YAESU .... acquisita dai cinesi ?

[IW2BSF]

sentivo in radio che il mitico marchio giapponese yaesu giapponese acquisita dai cinesi ?

ecco come mai radio come FT-4X https://amzn.to/3Fuzuc7 che costano pochi soldi , sw pessimo e cavetto di programmazione che costa quasi come la radio ?

hi hi ....


chi ne sa di piu su chi l'ha acquisita ?   73

[User100]

Speriamo sia una notizia falsa. 

[JonsonB]

E' per forza una fakenews, praticamente sarebbe la fine di un marchio, d'accordo che i giapponesi fanno harakiri ma questo è troppo.

[user]

La solita  notizia fasulla ove  solo gli sciocchi abboccano.
Basta informarsi per scoprire che la Yaesu da anni  è solo un marchio detenuto da un consorzio di produttori Nipponici con al vertice la Vertex seguita da Standard, AOC ecc.
La vera Yaesu fù a suo tempo anche se Vertex comprese in ritardo che il marchio era più blasonato del suo stesso emblema in campo Ham infatti negli ultimi anni cè stato un forte rilancio sia tecnologico che di marketing per strappare la leadership al leader di mercato che pare abbia risentito il colpo.
Per l'assemblaggio chiaramente tutto è affidato ai soliti Cinesi come fanno tutti  ma ormai è storia vecchia.
Poi come sempre credete  a ciò che vi pare è piace,  le notizie non sono nascoste basta cercare e discernere!

Saluti.

[tecnico]

Aggiungo anche che il core di un'azienda determina solo strategie e movimenti finanziari. Sono solo chiacchiere più o meno inutili per infuocare i forum. Quindi non scaldatevi tanto.

[IW2BSF]

sembra MOLTO strano anche a me .... ma visto che OM che lo dice on-air e' persona molto fidata e seria , ci avevo quasi creduto , hi hi

poi effettivamente Yaesu che fa una radio economica come FT-4X con manuale d'uso con tanti errori ....  avvalorava ancor di piu la cosa .   73

[User100]

L'FT4X è un baofeng marchiato Yaesu. Lo stavo per comprare prima dell'FT70. Poi sono rinsavito. 

[tmmlrd]

L'FT4X è un baofeng marchiato Yaesu. Lo stavo per comprare prima dell'FT70. Poi sono rinsavito. 

Yaesu che mette la propria faccia su un apparecchio di dubbia qualità? 
Beh, non sarebbe comunque un bel segnale per un marchio che tutti reputiamo come affidabile... potrebbe esserci quanto meno un controllo di qualità adeguato (con associati scarti degli apparecchi sotto gli standard prefissati) prima dell'immissione sul mercato. In fondo l'FT4X costa sempre il triplo di un Baofeng vero e proprio...

[User100]

Cerca su google tu stesso, l'interno è identico tranne che per alcuni dettagli.

[tecnico]

Identico ... ma diverso.
Consiglio questa lettura:
https://qrpblog.com/2018/09/yaesu-ft-4x-review-it-is-after-all-a-baofeng/

Ne ho avuto uno, il peggior Yaesu che ho mai posseduto, ma non è uguale al Baofeng con il quale divide lo stesso chip.

E non dimentichiamo che costava poco più di un Baofeng ma la batteria era seria e l'assistenza comunque gestita da Yaesu.
Comunque la mossa commerciale più sbagliata che potevano fare, specialmente in un mercato difficile come quello Europeo dove spesso il Brand è visto come status symbol.

[User100]

Non l'ho comprato proprio dopo aver letto quell'articolo. Con 200 euro si acquista un FT70 che vale tutti i soldi che costa.

[IW2BSF]

visto , che vi dicevo ? e questo fa pensare .... strano che YAESU abbia fatto cosi un grave autogoal , boh ?    73   

[IW2BSF]

qui confermano che vengono prodotte in CIna come molti altri prodotti (Apple ... )  ma non trovo nulla su questa fantomatica acquisizione

del brand dai cinesi ......

https://forums.radioreference.com/threads/yaesu-ft-60r.221222/page-3

[JonsonB]

Non confondiamo però le cose, l'acquisizione è una cosa e assemblare all'estero è un'altra e questo non cambia il risultato finale visto che le menti stanno in Giappone o altrove e vedi ad esempio l'Americana Apple, tuttavia per capire perché Icom e Kenwood hanno prezzi più alti basta guardare questi video delle fabbriche giapponesi, produrre li costa di più ma mica tutti decidono per forza di farlo in Cina.

https://www.youtube.com/watch?v=-zKE2ZURnjU

https://www.youtube.com/watch?v=0ww0O0JSkSk

[user]

JonsonB dove credi che assembla è produce Icom e Kenwood che tra l'altro questo ultimo marchio è stato acquisito da Icom a suo tempo sempre in Cina, ovviamente R&D rimane ed è saldamente in Jappone!
Ps; Kenwood era a suo tempo oggi si può annoverare tipo Alfa e poi Romeo ma sempre Fiat è!
Ha è chiaro essendo un marchio blasonato ancor oggi costa tantissimo e ci mancherebbe altro, ma la Trio Corporation Ltd diventata Kenwood fù quella che fù ormai acqua passata.

[Luciano]

73 a tutti.

Non facciamo di tutta l'erba un fascio, la Icom non ha nulla a che vedere con la Cina neanche con il binocolo e produce tutto al 100% in Giappone e di questo loro ne sono molto orgogliosi, affermare il contrario sarebbe come per noi sentirsi dire che la Nutella è francese e complimenti alla Icom che non è caduta nel tranello come la Yaesu.

Dal sito ufficiale Icom
Icom è un raro esempio di produttore di elettronica che non ha spostato la produzione in paesi a basso costo, ma ha mantenuto la sua base di produzione al 100% in Giappone. Lo stabilimento Wakayama Icom dispone di un sistema di produzione avanzato per produrre prodotti di comunicazione wireless multimodello.

[user]

73 a tutti.

Non facciamo di tutta l'erba un fascio, la Icom non ha nulla a che vedere con la Cina neanche con il binocolo e produce tutto al 100% in Giappone e di questo loro ne sono molto orgogliosi, affermare il contrario sarebbe come per noi sentirsi dire che la Nutella è francese e complimenti alla Icom che non è caduta nel tranello come la Yaesu.

Dal sito ufficiale Icom
Icom è un raro esempio di produttore di elettronica che non ha spostato la produzione in paesi a basso costo, ma ha mantenuto la sua base di produzione al 100% in Giappone. Lo stabilimento Wakayama Icom dispone di un sistema di produzione avanzato per produrre prodotti di comunicazione wireless multimodello.

EH eh come contraddirti,  peccato che anche nello scatolo Icom c'è scritto "chiaramente" Made in Cina compresi quelli che io posseggo.
Amico mio tu hai visto i video del reparto R&D,  che come tutte le aziende serie mantengono ma la produzione è sempre in Cina.
Ps; sai sono in tanti a cascarci.

[Luciano]

Sugli Icom appare sempre il classico Made in Japan, il Made in China non mi pare proprio di averlo mai letto.

[user]

Sugli Icom appare sempre il classico Made in Japan, il Made in China non mi pare proprio di averlo mai letto.

Ottimo.allora i miei recenti rtx sono dei cloni. 

[Luciano]

peccato che anche nello scatolo Icom c'è scritto "chiaramente" Made in Cina

Evidentemente il Made in China si riferisce alla scatola non al prodotto contenuto e visto il costo della vita altissimo del Giappone hanno probabilmente in alcuni periodi ordinato le scatole dalla Cina ma tu devi guardare dietro le radio non la scatola.

Ma quali sono i modelli Icom che hai tu con la dicitura Made in China?

Occhio anche agli accessori, sugli originali c'è scritto sempre e solo Made in Japan.

[Aldo]

Buona sera a tutti,
Un paio di mesi fa ho acquistato un Icom 2730. riporta la scritto Made in Japan.
73

[Luciano]

Ma infatti tutti riportano il classico Made in Japan, anzi sul sito della Icom (che riporterò in un secondo momento) c'è scritto chiaro e tondo che tutto viene fatto in Giappone e qualsiasi apparato Icom con la dicitura Made in China o di altri paesi sono dei falsi.

[tecnico]

Costruite in Cina o in India, tutto relativo. Le tecnologie di montaggio e assemblaggio sono quelle. Poi subentra la bontà di progetto.  Sono veramente chiacchiere da bar.
L'Icom 202 che sto usando dalla targhetta risulta made in Japan. Ma se fosse made in China o Thailandia cosa cambierebbe realmente? Forse la qualità dello stagno?

[tmmlrd]

Infatti il mercato globale ora è quello, non puoi sapere dove è costruita una cosa, né fa particolare differenza. Quello che conta è chi fa il progetto, chi fa il controllo qualità e chi fa l'assistenza dopo la vendita.

[user]

Costruite in Cina o in India, tutto relativo. Le tecnologie di montaggio e assemblaggio sono quelle. Poi subentra la bontà di progetto.  Sono veramente chiacchiere da bar.
L'Icom 202 che sto usando dalla targhetta risulta made in Japan. Ma se fosse made in China o Thailandia cosa cambierebbe realmente? Forse la qualità dello stagno?

Non desidero allungare il bordo,  concordo con te infatti in Cina ci sono da anni costruttori che utilizzano standard di qualità  ( a costi Cinesi) ovviamente i vari brand blasonati fanno costruire in Cina con i loro progetti il loro standard, ovviamente da aziende serie detengono il reparto ricerca e svilutto in sede.
Per il resto come spesso accade sui forum son discorsi tra  tifosi!

[user]

Adesso da questa foto vediamo chi è capace di indovinare l'originale dal fake!

[IW2BSF]

raga dai NON scaldatevi ... fa gia caldo di suo , hi hi !


in genere le ditte serie, quando spostano le produzioni all'estero ci mandano anche le loro linee di assemblaggio , quindi la qualita'

anche se "made in cina" rimane quella della casa madre .


73

[User100]

Cina, Giappone, Thailandia...

Basta che funzionino. 

[Luciano]

Dove siano assemblati non ha appunto alcuna importanza, conta solo il progetto e il suo standard qualitativo.

Adesso da questa foto vediamo chi è capace di indovinare l'originale dal fake!

Quale sia l'originale non si può sapere perché anche l'etichetta si può contraffare ma di certo tra le due batterie quella con la dicitura Made in China è assolutamente falsa per il semplice motivo che la Icom non produce nulla al di fuori del Giappone e a questo ci tengono e vi invito a leggere quanto segue che riporto dal sito Icom, poi ognuno è libero di farsi la propria verità.


Purtroppo da quando sono arrivate le radio cinesi a basso costo sono sorte tante fake news nei confronti dei produttori storici e leggende metropolitane senza senso, ci sono invece aziende serie come la Icom che come la Ferrari tiene al proprio brand e alla sua storia, il resto sono tutte dicerie ormai diventate un vero e proprio complottismo.


Questo invece lo trovate scritto nel sito della Icom e se i complottisti della radio non ci credono io non posso farci nulla, di certo tra i due preferisco credere alla Icom e non di certo ai discorsi campati in aria che si leggono sui social.


DOMANDA: Icom ha i propri impianti di produzione solo in Giappone.

RISPOSTA: Tutti i prodotti Icom sono testati per superare rigorosi test interni e test ambientali presso i nostri stabilimenti in Giappone prima della spedizione. Le radio Icom contrassegnate come "Made in China" o prodotte in un altro paese sono false al 100%.



DOMANDA: Le radio Icom sono prodotte negli Stati Uniti?

RISPOSTA: TUTTE le radio Icom sono prodotte solo nei nostri stabilimenti in Giappone, Icom ha i propri impianti di produzione solo in Giappone. Tutti i prodotti Icom sono testati per superare rigorosi test interni e test ambientali presso i nostri stabilimenti in Giappone prima della spedizione.



DOMANDA: Dove si trova Icom?

RISPOSTA: Giappone. Sebbene l'azienda abbia una presenza internazionale in oltre 80 paesi, la sede centrale e gli stabilimenti dell'azienda si trovano esclusivamente in Giappone. I processi di progettazione e produzione di Icom sono certificati ISO9001/ISO9002 e ISO14001 e le radio Icom soddisfano le specifiche MIL-STD 810.



DOMANDA: Icom è cinese?

RISPSOTA: Icom Inc. è una società con sede a Osaka, in Giappone, ed è un produttore di prodotti di comunicazione wireless. Dalla fondazione di Icom nel 1954, abbiamo avuto una lunga esperienza come produttore di fiducia di radiomobili terrestri, radioamatori, radio marine, prodotti per la navigazione, radio per aviazione e ricevitori per comunicazioni.

[user]

Risposta sbagliata!
La batteria marcata Made in Cina è quella originale che si acquista dall'importatore italiano ufficiale, la stessa batteria è presente anche nel portatile nuovo di pacca.
Quella fake è quella marcata Made in Japan acquista a un 1/4 del costo di quella ufficiale su Aliexpress.
L'apparenza inganna,  per il resto sono opinioni personali e nulla dI più.

[Luciano]

Mi spiace per te che l'importatore ci ha messo una batteria non originale, le mie sono tutte originali.

[JonsonB]

Secondo me eventuali batterie non prodotte in giappone ci possono anche stare ma per gli rtx ICOM non credo.

[Luciano]

Tutti i prodotti Icom sono testati per superare rigorosi test interni e test ambientali presso i nostri stabilimenti in Giappone prima della spedizione. Le radio Icom contrassegnate come "Made in China" o prodotte in un altro paese sono false al 100%.

Hmm, ammetto forse un mio errore, infatti la Icom parla di tutti i prodotti ma forse si riferisce solo alle radio e non alle batterie!! Per gli rtx però rimane indiscutibile che siano prodotti in Giappone.

[JonsonB]

Tutti i miei ICOM batterie comprese riportano scritto made in japan ma sai com'è, tra il 1954 a oggi possono essere successe tante cose.

[tecnico]

Prossimamente sul solito mercatino, oltre allo scatolo e alla pellicola proteggi tutto..   il marchio di autenticità è provenienza certa farà la sua comparsa. Le vere Icom, quelle made in Battipaglia. 

[tmmlrd]

Cina, Giappone, Thailandia...

Basta che funzionino. 

[JonsonB]

I falsi provengono spesso dagli accessori compatibili e rimarchiati a piacere e sono sempre più simili agli originali e a volte anche migliori, vedi ad esempio le batterie che per quanto non autentiche durano spesso di più delle originali, magari a rischio esplosione ma così è. Discorso diverso per le apparecchiature più complesse e un rtx fake lo si riconosce subito.

Faccio anche presente che di fatto qualsiasi casa costruttrice non è in grado di produrre tutte le componenti da sé ma si limita al cuore del radio ovvero alla scheda principale e alle parti elettroniche, per il resto, il case, pulsanti e manopole e altri parti compreso il display vengono forniti da terzi, insomma non tutto è made nello stesso posto anche perché sarebbe imposibile farlo.

Nella mia zona ad esempio c'è una fabbrica che produce le parti in plastica per la Audi e Opel quindi non è tutta farina del loro sacco ma il mondo globalizzato funziona così, è come una grande è unica fabbrica divisa in settori dove ognuno ha un compito specifico.