. dove per sfortuna è stata liberalizzazata, cosa che io sono contrario.
Saluti Gir-


IW3HQD

Il problema è proprio questo: le normative non sono chiare perché sono vecchie!
Sono vecchie e sono scritte nel peggior borbonico burocratese, il che è ancora peggio!

@IK3OCA
Per quanto riguarda i controlli stradali, trattandosi di atti amministrativi è prevista la sanzione a carico del conducente e - in subordine - all'obbligato in solido, vale a dire l'intestatario del veicolo. Questo per garantire l'oblazione del verbale. Personalmente ho sequestrato una sola volta un apparato radioamatoriale installato a bordo di un veicolo professionale e utilizzato da parte di un conducente non radioamatore. Il verbale è stato redatto a suo carico come trasgressore, a carico della ditta come obbligata in solido; l'apparato (era un portatile collegato ad antenna su base magnetica) è stato sequestrato e inviato all'Ispettorato Territoriale di competenza. Fine, tutto molto semplice.
Va da sé che l'autorizzazione generale deve far capo al reale utilizzatore sanzionato in quel momento. Il problema si pone invece qualora la vettura di famiglia sia condotta da uno dei coniugi non titolare di autorizzazione: classico esempio, mia moglie che circola con la mia vettura su cui è regolarmente installato un apparato veicolare. E' qui che a mio avviso scaturiscono i veri problemi: perché se andiamo a leggere la normativa obsoleta del codice delle telecomunicazioni, si parla di "impianto ed esercizio di stazione". Il dubbio interpretativo risiede proprio in quella congiunzione "ED": è punito il solo impianto o ci deve essere anche contestuale esercizio dell'attività radio? Non si sa....

Come vedete, la situazione è assolutamente confusa e si presta a mille interpretazioni anche in sede di ricorso. E credo che tale situazione continuerà a restare tale nei secoli a venire...
73 de IW3HQD

IK3OCA

Salve! Cari amici, come vedete, i problemi di chiarezza vengono da leggi non chiare o imbastite confusionariamente e allora trovare il bandolo della matassa diventa difficile, non solo per quanto ha riscontrato Gianmarco IW3HQD nell'esercizio delle sue funzioni, ma anche per quanto riguarda la detenzione di apparecchiature, quando ciascuna, come ha ben precisato Gianmarco, non costituisca da sola un impianto ai sensi dell'art. 195 del Codice postale (visto che qualcosa abbiamo trovato?  :D )

Per quanto riguarda Girberto, non ti arrabbiare! Sei stato assolutamente chiaro nell'esposizione del tuo punto di vista e se io ho voluto mettere alla prova le tue conoscenze di diritto è perchè semplicemente non trovo quanto affermi.

Tutta questa discussione a me è stata utile perchè mi ha costretto a cercare e trovare roba che non sapevo, spero che sia stato altrettato, almeno un po', per ciascuno di voi.

La prossima volta che mi troverò a votare dei parlamentari darò il voto a uno di Tau Ceti, dove i politici locali notoriamente intendono fare leggi che lascino pochi dubbi al cittadino.

73 Rosario

thomas

Permettetemi, non scrivo in qualità di chi ha 20 anni di servizio nelle FF.OO., in quanto anche lì l'ignoranza regna sovrana. Da semplice cittadino, mi sono interessato al problema, ed ho ottenuto risposta da ben 2 Ispettorati (Liguria ed Emilia-Romagna)

LA PURA E SEMPLICE DETENZIONE (quindi no porto, no installazione, neanche in ricezione) di qualsiasi tipo di apparato tx/rx, anche non radioamatoriale, anche autocostruito, E' LIBERA, in quanto l'art 403 è stato abolito, così come la domanda presso Polizia o Carabinieri (prevista per la sola detenzione).

Discorso a parte per gli apparati militari o delle FF.OO. (ma non VF), solo quelli ancora in uso, la cui detenzione soggiace al rilascio di licenza ex art 28 TULPS come modificato dal dl 59 del 2006.

Precisazione sul concetto (delicato) di "installazione". Per fissi e veicolari è facile, basta che siano staccati dalle antenne e dalla corrente. Per i portatili la batteria va staccata. Apparati in cattivo stato di conservazione, o mancanti di pezzi, non si considerano installati.

Non c'è altro da dire. Se volete, inviate una mail agli Ispettorati.

Trasponder

Ciao Thomas. Esattamente così, nel concreto la differenza sta nell'apparecchio se al momento della detenzione è usufruibile o meno sennò appunto è da considerarsi un bel soprammobile.
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in3eqa

Citazione di: thomas il Mer 30 Settembre, 09:13 2020
Discorso a parte per gli apparati militari o delle FF.OO. (ma non VF), solo quelli ancora in uso, la cui detenzione soggiace al rilascio di licenza ex art 28 TULPS come modificato dal dl 59 del 2006.

Salve Thomas, su eBay c'è una inserzione riguardo la vendita di un apparato Selex FC3000, in configurazione "fissa". Stesso modello attualmente in uso alla gendarmeria italiana: https://www.ebay.it/itm/274503611302. Funziona da 410 a 470 MHz, quindi perfettamente programmabile anche in gamma amatoriale dei 430 MHz. Secondo te rientra nella fattispecie menzionata ? Per me è un apparato radio come tutti gli altri e come radioamatore ho titolo a usarlo (lasciamo da pare la questione sulla facilità di programmazione di questi apparati).

thomas


Trasponder

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in3eqa

Citazione di: Trasponder il Mer 30 Settembre, 13:16 2020
Avrà voluto dire forze dell'ordine. C:-)

Non vedo cosa ci sia di così particolare nell'uso di una particolare terminologia. Gendarmeria si riferisce a un corpo di polizia che dispone di un'organizzazione di tipo militare. Come dire "grassatore" per riferirsi a rapinatore con arma.
Non ho avuto risposta circa il mio precedente quesito, ovvero un apparato Selex FC3000 o similare può liberamente essere utilizzato dai radioamatori ? Per me si.

thomas

Secondo me non è usato dalle FF.OO. italiane. quanto alle frequenze, l'importante è non usarlo su quella gamma.
Quanto a Gendarmeria, il termine "generico" si può riferire soltanto in termini storici o a corpi stranieri (es.: Gendarmeria francese, Gendrameria vaticana), ma in italia esistono:
Polizia di Stato
Carabinieri
Guardia di Finanza
Polizia Penitenziaria
Guardia Costiera
Polizia Provinciale
Polizia Locale

IK3OCA

Salve, per l'ennesima volta, grazie alla scarsa chiarezza legislativa, torna la domanda se sia libero o no libero il possesso di apparecchiature ricetrasmittenti anche da parte di non titolari di autorizzazioni.

Grazie ai contributori nel forum si è trovato che l'art. 195 DPR 29-03-1975 N. 156 (Codice delle poste - ultime versioni) sanziona amministrativamente chi installa od esercita un impianto di telecomunicazione senza la relativa concessione o autorizzazione.
La frase magica è "impianto di telecomunicazione" da distinguere con semplice apparecchiatura: l'impianto di comunicazione, in quanto "impianto" deve consistere in tutti i componenti atti a rendere, così assiemati, la comunicazione.
Non viene quindi sanzionato il possesso del singolo componente, anche se si tratta di un ricetrasmettitore, se da solo non è atto a costituire un impianto di telecomunicazione.

Il medesimo concetto di impianto o stazione, distinto dalla singola apparecchiatura, viene espresso anche dall'art. 1 del DLGS 1° agosto 2003, n.259 (Codice delle comunicazioni elettroniche) dove (lettera c) per apparato radioelettrico si intende un trasmettitore, un ricevitore o un ricetrasmettitore destinato ad essere applicato in una stazione radioelettrica, salvo che l'apparato radioelettrico da solo non coincida con la stazione stessa, e dove invece per stazione radioelettrica (lettera nn) si intende uno o più trasmettitori o ricevitori, comprese le apparecchiature accessorie, necessari per assicurare un servizio di radiocomunicazione.

In conclusione: una singola apparecchiatura è di libero possesso (non uso) se da sola non è atta a costituire un impianto o stazione di telecomunicazione; costituiscono invece impianto di telecomunicazione e necessitano di autorizzazione (per radioamatore, CB, salvo i casi di libero uso) i ricetrasmettitori dotati di antenna e alimentazione, dato che da soli hanno tutto il necessario per effettuare la  telecomunicazione.

73 Rosario

Trasponder

Direi che è tutto logico e non potrebbe essere altrimenti.
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