NORMATIVA REMOTIZZAZIONE STAZIONE RADIOAMATORIALE

Aperto da IU2IDU, Ven 16 Aprile, 08:04 2021

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IU2IDU

Buon giorno a tutti gli utenti del FORUM RADIOAMATORI. Sto raccogliendo materiale per scrivere un articolo sulla remotizzazione delle stazioni radio ed è veramente difficile reperire informazioni in rete su questo argomento.
Considerando il tempo di pandemia ed il fatto che molte nuove radio (vedi YAESU FTdx10) vengono reclamizzate come facilmente remotizzabili, mi sono immaginato qualche situazione che stimola interrogativi interessanti.

PRIMO CASO
Un radioamatore abita in condominio, utilizza abitualmente una piccola verticale V/U sul tetto e per il quieto vivere decide di installare una semplicissima stazione remotizzata nella casa dei propri genitori o nonni in campagna. Acquista una radio ed una verticale multibanda, mette in esercizio tutto quanto ed inizia a chiamare dal suo appartamento in città. Si diverte un sacco perché finalmente riesce a fare collegamenti interessanti con i soli 100W dell'apparato...
Quindi questo operatore possiede un'Autorizzazione Generale per impianto ed esercizio di stazione ubicato nell'appartamento, ma contestualmente opera e trasmette attraverso la stazione remotizzata posta altrove.

SECONDO CASO
Il radioamatore abita nello stesso condominio, ma non gli è permesso installare nemmeno la piccola verticale V/U. Stufo di operare con il portatile decide di installare la stazione remotizzata.
Quindi in realtà opera esclusivamente dall'impianto remotizzato presso l'abitazione rurale dei genitori/nonni.

TERZO CASO
Il radioamatore possiede una stazione HF e V/U presso il condominio, ma decide di installare una stazione remotizzata nell'abitazione collinare dei nonni perché ritiene che sia una posizione privilegiata per fare i contest.
Quindi opera sia dal condominio, ma saltuariamente anche attraverso il sistema remoto.

Istintivamente potrei dire che nel secondo caso sarebbe sufficiente traslare la propria Autorizzazione Generale presso il luogo in cui è posta la stazione remotizzata, ma come deve comportarsi il radioamatore del primo e del terzo caso? Sappiate che non voglio mettere in piedi un tread logorroico e moralista, ma come ho premesso inizialmente vorrei solo scrivere un articolo a 360° su questa materia. Mi metterò in contatto con l'ispettorato territoriale del MiSE però se qualcuno di voi volesse condividere le proprie esperienze o informazioni sarebbe davvero fantastico.

Riassumendo:
1) stazione V/U in appartamento e stazione HF remota in campagna
2) niente stazione in appartamento (ma Autorizzazione Generale con ubicazione presso abitazione) e stazione remota in campagna
3) stazione HF e V/U in appartamento più stazione remota in campagna per chiamate DX o CONTEST

Grazie a tutti per l'attenzione....io ho lanciato il sasso.

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


IW3HQD

Ho effettuato un solo collegamento con un OM che lavorava con stazione remotizzata: lui era a Vieste, la stazione "pilota" era a Trieste. Ma si trattava di attività VHF e la stazione era attivata naturalmente tramite interfaccia telefonico. Buono il segnale, altrettanto buona la modulazione.

Sarei invece più scettico sulla remotizzazione di stazione radio che coinvolga più bande, oltretutto tra loro enormemente diverse: la mia perplessità è che - se non ho capito male - con una trasmittente V/U si intende pilotare una stazione HF: non credo ciò sia fattibile poiché comunque attiveresti un trasponder.

L'aspetto documentale è relativo poiché la stazione-pilota dovrebbe coincidere con quella indicata in AG; l'altra stazione lavorerebbe in portatile/mobile o comunque in modalità provvisoria.

Spero di avere centrato l'argomento...
73 de IW3HQD

Ducato70

73 a tutti.

La questione però non è legata alla remotizzazione, il vero problema è che così facendo devo installare una "stazione di radioamatore" in ogni luogo dove a me fa comodo, posso anche installarne 10 o 100, una dal cugino, una dal nonno, dalla fidanzata ecc, poi che la usi in remoto o quando sono direttamente li non fa nessunissima differenza, sono comunque tutte ubicate fuori dal mio domicilio.

E' esattamente come se io installassi un ripetitore o più ripetitori in luoghi che non sono il mio domicilio, quindi di fatto, trattandosi però di stazioni remote e che solo io posso usare, non possono neanche darmi una autorizzazione e un nominativo come per i ripetitori.

Quindi, se la stazione remoto è ubicata a casa mia posso usarla senza problemi ma se è ubicata a casa di Paperino vuol dire che Paperino come minimo deve avere essere anche lui radioamatore. :)
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IU2IDU

Grazie Ducato e Gianmarco per le risposte.

https://youtu.be/TOpiSDzW3-g

In questo video relativo all'ICOM IC 7300 https://amzn.to/3GUQk3y si può capire a cosa mi riferisco, soprattutto guardando la parte finale.

Un radioamatore impossibilitato a fare HF da casa propria che decide di installare una radio presso un'altra abitazione come deve comportarsi? Ducato70 ha fatto un ottimo intervento: concordo che se installiamo una stazione presso la casa di un parente, questo deve almeno avere la patente.

Allora andiamo oltre.....fingiamo che il radioamatore possieda una seconda casa in collina o montagna (così è di sua proprietà). Non ci sono genitori o nonni. La casa è sua. Come dovrà gestire dal punto di vista amministrativo questa stazione demitizzata?

@ Gianmarco IW3HQD Specifico che questo meccanismo è diverso dal transponder. Praticamente installi  una radio con antenna multibanda, poi attraverso i suoi accessori la metti in rete (internet) e puoi utilizzarla SOLO TU a distanza attraverso computer o smartphone. In particolare ho visto una pubblicità del nuovo YAESU FTdx10 in cui si evidenziava proprio la semplicità di remotizzazione. Chiaramente si dispone del solo apparato (niente amplificatore o accordatori esterni), tra l'altro si può anche accendere e spegnere tutto a distanza proprio come se fossimo davanti alla radio. Sono radio che vengono prodotte, pubblicizzate e vendute per essere utilizzate anche con questi sistemi, pertanto la curiosità che mi spinge a cercare materiale per scrivere un articolo ruota intorno alla domanda: DAL PUNTO DI VISTA NORMATIVO COME SI CONFIGURA QUESTA SITUAZIONE? Forse all'atto pratico uno lo fa e se ne sbatte, ma vorrei chiarire per mettere tutto nero su bianco nel prossimo numero di RADIOSPECOLA.

73 Giulio IU2IDU

IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


Ducato70

CitazioneAllora andiamo oltre.....fingiamo che il radioamatore possieda una seconda casa in collina o montagna (così è di sua proprietà). Non ci sono genitori o nonni. La casa è sua. Come dovrà gestire dal punto di vista amministrativo questa stazione demitizzata?
Sarebbe un'interessate domanda da porre al MISE, credo però non sia legalmente possibile avere due o più postazioni radio fisse anche se in proprietà private diverse da quella specificata sulla AG.

Faccio un esempio, metto in piedi una stazione fissa nella mia seconda casa di montagna, all'improvviso mi arriva l'ispettore per un controllo, cosa gli dico visto che la casa è mia ma il mio domicilio fisso è da un'altra parte, anzi perfino in un altra regione! che succede ora? beh gli dico che quando torno a casa rendo la stazione non operativa ...si però se poi non è vero e la uso in remoto e metti caso che arriva l'Escopost perché si sono accorti che da li parte un segnale! (stazione non presidiata) ...insomma direi che è meglio chiedere a chi le regole le fa ma credo che il fattore di stazione non presidiata rimanga la regola da seguire.
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IU2IDU

Giuste considerazioni, ho inviato una mail al MiSE e contestualmente conversato telefonicamente con un radioamatore vicino all'ambiente che aveva già approfondito in passato questo argomento. Secondo lui dal punto di vista normativo la stazione remota non è praticabile in Italia perché NON PRESIDIATA. Possiamo installare stazioni ripetitrici non presidiate previa autorizzazione, ma non radioamatoriali....
In tanti lo fanno comunque, mentre in alcuni paesi del mondo questa attività è permessa.

Aspetterò la risposta del MiSE anche se credo di essere giunto al capolinea del mio articolo ancora prima di iniziare a scriverlo. In caso di ulteriori aggiornamenti posterò tutto sul trend, intanto vi ringrazio per le risposte.

Potremmo estendere la discussione riguardo alla stazione presidiata nella seconda casa, ma in questo caso ho visto che non ci sono limitazioni nella normativa. La casa è tua, hai la patente e la stazione è presidiata da te quindi puoi utilizzarla senza problemi.

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


Ducato70

CitazionePotremmo estendere la discussione riguardo alla stazione presidiata nella seconda casa, ma in questo caso ho visto che non ci sono limitazioni nella normativa. La casa è tua, hai la patente e la stazione è presidiata da te quindi puoi utilizzarla senza problemi.
Questo punto però andrebbe chiarito. Con stazione presidiata si intende che la stazione è operativa nell'abitazione in cui risiedo e non in tutte quelle di mia proprietà, ovvero in quella specificata nella documentazione che ho invito in qualità di radioamatore. Sarebbe quindi utile sapere cosa dice il MISE se uno dispone magari di 10 case di sua proprietà sparse per la penisola.

CitazioneAspetterò la risposta del MiSE anche se credo di essere giunto al capolinea del mio articolo ancora prima di iniziare a scriverlo.
Tuttavia quando si parla di remotizzazione si intende che da fuori casa uso la mia stazione, esattamente come farei ad esempio con un mio nodo Echolink, quindi se l'intento è appunto usare la propria stazione in remoto non ci sono problemi, il problema si pone quando appunto la mia stazione non è più installata solo a casa mia o comunque non in quella dove sono domiciliato.
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IK3OCA

Ciao a tutti! Per capire necessita riferirsi alla normativa, che, per quanto ne so, NON prescrive che la stazione debba essere installata a domicilio dell'operatore, ma solo che venga indicato il luogo dove la stazione si trova (art. 138 punto b del Codice delle comunicazioni elettroniche).
E nemmeno risulta dalla legge che l'operatore sia tenuto a possedere una sola stazione, infatti sono contemplati anche apparati mobili che costituiscono stazioni autonome.

Quindi:

Nel 1° caso le stazioni sono 2, la prima presso il domicilio dell'operatore, la seconda remotizzata: vanno comunicate entrambe.
Nel 2° caso tutto uguale, dato che il portatile riassume in sé le caratteristiche della prima stazione.
Nel 3° caso le stazioni continuano ad essere due, ma non sempre connesse e ciò è indifferente dal punto di vista legislativo risultando ammissibile la disponibilità di due stazioni. Vanno comunque comunicate entrambe.

Sull'obiezione che la stazione sia irregolare perchè non presidiata io direi che, all'opposto, risulterebbe presidiata in quanto interconnessa, non risultando dalla legge la necessità di presidio personale da parte del radioamatore. E, se non funzionante, non necessiterebbe di presidio.

Volendo però dissipare ogni minima incertezza, anche dal punto di vista di chi fosse tenuto a controllare, non sarebbe una cattiva idea, come già suggerito da altri, di rivolgere il quesito al MISE, anche per mezzo della specifica casella e-mail destinata dal MISE ai radioamatori: radioamatori.dgat@mise.gov.it

73 Rosario

JonsonB

73 a tutti voi çç53 Il problema è appunto che se installo una stazione fissa e permanente non nella mia abitazione lo devo comunicare, il problema però e che non ti danno alcuna autorizzazione per installare una stazione che non sia casa tua. Un amico ad esempio ne ha chiesta una per installare un nodo Echolink https://amzn.to/3NAkJs0 a casa di un parente ma gli è stato risposto che non danno autorizzazioni ne tantomeno nominativi per i nodi Echolink, ne presumo quindi che "forse" se si dispone di una seconda casa si possa regolarizzare la cosa semplicemente comunicandolo agli appositi uffici!
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IK3OCA

Salve JohnsonB, ciao a tutti! Johnson mi pare che il punto importante sia che non c'è nella legge, per quanto ne so, nè l'obbligo di detenere una stazione nel proprio domicilio, nè di detenere solo una stazione, ma semplicemente quello di comunicare dove la stazione si trova. O le stazioni.
Inoltre l'autorizzazione è rilasciata in base al possesso di determinati requisiti, fra i quali però non rientra l'obbligo di installare una stazione nel proprio domicilio.
Il MISE è assoggettato alle legge come chiunque altro, quindi problemi non dovrebbe farne.
Mi pare inoltre che il caso del nodo echolink riguardi una casistica diversa da quella a cui stiamo facendo riferimento.
Se qualcuno avesse inoltrato il quesito al MISE sarei curioso di sapere cosa rispondono. Se no glielo chiedo io.

73 Rosario





IU2IDU

Giustissime considerazioni, ma come dicevo ieri fingiamo che la seconda casa sia di proprietà dell'operatore che intende usare la stazione da remoto.
Un utente di altro forum mi ha scritto che nella dichiarazione ai fini del conseguimento dell'autorizzazione generale di cui all'art 104 del codice comunicazioni elettroniche, si dichiara l'ubicazione della stazione radioelettrica, da cosa sara' costituita, ma non se uso il microfono e il pulsante sullo stesso per operare, o invece lo faccio tramite un sistema di remotizzazione.
Per quanto riguarda il presidio o il non presidio, si parla di stazioni "ripetitrici" e non di stazione di radioamatore.

Secondo me potrebbe avere ragione, ma per avere assoluta certezza aspetto la risposta del MiSE (ho scritto una mail per richiedere informazioni in merito) e nel frattempo mi leggo il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche pubblicato il mese scorso in Gazzetta Ufficiale.

Vi terrò aggiornati su eventuali scoperte....

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


IK3OCA

Io ho trovato questa novità:

https://ispettorati.mise.gov.it/images/documenti/decreto_marzo_2021.pdf

che è stata gentilmentre raffrontata con normativa precedente da Giovanni IV3AVQ (v. allegato)

73 Rosario

Ducato70

CitazionePer quanto riguarda il presidio o il non presidio, si parla di stazioni "ripetitrici" e non di stazione di radioamatore.
Il punto però è che una stazione che diventa remota si trasforma in una stazione ripetitrice esattamente come lo è ad esempio un nodo Echolink, cioè io entro da internet ed esco via radio, poi che sia la rete Echolink o un mio sistema privato non fa alcuna differenza e anche se ad usarlo sono solo io.

Resta solo da stabilire se posso usare le mie stazioni remote se queste sono nelle mi proprietà private o solo da quella in cui ho la residenza, inoltre mi rimane il dubbio nel casi si abbiano una o più abitazioni o proprietà al di fuori della regione di residenza, infatti se ad esempio dalla Lombardia attivo la mia stazione nella mia casa in Sardegna come mi devo comportare! di fatto ho installato una stazione ripetitrice automatica in una regione diversa da dove risiedo. Non credo basti aggiungere un /IS0.
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IU2IDU

Giustissimo Ducato...incrocio le dita e aspetto la risposta del MiSE. Poi vi aggiorno.

Secondo me NON si può fare in Italia.
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


IK3OCA

Salve, qualche parola ancora: non è il MISE che decide cosa si può o non si può fare e che, malgrado la sua autorevolezza, non essendo il Legislatore, può solo esprimere un'opinione, ma è la legge, dove vanno cercate le parole che indicano i motivi di diritto che consentono o meno l'installazione di una stazione remota.

Riguardo alla legge ho trovato che l'art. 9 c. 1 del decreto 1 Marzo 2021 (G.U. 70/2021) verso la fine dice:

"Per singole le persone fisiche, l'autorizzazione generale di cui all'art. 1, comma 1, costituisce requisito per il conseguimento dell'autorizzazione generale per stazioni ripetitrici automatiche non presidiate."

Il che dovrebbe tagliare la testa al toro. Allego copia del decreto.

73 Rosario



IW3HQD

Buongiorno.
Sulle ripetitrici non presidiate siamo d'accordo.
Ma qualora la stazione costituisca un trasponder?  çç43
73 de IW3HQD

Ducato70

Ciao IW3HQD. La cosa non cambia poiché un trasponder è un ripetitore bidirezionale, ovvero trasla i segnali da una banda ad un'altra. Tuttavia se parliamo di stazioni automatiche, siano esse ripetitori, nodi echolink, BBS, sistemi per inviare beacon così come le stazioni remotizzate ecc, non servono autorizzazioni se installate a casa propria. (I trasponder in ogni caso sono sempre illegali.)
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IW3HQD

Citazione(I trasponder in ogni caso sono sempre illegali.)
Era proprio a questo cui mi riferivo. Grazie.
73 de IW3HQD

IK3OCA

Salve, IW3HQD pone la bella domanda: e se la stazione costituisce un transponder?

A questo proposito il 1° comma dell'art. 143 c. 1 del Codice delle comunicazioni elettroniche aggiornato al 30/07/2020 dice:

"Le associazioni dei radioamatori legalmente costituite possono conseguire, nel rispetto delle disposizioni recate dagli articoli 107, commi 5, 9 e 10, e 140, l'autorizzazione generale per l'installazione e l'esercizio:
a) di stazioni ripetitrici analogiche e numeriche;
b) di impianti automatici di ricezione, memorizzazione, ritrasmissione o instradamento di messaggi;
c) di impianti destinati ad uso collettivo."

Da quanto sopra si desume che rientrano nella definizione di stazioni ripetitrici anche i transponders e che la loro installazione è riservata alle associazioni dei radioamatori.
Siccome in nessun altro punto della legge, riguardo ai radioamatori, si parla di stazioni ripetitrici, pare che il legislatore abbia proprio voluto riservare la facoltà di installare stazioni ripetitrici solo alle associazioni di radioamatori e dietro apposita autorizzazione.

Ma ciò nel testo del 30/07/2020: dal decreto 1 Marzo 2021 invece le cose cambiano, infatti il comma 1 dell'art. 9 verso la fine dice:

"Per singole le persone fisiche, l'autorizzazione generale di cui all'art. 1, comma 1, costituisce requisito per il conseguimento dell'autorizzazione generale per stazioni ripetitrici automatiche non presidiate."

Con queste parole, che sembrano voler ricalcare la definizione di stazione ripetitrice indicata nell'art. 143 del precedente Codice, viene stabilito che la facoltà di installare stazioni ripetitrici è concessa non solo alle associazioni di radioamatori, ma anche ai singoli radioamatori e senza necessità di particolari richieste.

Conseguentemente pare lecito ritenere che il singolo radioamatore ha libera facoltà di installare un transponder e anche di servirsi di stazioni remotizzate non presidiate.

73 Rosario

Ducato70

Purtroppo come sempre le leggi sono scritte non per essere capite ma per essere interpretate e alla fine ci sono due pesi e due misure per non dire migliaia. Per esperienza personale, avendo già chiesto diversi anni fa al mise se era possibile installare un trasponder, la richiesta mi fu categoricamente respinta, non so se alle associazioni vengono invece date ma a parte un trasponder forse abusivo presente anni fa tra la banda dei 50 mhz e quella dei 430, non sono a conoscenza dell'esistenza di altri trasponder, anche perché se dessero autorizzazioni a destra e a manca credo che saremmo sommersi da trasponder in ogni dove visto che non serve un ripetitore apposito ma un normale rtx che bene o male tutti abbiamo.
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IK3OCA

Salve Ducato 70, ciao a tutti! Concordo con te sulla difficoltà di comprendere e interpretare leggi fatte da un Legislatore come il nostro non sempre consapevole nè dell'esistenza di norme contrarie a quelle che si vogliono emanare, nè della possibilità di comprensione delle norme emanate; inoltre, per non diminuire il caos, vari ministeri emanano decreti e circolari in contrasto con la normativa esistente.
Il Parlamento ad un certo punto parve consapevole di questi guai e allora, anzichè emanare interpretazioni autentiche e chiarificatrici delle leggi, troppo forse essendo, o troppo difficile, il materiale da correggere, emise una legge che dichiara non applicabili le sanzioni tributarie in caso di difficoltà interpretativa delle norme; per casistica non tributaria ma confusionaria invece niente: i cittadini si arrangino.

Ciò che ho scritto mi è parsa un'interpretazione ragionevolmente logica della normativa, ma la penserà così anche il MISE disponendo conseguenti regole per i controlli? Ai posteri l'ardua sentenza  :D

73 Rosario

Ducato70

Fanno le regole per noi ma non considerano l'avanzare della tecnologia e le varianti che si vengono a creare, il problema di base è questo ma vaglielo a spiegare cosa sono i sistemi usati dai radioamatori ...non è il loro mestiere. :)
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GianlucaB

Io la vedo in questo modo, la normativa distingue solo 2 tipologie di stazioni, e rilascia le relative autorizzazioni solo per stazione radioamatoriale presidiata, e stazione ripetitrice non presidiata.
La stazione radioamatoriale non presidiata non esiste, non compare in nessun articolo, non esiste nessuna autorizzazione per stazione radioamatoriale non presidiata, quindi vien da se che a mio avviso non può, e non deve esistere, ovvero non si può utilizzare.

SSB

Buona giornata a tutti.

Giusto per creare ancora più confusione :) invito a leggere cosa c'è scritto sull'autorizzazione generale

Bisogna indicare il tipo di stazione...

Una stazione di radioamatore
Una stazione ripetitrice analogica o numerica
Un impianto automatico di ricezione, memorizzazione o instradamento di messaggi
Una stazione radioelettrica

A questo punto uno cosa fa se successivamente alla richiesta aggiunge una di queste stazioni! lo deve comunicare pur essendo a casa propria!

Inoltre c'è scritto: Che la stazione elettrica è ubicata in cioè in una sola postazione perciò se ho due abitazioni non posso regolarizzarle entrambe.

Insomma non si capisce una beata mazza poiché si può interpretare in mille modi.

Comunque faccio presente che le uniche stazioni non presidiate possibili (quindi non nella nostra abitazione) sono i ponti ripetitori, infatti è l'unico sistema a cui viene data una autorizzazione e perfino un nominativo/identificativo.
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IK3OCA

Salve, quanto viene affermato da GialuncaB e SSB circa le stazioni non presidiate, rispettivamente non possibili, o possibili solo se si tratti di ponti ripetitori, viene superato  dal decreto 1 marzo 2021 dove, come ho riportato in un post precededente, al comma 1 dell'art. 9 verso la fine viene detto che:
"Per singole le persone fisiche, l'autorizzazione generale di cui all'art. 1, comma 1, costituisce requisito per il conseguimento dell'autorizzazione generale per stazioni ripetitrici automatiche non presidiate."
Faccio presente che l'art. c. 1 del citato decreto parla di autorizzazione generale per radioamatori.
Augh  ;D
+ 73 Rosario

SSB

Su questo non c'erano dubbi neanche prima di questo decreto altrimenti chiunque avesse avuto un nodo Echolink piuttosto che un digipeater APRS sarebbe stato fuorilegge. Le questioni però rimangono, intanto per quale motivo bisogna barrare il tipo di stazione visto che l'autorizzazione generale autorizza di per sé ad installare qualsiasi sistema automatico! seconda questione: è se uno decide in un secondo momento di attivare una stazione automatica che però non ha segnato sull'autorizzazione generale deve forse segnalare la cosa! E infine, se la stazione automatica o quella normale di radioamatore non è ubicata nella propria residenza ma in un altra comunque di proprietà è lecito oppure no! Insomma di interrogativi ne rimangono tanti.
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IK3OCA

Ciao SSB, ciao a tutti! A qualcuno degli interrogativi che poni ho avanzato risposte, ad altri ipotesi di risposta. Certo che l'incertezza non nuova, ma storica, che proviene da un numero significativo di leggi combinate fra loro quando non sovrapposte o addirittura contrastanti, emanate a troppo frequenti ondate secondo il tempo che fa in politica, e senza che il nostro Legislatore si prenda la briga di redigere un codice unico della materia, non aiuta, ma ostacola il cittadino intenzionato ad obbedire alla legge.
Ci troviamo in questa situazione e non ci resta aspettare il bel o brutto tempo di qualche burocrate più o meno sapiente.

73 Rosario



GianlucaB

Citazione di: IK3OCA il Mar 20 Aprile, 13:15 2021
Salve, quanto viene affermato da GialuncaB e SSB circa le stazioni non presidiate, rispettivamente non possibili, o possibili solo se si tratti di ponti ripetitori, viene superato  dal decreto 1 marzo 2021 dove, come ho riportato in un post precededente, al comma 1 dell'art. 9 verso la fine viene detto che:
"Per singole le persone fisiche, l'autorizzazione generale di cui all'art. 1, comma 1, costituisce requisito per il conseguimento dell'autorizzazione generale per stazioni ripetitrici automatiche non presidiate."
Faccio presente che l'art. c. 1 del citato decreto parla di autorizzazione generale per radioamatori.
Augh  ;D
+ 73 Rosario

Credo che hai interpretato male l'articolo 9 comma 1.
Per le stazioni ripetitrici non presidiate serve sempre richiedere la rispettiva autorizzazione compilando l'apposito modulo sub allegato I.
Al comma 2 viene anche specificato a chi indirizzare la richiesta.

L'ultima parte del comma 1, dice semplicemente che l'autorizzazione per stazione di radioamatore costituisce un requisito per richiedere l'autorizzazione di stazione ripetitrice, in pratica vuol dire che se non hai l'autorizzazione per la stazione di radioamatore non puoi richiedere l'autorizzazione per stazione ripetitrice.


IU2IDU

Ciao a tutti, penso che GIANLUCA abbia ragione. Nonostante non sia arrivato alla conclusione ho voluto comunque scrivere un articolo per il prossimo numero di RADIOSPECOLA.
Ritengo che accessori come lo YAESU SCU-LAN10 https://amzn.to/3kuxG9h servano per utilizzo remoto nelle immediate vicinanze della stazione, in poche parole MI SIEDO IN GIARDINO E USO A DISTANZA LA RADIO CHE HO IN CASA. Certo che mi sarei aspettato una presa di posizione su questo argomento nel decreto del 1 marzo 2021 perché il tema è di assoluta attualità.



Se questi accessori vengono venduti sono sicuro che ci sia un modo per utilizzarli nel rispetto delle regole, ma non riesco a definirne i limiti...

Se riceverò una risposta dai contatti del MiSE di Milano e di Roma sarà mia cura postarla sulla discussione (quantomeno i passaggi fondamentali).

Citazione di: SSB il Mar 20 Aprile, 14:12 2021
se uno decide in un secondo momento di attivare una stazione automatica che però non ha segnato sull'autorizzazione generale deve forse segnalare la cosa! E infine, se la stazione automatica o quella normale di radioamatore non è ubicata nella propria residenza ma in un altra comunque di proprietà è lecito oppure no! Insomma di interrogativi ne rimangono tanti.

Quoto al 100%

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


Ducato70

CitazioneRitengo che accessori come lo YAESU SCU-LAN10 https://amzn.to/3kuxG9h servano per utilizzo remoto nelle immediate vicinanze della stazione, in poche parole MI SIEDO IN GIARDINO E USO A DISTANZA LA RADIO CHE HO IN CASA.
IDU ti devo correggere, non esistono limitazioni sulla distanza massima coperta dai radioamatori dai loro collegamenti e dai loro sistemi, mi pare ovvio no. :)

L'interfaccia Yaesu SCU serve per creare un nodo nella rete Wires-X ed è la stessa cosa di un nodo echolink, ovvero un sistema radio/voi come lo è anche Zello, FRN o qualsiasi altro sistema ufficiale o sperimentale e non c'è scritto da nessuna parte che devono essere usati da qui a li, così fosse non esisterebbe la figura del radioamatore.
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IK3OCA

Salve GianlucaB, ciao a tutti! Sì, Gianluca, hai ragione, per l'esercizio di una stazione stazione automatica non presidiata necessita, essendo radioamatore,  effettuarne richiesta al ministero (art. 9 c.2) che assegna alla stazione automatica assegna anche un nominativo.

Detto questo mi pare però che in quella disposizione di legge per stazione automatica venga inteso qualcosa di ben diverso da una stazione remotizzata, ma una stazione che automaticamente esegua delle attività, tipo ripetitore o beacon.

Osservo anche, per cercare di affrontare i dubbi, che una stazione remotizzata, anche se remota, si deve intendere comunque presidiata, nel senso di direttamente controllata da un radioamatore malgrado la distanza.

Poveri noi!  çç54

73 Rosario









Ducato70

Citazioneper l'esercizio di una stazione stazione automatica non presidiata necessita, essendo radioamatore,  effettuarne richiesta al ministero (art. 9 c.2) che assegna alla stazione automatica assegna anche un nominativo.
Però come già detto in questa discussione, non danno autorizzazioni per tutti i tipi di stazioni automatiche non presidiate ma solo ai ripetitori e se non erro ai beacon. Forse lo fanno per evitare orde di nodi Echolink, Wires-X, Hotspot e quant'altro sparsi ovunque e dove ognuno pretende il suo bel identificativo da sbandierare. Ovviamente lo suppongo e basta in quanto i veri motivi non li sa nessuno. Sono decisioni che vengono dall'alto e noi stiamo in basso.
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